Negli ultimi anni la mancanza di sonno, o in generale ore di dormita disturbate o poche, è stato collegato sempre di più a problemi degenerativi sul lungo periodo, soprattutto sulla vecchiaia. Per questo motivo ci sono molte ricerche all’attivo e una di queste ha scoperto dell’altro. Di fatto questa mancanza porta le persone a essere influenzate sul come vedono le altre.
Il problema in sé riguarda come l’uomo interagisce a livello sociale. Nella comunicazione le parole spesso fanno ben poche, ma sono tutti i linguaggi non verbali ad avere un peso. La mancanza di sonno porta a ignorare tutti questi messaggi portano quindi a una comunicazione molto distorta. Per esempio, un volto arrabbiato risulterà meno sano mentre uno neutro sembrerà più brutto.
Sonno: l’effetto sulla socialità
Le parole dei ricercatori svedesi: “Poiché le espressioni facciali sono fondamentali per comprendere lo stato emotivo degli altri, dedicare meno tempo a fissarsi sui volti dopo una grave perdita di sonno può aumentare il rischio di interpretare lo stato emotivo degli altri in modo impreciso o troppo tardi. La scoperta che i soggetti privati del sonno nel nostro esperimento hanno valutato i volti arrabbiati come meno affidabili e dall’aspetto sano e i volti neutri e timorosi come meno attraenti indica che la perdita di sonno è associata a impressioni sociali più negative degli altri.”
In sostanza con la mancanza di sonno risulterà più difficile comunicare con efficacia visto che si perde la capacità di giudicare gli stati emotivi. Si tratta di uno studio pilota che porterà a nuovi step per capire effettivamente come tutto questo funziona.