Google commemora il 44° anniversario del messaggio di Arecibo

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Google oggi dedica il suo doodle al ricordo dei 44 anni trascorsi dal lancio del messaggio rilasciato dall’Osservatorio di Arecibo, nel tentativo di provare una prima comunicazione dalla Terra verso lo spazio. Questo aveva lo scopo di cercare vita oltre il pianeta. Oltre a dimostrare anche le capacità del radiotelescopio di Arecibo. 

Questo messaggio radio è durato tre minuti e consisteva in una serie di esattamente 1.679 cifre binarie che indicavano un gruppo di stelle M13 a 25.000 anni luce dalla Terra. Un team di ricercatori della Cornell University, guidato dallo scienziato Frank Drake, è stato responsabile di questa prova. “E’ stato un evento puramente simbolico per dimostrare che potevamo farcela“, ha detto Donald Campbell, professore di astronomia alla Cornell University, coinvolto all’epoca con l’Osservatorio di Arecibo. 

Il “Messaggio Arecibo” richiederà circa 25.000 anni per raggiungere la destinazione prevista.

 

In cosa consisteva il messaggio di Arecibo

Ciò che è stato inviato nello spazio sono informazioni sulla Terra e la specie umana e una decifrazione del messaggio che dovrebbe individuare prima il numero uno, separazione di informazione, e gli zeri, numero inferiore del disegno.

Durante la lettura da sinistra a destra, i numeri atomici di idrogeno, carbonio, azoto, ossigeno e fosforo, che sono componenti dell’Homo Sapiens e del suo DNA. A loro si aggiungono le formule di zuccheri e basi nei nucleotidi del DNA; il numero di nucleotidi nel DNA e la sua doppia struttura elicoidale; la figura di un essere umano e la sua altezza; la popolazione della Terra; il sistema solare; e un’immagine del radiotelescopio di Arecibo con il suo diametro.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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