La Tile, la società che ha reso famosi i tag di tracciamento, ha riqualificato la sua collaborazione con Google Assistant. La prossima generazione di cercatori Tile Mate e Tile Pro sta ricevendo l’integrazione delle funzionalità della casa intelligente che consente agli utenti di sincronizzare il proprio account Tile con Google Assistant o Alexa e chiedere al proprio assistente digitale di trovare i propri oggetti attaccati a un dispositivo Tile.
L’aggiornamento è rilevante solo per gli utenti di Google Assistant, supponendo che posseggano uno smart speaker di Google Assistant. Secondo Google questo permetterà di rimanere connessi a ciò che è più importante per noi, tenendo sotto controllo le nostre informazioni.
L’azienda di Mountan View assicura che in futuro saranno disponibili ulteriori aggiornamenti. La caratteristica più interessante del dispositivo Tile è senza dubbio la capacità di individuare un dispositivo smarrito senza l’ausilio del telefono, qualità questa che si rivela indispensabile se si cerca proprio il proprio telefono. Secondo Tile, questa nuova funzionalità verrà implementata per Tile e Google Assistant entro la fine dell’anno.
Apple potrebbe cambiare le carte in tavola
Questa notizia arriva solo pochi giorni prima del lancio anticipato di un nuovo dispositivo di tag di tracciamento da parte della Apple. Molte informazioni sono trapelate in base a questa presunta app che sta per lanciare la Apple. Si parla, infatti, di un dispositivo di localizzazione che potrebbe essere un piccolo tag circolare simile a un disco che funziona con la nuova app “Find my” per iOS 13.
Il dispositivo dovrebbe consentire agli utenti di iPhone di individuare gli oggetti persi, premesso che sia collegati ad un ID Apple specifico, emettendo di continuo un segnale crittografato di geolocalizzazione in continuo aggiornamento con chiave pubblica che si interfaccerà con la rete locale creata da tutti i dispositivi vicini. È ragionevole supporre che le voci sul prossimo dispositivo Apple abbiano impensierito Tile, incalzando Google Assistant ad aggiornare prima.