Esattamente un anno e 7 giorni fa SpaceX, la compagnia fondata da Elon Musk, aveva lanciato in orbita con successo il razzo noto come Falcon Heavy. Si tratta sostanzialmente di un test, ma al posto di carico con semplici blocchi di metallo, l’imprenditore ha voluto fare qualcosa di stravagante; chi segue le vince dell’uomo non si sarà stupito al momento di tale fatto. In sostanza a bordo del razzo c’era una Tesla Roadster, una vettura prodotta da un’altra compagnia sempre fondata da Musk, e un manichino vestito da astronauta.
Quest’ultimo è stato soprannominato Starman e la speranza dell’uomo dietro tutto questo è che si sarebbe spinto fino ai confini del nostro sistema Solare. Tale desiderio potrebbe non avvenire e anzi, un nuovo studio sta suggerendo che la Terra vedrà il ritorno del proprio inanimato esploratore. La ricerca in questione è stata portata avanti da Hanno Rein, Daniel Tamayo e David Vokrouhlicky ovvero esperti di dinamiche orbitali.
O la Terra o Venere
I tre hanno calcolato che la macchina ha di fronte a sé diverse possibili traiettorie che andranno a delinearsi nei prossimi milioni di anni; di certo non è un qualcosa a cui assisteremo. Le probabilità vedono la Terra come il punto d’incontro più alto a livello statistico anche se si parla comunque di un 6%. A seguire troviamo Venere con il 2,5% e poi troviamo il Sole.
Gli autori ci tengono a far sapere che nel momento in cui si parla di un periodo temporale così alto ogni minimo aspetto potrebbe far variare il destino di Starman. Per esempio, se guardiamo ad un tempo di 15 milioni di anni allora la possibilità di schiantarsi sulla Terra arriva al 22%. In ogni caso nel caso in cui raggiungerà il nostro pianeta e nel caso ci sia ancora un’atmosfera allora l’auto si disintegra con l’attrito del rientro.