Il nuovo Samsung Galaxy Note 7 sempre al centro della bufera. Consumer Reports, celebre organizzazione per i diritti dei consumatori, critica il richiamo della multinazionale sud coreana, in quanto secondo loro, Samsung dovrebbe lavorare con le autorità statunitensi al fine di garantire la sicurezza dei consumatori. Dunque questa critica fa venire dubbi a tutti coloro i quali pensavano fino a poche ore fa che la società asiatica stesse gestendo al meglio la difficile crisi dovuta ai noti problemi del suo nuovo top di gamma Samsung Galaxy Note 7. Venerdì l’azienda ha detto che sapeva di 35 casi in cui le batterie avevano avuto problemi e in alcuni casi queste erano anche esplose e che la società stava fermando le vendite del telefono cellulare immediatamente.
Samsung ha detto di voler sostituire rapidamente tutti i cellulari venduti, anche se non ha detto quanto velocemente questo accadrà. A queste affermazioni ha replicato Consumer Reports, che non sta apprezzando come Samsung stia gestendo il tutto e inoltre l’associazione afferma che il Samsung Galaxy Note 7 fino a venerdì era ancora in vendita in alcuni store. L’associazione afferma anche, attraverso i suoi rappresentanti, che Samsung dovrebbe collaborare con la Consumer Product Safety Commission negli Stati Uniti, in quanto i potenziali problemi con il telefono finiscono per violare le disposizioni della legge Consumer Product Safety.
Secondo Consumer Reports, le disposizioni della legge per quanto riguarda il caso di “pericolo da un prodotto” e ” irragionevole rischio di lesioni gravi o morte”, cose che potrebbero accadere nel caso di Samsung Galaxy Note 7, richiederebbe la segnalazione immediata di Samsung al CPSC. Al momento dobbiamo però segnalare che a queste critiche né Samsung né la CPSC hanno risposto con un commento. Consumer Reports insiste sul fatto che ci dovrebbero essere linee guida chiare per i consumatori su quali dovrebbero essere i prossimi passi da compiere dopo questo richiamo.
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Essa ha inoltre aggiunto che se un richiamo ufficiale da parte della CPSC fosse stato emanato a quest’ora la vendita di questo prodotto sarebbe illegale, cosa che invece fino a questo momento non è ancora avvenuta. Ricordiamo che al momento l’unica comunicazione che arriva da Samsung è quella secondo cui l’azienda sudcoreana promette volontariamente di sostituire tutti i dispositivi. Vedremo dunque quello che sarà l’evolversi di questa situazione nelle prossime ore.
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