Google Pixel 2 e Pixel 2 XL sono stati introdotti all’attenzione del pubblico a partire dallo scorso 4 Ottobre 2017, quando in sede di Conferenza Stampa si sono aperte le porte ad un nuovo paradigma tecnologico che ha acceso l’entusiasmo dei giornalisti e del pubblico presente in sala.
Quest’anno anche il mercato italiano conoscerà l’avvento delle nuove proposte Google Pixel 2 XL, ma a quanto pare la promessa di device decisamente all’avanguardia sta progressivamente e drammaticamente lasciando il posto ad una delusione generale scaturita da una serie di nuovi problemi che si vanno a sommare a quelli già risolti e relativi ai comparto audio, video e multimedia, che hanno potuto contare su update software ad hoc concessi dopo le polemiche sollevatisi a proposito dei disservizi riscontrati sui nuovi top di gamma.
Alcuni utilizzatori Pixel 2 XL, in particolare, hanno recentemente riportato un esposto formale alla community Pixel User a proposito del malfunzionamento riscontrato con il modulo Bluetooth in fase di attivazione delle funzionalità Google Assistant con cuffia wireless. Si tratta di una serie crescente di segnalazioni. Segnalazioni che assumono una portata rilevante in luogo di quella che è la nuova filosofia evolutiva Google che vede il preponderante utilizzo dei sistemi ad Intelligenza Artificiale.
In particolare, viene riferito il fatto che l’assistente non si renda in grado di procedere al riconoscimento della voce dell’utente nonostante tutte le impostazioni relativa all’applicazione siano state correttamente configurate per l’utilizzo in cuffia.
La pressione del pulsante di attivazione da Google Assistant con cuffie collegate dovrebbe garantire, in particolare, l’accesso alle funzioni dell’assistente attraverso una lettura vocale tramite microfono on-board. Ad ogni modo, il microfono pare non rispondere ai comandi. Un comportamento che, a detta di molti utilizzatori, non si limita al caso specifico ma che coinvolge ad ampio raggio i processi integrativi dell’IA.
Uno scenario tipicamente descritto dagli utilizzatori è quello relativo all’attivazione dell’assistente digitale attraverso la feature Activity Edge a telefono bloccato. In modo del tutto analogo, i proprietari riferiscono del persistere di problematiche simili indipendentemente dalle cuffie utilizzate.
Non si tratta quindi di un problema da relegare ad uno specifico modello di cuffie, ma piuttosto ad un malfunzionamento insito nei sistemi che si è già portato alla nostra attenzione lo scorso 20 Ottobre 2017. Da allora, il numero di segnalazioni è cresciuto accompagnandosi ai toni piuttosto accesi di un’utenza che non intende certo scendere a compromessi in quanto ad usabilità di piattaforme decisamente poco accessibili sul piano economico ed apertamente dichiarate quali soluzioni top di gamma.
Al riguardo si attende ancora una risposta diretta da parte del costruttore. Nell’attesa, seguiteci sui nostri canali e non perdetevi le ultime novità circa aggiornamenti dell’ultim’ora e dichiarazioni stampa che concorrano a fornire una time-line utile risolutiva dei problemi presentatisi. A voi tutte le considerazioni del caso.