I servizi di streaming sono ormai diventati famosissimi in tutto il mondo e hanno aperto nuove possibilità ai creatori di film e serie TV. Al tempo stesso ha fatto capire ad altre storiche compagnia, sia cinematografiche come Disney o emittenti televisive come HBO, che si tratta di un business remunerativo. Per questo motivo il peso di questo nuovo ecosistema di produzione, ma soprattutto di fruizioni dei contenuti, ha scosso l’intero sistema.
In questo ci concentremo solo sul cinema e per farlo faremo un passo indietro. Già l’anno scorso con il Festival di Cannes si era creato dell’attrito tra il vecchio mondo e quello nuovo. Molti dei protagonisti del cinema degli ultimi anni non vedevano di buon occhio Netflix tanto che non volevano le produzioni associate a quest’ultimo in lizza per dei prime del prestigioso evento. Com’era facile aspettarsi ci sono stati degli strascichi anche durante gli Oscar e nonostante Roma abbia vinto addirittura 3 statuette, qualcuno di importante ha avuto da ridire.
Steven Spielberg
Il famoso regista, il quale attualmente risulta essere il direttore che ha presentato più incassi al botteghino a livello mondiale e governatore dell’Academy of Motion Picture Art and Sciences, ha sostanzialmente detto che i film di questa natura, ovvero quelli che arrivano direttamente sui servizi in streaming senza partire in esclusiva nelle sale cinematografiche, non dovrebbero essere ammessi agli Oscar, al massimo agli Emmy. Non si tratta solo di una dichiarazione, ma l’uomo è intenzione a proporre delle modifiche così da escluderli in futuro.
Per quanto Spielberg possa risultare autorevole in questo campo, ha comunque vinto tre oscar, la sua sembra un opinione troppo legata al passato. I tempi si sono evoluti e Hollywood ha perso diverso prestigio in fatto di produzione di film, anche per altri aspetti che non tratteremo ora. Netflix non ha guadagnato solo un nutrito gruppo di consumatori, ma è diventato anche un mezzo per molti registi non in linea con le idee del vecchio sistema di proporre il loro lavoro e Roma ne è una dimostrazione.