Ultima Thule: i nuovi dati hanno stravolto la forma dell’oggetto cosmico

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Ultima Thule aka l’oggetto più lontano mai raggiunto una sonda spaziale che in questo caso è New Horizons. Da quando questo è successo, verso il capodanno appena passato, sono state diverse le immagini che ha raggiunto il centro di comando della NASA. Man mano che i dati arrivavano i dettagli sembravano limarsi e la forma dell’oggetto diventata più concreta ovvero quella di un pupazzo di neve formato da due sfere distinte, ma così non è.

Le nuovi immagini che ci hanno raggiunto mostrano una realtà totalmente diversa sulla forma complessiva. La nuova angolazione da cui sono state fatte le foto hanno mostrato che MU69, l’altro nome dell’oggetto, è in realtà più piatto di quanto pensato. Per fare delle comparazioni gli scienziati hanno definito il lobo più grande come una sorta di pancake mentre quello più piccolo sembra una noce.

 

La nuova forma di Ultima Thule

Ecco la dichiarazione di Alan Stern ovvero il ricercatore della missione di New Horizons: “Abbiamo avuto l’impressione di Ultima Thule basata sul numero limitato di immagini restituite nei giorni intorno al flyby, ma vedere più dati ha cambiato significativamente la nostra visione. Sarebbe più vicino alla realtà dire che la forma di Ultima Thule è più piatta, come una frittella, ma ancora più importante, le nuove immagini stanno creando enigmi scientifici su come un tale oggetto possa anche essersi formato. Non abbiamo mai visto qualcosa di simile in orbita attorno Sole.”

A livello generale la nuova forma dell’oggetto non risulta inusuale tanto che anche le lune di Saturno risultano simili al lobo più grande. In questo caso ci sono dubbi su come si sia formato, se è il resto di qualcos’altro o se sarebbe dovuto diventare qualcosa di più grande, ma in ogni caso la NASA si aspetta l’arrivo di altri dati in merito.

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