I ricercatori della University of Michigan hanno annunciato un veicolo stampato in 3D di cui ne è stato già testato un prototipo. In futuro, un veicolo del genere, potrebbe funzionare come navetta per trasportare i passeggeri attraverso i terminal aeroportuali, oppure attraverso campus universitari o per piccoli trasporti in aree private.
Il veicolo è simile ad un cart per i campi da golf, ma il resto è stampato in 3D con lo stesso materiale di cui è composto il LEGO. Per la parte stampata in 3D, UMich ha lavorato a stretto contatto con la compagnia tech dell’Arizona Local Motors.
Stampare in 3D è un metodo più veloce rispetto alle tradizionali forme di produzione, il che permette di velocizzare il processo di prototipazione per una tecnologia sperimentale come le macchine autonome. E’ quello che succede in questo caso: se una SmartCar ha bisogno di sostituire un componente installato perché danneggiato, gli sviluppatori possono stamparne facilmente, ed in poche ore, una versione nuova e più funzionale. Sparirebbe così la catena di montaggio.
Local Motors è la stessa compagnia che lo scorso anno ha svelato una delle prime automobili stampate in 3D. La compagnia ha la speranza di riuscire a partire nel 2016 con la vendita di automobili a bassa velocità stampate in 3D che avranno un aspetto più reale rispetto a quello dei cart per i campi da golf. Local Motors è anche leader nel campo della produzione di massa di automobili stampate in 3D: nei prossimi 10 anni la compagnia vuole aprire 100 “microfabbriche” in giro per il mondo, avrebbero più l’aspetto di un laboratorio in cui verranno prodotti questi tipi di prodotti futuristici per le comunità locali.
Dal momento che la SmartCar va alla velocità di un cart, è stata progettata per trasportare passeggeri in ambienti come i campus universitari. Si potrebbe immaginare un ideale utilizzo anche per parchi, aeroporti o stadi. La SmartCar verrà testata a Mcity, un centro di test per macchine autonome e connesse gestito dal Mobility Transformation Center, un’iniziativa pubblica/privata presso la University of Michigan. Successivamente i testo verranno spostati alla al North Campus dell’università.
Come se non bastasse, le SmartCar verranno introdotte nei sistemi di ride sharing. Un estratto dal comunicato stampa:”Pensate ad Uber, ma a bassa velocità, macchine autonome,” ha detto Edwin Olson, un professore associato di ingegneria elettrica e informatica che dirige il progetto. “L’obiettivo delle SmartCar è per noi di cominciare a capire le sfide del sistema di trasporto su richiesta costruito intorno alle macchine autonome.”
Al momento, le aziende tecnologiche stanno facendo i salti mortali per l’ottenimenti delle automobili senza conducente su strada, alcune di queste compagnie stanno anche cercando di ottenere i taxi autonomi, su richiesta a disposizione dei consumatori. Queste automobili stampate in 3D dalla University of Michigan in questo possono essere un utile trampolino di lancio, dal momento che queste vanno a bassa velocità e possono essere sperimentate entro i confini controllati di un campus universitario, che è una specie di una piccola cittadina.