Depressione stagionale: 3 trucchi per superare la tristezza invernale

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Con l’arrivo della stagione invernale, quando le giornate si accorciano e le temperature iniziano a farsi più miti, milioni di persone possono trovarsi a sperimentare la depressione stagionale, con sentimenti più complessi e stati emotivi più tetri. I cambi stagionali possono infatti innescare cambiamenti di umore e influenzano la capacità di una persona di affrontare la quotidianità.

 

La depressione stagionale e la pratica somatica

Noto agli anglosassoni come “winter blues”, il disturbo affettivo stagionale (SAD – seasonal affective disorder) è in realtà un sottoinsieme di disturbi dell’umore nel quale le persone sane, ovvero in piena salute mentale, durante la maggior parte dell’anno presentano sintomi depressivi che si ripropongono sistematicamente nello stesso periodo e più comunemente in inverno.

Secondo la psicoterapeuta Tandrea Tarver-Brooks, alcune tecniche somatiche possono aiutare ad affrontare i sintomi del dolore e della depressione stagionale. La teoria somatica è una teoria del comportamento sociale umano basata all’incirca sull’ipotesi del marcatore somatico di António Damásio.

Questa teoria propone un meccanismo attraverso il quale i processi emotivi possono guidare o influenzare il comportamento. Si basa su vari modelli filosofici come la genealogia della morale di Friedrich Nietzsche, le teorie di Martin Heidegger su das Man, e di Maurice Merleau-Ponty sul corpo vissuto, come quelle di Ludwig Wittgenstein sulle pratiche sociali e quelle di Michel Foucault sulla disciplina. Vi sono anche elementi delle teorie della performatività emergenti della teoria degli atti linguistici di JL Austin, in particolare come sviluppata da Judith Butler e Shoshana Felman.

Una pratica somatica è nello specifico, uno strumento per affrontare le manifestazioni fisiche degli stati emotivi nel corpo. Ecco dunque come sfruttare alcune di queste pratiche per affrontare la depressione stagionale.

 

Iniziare ad affrontare la depressione stagionale con il respiro

Iniziare la giornata con respiri rilassanti e radicati può aiutare a ridurre il pensiero eccessivo. Una migliore connessione mente-corpo può aiutare a incoraggiare il completamento delle routine quotidiane che diventano più impegnative quando si sperimenta depressione e dolore.

Tra le tecniche somatiche di respirazione proposte da Tarver-Brooks per affrontare la depressione stagionale vi è il respiro oceanico, una tecnica di respirazione yogica. Nel respiro Ujjayi, o “respiro oceanico”, sia l’inalazione che l’espirazione avvengono attraverso il naso. Il respiro riempie prima la parte inferiore dell’addome, poi la gabbia toracica inferiore, la parte superiore del torace e la gola.

L’apertura tra le corde vocali si restringe, creando un suono sibilante. Questa respirazione udibile è stata paragonata alle onde dell’oceano ed ha due funzioni: la prima calma la mente e le tensioni psicologiche e la seconda ci riporta al suono della nostra natura.

 

Camminare e respirare con il naso

Camminare può essere un ottimo esercizio per concentrarsi sul corpo mentre ci si concentra sull’elaborazione delle complicate emozioni legate alla depressione stagionale.

Abbinare una camminata a ritmo lento con la respirazione nasale può aiutare a liberare la mente, concentrando l’attenzione sul movimento e su inspirazioni ed espirazioni più profonde.

 

L’automassaggio

La pratica dell’automassaggio è uno strumento di contatto con se stessi che aiuta a sviluppare positività riutilizzabile nel rapporto con l’altro. Scopriamolo meglio. Il tocco della nostra mano nel punto in cui sentiamo dolore, può suscitare una risposta del cervello che ci porta a “sentirsi sicuro e a proprio agio”.

Per eseguire questa tecnica bisogna massaggiare delicatamente, con un movimento circolare (in senso orario e antiorario), un’area specifica del corpo in cui sentiamo disagio o tensione.

Foto di Alexander da Pixabay

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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