Vaiolo delle scimmie: da oggi l’infezione si chiamerà “Mpox”

Date:

Share post:

L’OMS ha deciso in questi giorni di sostituire il nome dell’infezione che ci ha colpito durante l’anno, ossia il vaiolo delle scimmie. D’ora in poi la malattia si chiamerà Mpox proprio per evitare il suo nome originale che risulta essere alquanto razzista e stigmatizzante. Questa decisione è stata presa dopo un ragionamento di ben cinque mesi. In diversi incontri, pubblici e privati, un certo numero di individui e paesi hanno sollevato preoccupazioni e chiesto all’OMS di proporre una soluzione per cambiare il nome.

Il termine vaiolo delle scimmie collega inutilmente il virus all’Africa e, per estensione, alimenta l’idea che la malattia sia esclusiva dell’Africa e del popolo africano, hanno sostenuto gli esperti. Inoltre, hanno notato che le scimmie e altri primati non umani probabilmente non sono i principali ospiti del patogeno in natura, ma i roditori lo sono.

 

Mpox, questo il nome che da oggi avrà il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie dovrebbe essere modificato per due motivi principali: uno è l’imprecisione scientifica del termine. La seconda ragione è che “scimmia” è stata a lungo usata come insulto razzista contro i neri, che sono stati erroneamente visti come il principale gruppo demografico colpito da mpox. Il termine vaiolo delle scimmie verrà scemando nel corso del prossimo anno, facendo prendere il posto al termine Mpox per definire la malattia.

Questo periodo di transizione di un anno ha lo scopo di ridurre al minimo la confusione causata da un cambio di nome nel bel mezzo di un’epidemia globale e consente anche di aggiornare la classificazione internazionale delle malattie e le pubblicazioni dell’OMS. Il cambio di nome segue una precedente raccomandazione dell’OMS realizzato ad agosto, in cui l’agenzia ha rinominato i diversi cladi, o gruppi geneticamente correlati, di virus mpox.

In precedenza, i due cladi principali erano conosciuti come il “bacino del Congo” o il clade “dell’Africa centrale” e il clade “dell’Africa occidentale”. Il primo clade è ora noto come Clade I, e il secondo è chiamato Clade II.

Foto di Pete Linforth da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

Dislessia e genetica: i cambiamenti cerebrali che influenzano linguaggio, visione e movimento

La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante la...

United Airlines adotta AirTag per il tracciamento bagagli: una collaborazione pionieristica con Apple

United Airlines è diventata la prima grande compagnia aerea a integrare la tecnologia AirTag di Apple per il...

Apple AirPods con sensori biometrici: ecco cosa riserva il futuro

Nonostante Apple abbia recentemente lanciato sul mercato due nuovi modelli di AirPods, lo sviluppo delle nuove generazioni non...

Menti senza suono: quando la mente non sente alcuna voce interiore

La voce interiore, quel dialogo silenzioso che accompagna molte persone durante la giornata, è spesso considerata una caratteristica...