Un nuovo studio, che al momento non sono mai abbastanza in materia, ha confermato l’efficacia dei vaccini attualmente approvati nel prevenire l’infezione da coronavirus. Si parla di un 95% per quelli a mRNA, nello specifico quindi Pfizer e Moderna, i due più usati negli Stati Uniti. Il dato è ancora più importante perché si parla di dati registrati in fasce fragili come gli anziani.
Un problema di questo studio però è che stato protratto nel tempo da diversi tanto che i dati sono stati raccolti a partire da dicembre 2020 fino a marzo 2021. In sostanza, attualmente questi non sono più utili visto che la variante Delta, quella tra poco diventerà dominante nella maggior parte dei paesi, danno filo da torcere alla protezione fornita dai vaccini.
Vaccini Covid-19: l’efficacia contro il coronavirus
Secondo i dati di Israele, l’efficacia di impedire l’infezione del vaccino di Pfizer è in realtà del 64%, molto meno di quello previsto. Al 92% rimane però l’efficacia nel prevenire i casi più gravi della malattia e di fatto permette al sistema sanitario di non venire invaso. Sempre da questo paese però ci si aspetta l’arrivo di nuovi dati visto i sospetti che in realtà questi numeri potrebbero essere più bassi.
La situazione a livello mondiale richiede approcci diversi e finora si è discusso di molto, come di una terza dose o l’arrivo di vaccini modificati contro le varianti. Attualmente però no si ha ancora niente sul piatto se non cercare di ridurre al minimo i contagi senza al tempo stesso imporre un nuovo lockdown.
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