Le cellule del nostro corpo muoiono e rinascono tutti i giorni, ma non tutte lo fanno nello stesso modo. La maggior parte muore in modo controllato senza lascare strascichi mentre altre possono dare spettacolo, per così dire. Per alcune infatti avviene un processo di implosione, di solito a causa di un’infezione, che porta ad allarme in modo abbastanza concreto il sistema immunitario a vegliare sulla situazione. Esiste un gene che rende questo processo pericoloso causando una risposta difensiva più grave.
Uno studio ha voluto approfondire questo aspetto e ha scoperto che la variante genetica potrebbe essere presente in circa il 3% delle persone. Il genere in sé va a codificare una proteina specifica, la MLKL. Gli stessi ricercatori stanno ora cercando di collegare questa condizione con un maggiore rischio di andare incontro a malattie infiammatorie come il diabete se combinato con altri fattori genetici e ambientali.
La pericolosità delle cellule che implodono
Le parole dei ricercatori: “Per la maggior parte di noi, l’MLKL si ferma quando il corpo gli dice di fermarsi, ma il 2-3% delle persone ha una forma di MLKL che risponde meno ai segnali di arresto. Anche se il 2-3% non sembra molto, se si considera la popolazione globale, questo significa che ci sono molti milioni di persone portatrici di una copia di questa variante genetica. Cambiamenti genetici come questo di solito non si accumulano nella popolazione nel tempo, a meno che non ci sia una ragione per questo: generalmente vengono trasmessi perché fanno qualcosa di buono.”
Nello specifico c’è una variante chiamata S132P che prevede la presenza della prolina al posto della serina con il risultato questa proteina MLKL. Per ora bisogna ancora capire cosa implica per l’uomo, ma considerando che le infiammazione di questo genere sono alla base di molte patologie, c’è molto su cui indagare.