Giusto una settimana fa abbiamo affrontato l’argomento Google Pixel Phone 2 in relazione ai manifestati problemi del bootloader ed all’impossibilità di prevedere un utilizzo pieno delle funzionalità dei device nonostante le promesse portate avanti dalla società di Mountain View che finalmente ha rimediato in luogo del rilascio di un nuovo aggiornamento correttivo.
I problemi, quindi, pare siano stati finalmente risolti ed è ora possibile prevedere un adeguato intervento software di modding senza per questo incorrere nella decadenza della garanzia. Google, di fatto, si è portata alla concessione dell’utilizzo incondizionato dei propri device che, ricordiamolo, giungeranno nelle loro versioni Google Pixel 2 XL anche in Italia.
Per effettuare lo sblocco del bootloader occorre quanto meno eseguire il backup di tutte le informazioni importanti, in quanto la procedura opera il factory reset della memoria. Una volta fatto questo sarà sufficiente ripristinare assicurandosi di disporre di una connessione per l’accesso ad Internet, richiesta in fase di configurazione.
Al termine della procedura, quindi, saremo pronti a disporre del bootload unlocker che fa capo alla nuova opzione disponibile per la voce “Sblocco OEM”. Fino a questo momento, Google ha di certo collezionato una serie di insuccessi congeniti per i loro ultimi top di gamma. Top di gamma per i quali non ci si sarebbe certo aspettata una portata di bug e malfunzionamenti simili ma, ad ogni modo, pare che la società stia timidamente rientrando in carreggiata.
Nel farlo, comunque, saranno da prevedersi ulteriori update software da rilasciasi entro il finire dell’anno ed in vista di un 2018 altamente competitivo sul fronte della telefonia mobile intelligente. Seguiteci per ulteriori approfondimenti.