Qualcomm Technologies sta ultimamente occupando il focus centrale della scena internazionale della tecnologia. Dopo essersi portata alla nostra attenzione per il nuovo caso giudiziario che la vede parte avversa ad Apple in Cina nella questione brevetti e soprattutto dopo la recente presentazione delle nuove unità midrange SoC per le versioni dei microchip mobile Snapdragon 636, la compagnia californiana scende in campo con la sperimentazione dei nuovi sistemi mobile 5G basati su intelligenza Qualcomm Snapdragon X50, ovvero sia le prime soluzioni di connettività integrate 5G-ready che vedranno la luce a bordo dei primi device in uscita nel 2018.
Si tratta di prodotti di straordinaria potenza, in grado di regalare un’esperienza di utilizzo ed accesso alle piattaforme di rete senza precedenti, dall’alto dei loro 5Gbps di larghezza limite di banda. Un progetto che manifesta a chiare lettere le intenzioni di una società che insieme a nomi altisonanti del panorama Hi-Tech ha investito tempo e denaro nella realizzazione e nell’ammodernamento di un’infrastruttura all’avanguardia che anticipa il futuro.
Quest’oggi, il progetto Qualcomm 5G si porta un passo in avanti dopo la sperimentazione diretta sul campo che ha visto come protagonista il primo componente in grado di sfruttare le potenzialità delle onde millimetriche su portante radio a 28 GHz. L’iniziale infrastruttura logica delle componenti di quinta generazione, voluta inizialmente al lancio soltanto per il 2019-2020, pare possa concretizzarsi nel breve periodo e comunque non oltre l’avvento del nuovo 2018 per quanto concerne le implementazioni on-board sui device ospiti.
Un 2019-2020 che conoscerà una seria rivoluzione nella gestione delle telecomunicazioni terrestri e nei sistemi di accesso rapido alla rete che garantiranno, in ogni comparto mobile esistente e futuro, piena operatività e reattività per la fruizione dei contenuti e le applicazioni legate alle intelligenze artificiali ed al comparto dell’IoT.
Annunciato lo scorso anno, di fatto, Qualcomm Snapdragon X50 è soltanto il primo di una lunga lista di componenti integrate in grado di interfacciarsi ai nuovi network. Sfrutta il carrier aggregation 8 x 100Mhz portando lo spettro a 800 MHz di banda contro gli appena 80 MHz della controparte 4G LTE Snapdragon X16, il che garantisce limiti di banda che si spingono alla soglia dei 5 Gbps.
Ad ogni modo, l’utilizzo delle cosiddette millimiter-wave porta ad alcuni svantaggi pratici che si fanno corrispondere alla natura stessa delle componenti fisiche di trasmissione via etere ad alta frequenza che, in questo caso specifico, risentono di una bassa penetrazione e di un minor range di copertura rispetto a tecnologie di generazione precedente che sfruttano segnali in frequenza a portanti più basse.
Qualcomm è al vaglio di una soluzione definitiva a questi problemi che contempli l’utilizzo di antenne multiple in configurazione Multiple-Input Multiple-Output (MIMO) in applicazione a tecnologie di beam tracking che consentono, tramite una deviazione superficiale del segnale, di aumentare praticamente il range di copertura anche in presenza di vincoli ed ostacoli lungo il percorso.
L’utilizzo combinato di queste tecnologie e di questi processi ha consentito di portare fruttuosamente a termine una sperimentazione Gigabit. Il prossimo step, ovviamente, sarà quello di porre sotto esame il sistema di accesso ad una trasmittente 5G tramite dispositivo mobile. Tale livello sarà raggiunto prevedendo un array di antenne ad onde millimetriche sviluppato in-house da integrare all’interno dei device.
Sarà la stessa Qualcomm a farsi carico di realizzare il progetto ed è proprio per questo che è stato creato anche un disegno di massima di riferimento che tiene conto di uno smartphone da dedicare espressamente al test sul campo ed alle fasi di sviluppo ed interpretazione dei risultati sullo stato di connettività.
Un dispositivo che Qualcomm e gli ISP utilizzeranno come metrica di test per i prossimi 12-24 mesi al preciso scopo di concretizzare, entro la prima metà del 2019, un progetto che stravolgerà letteralmente il nostro modo di vivere digitale.
Il 2018 sarà il trampolino di lancio ideale per l’apertura in massa delle fasi di test sul campo ed entro l’anno successivo si attende un’adozione su larga scala delle prime soluzioni attive e delle prime offerte commerciali 5G. In attesa di ulteriori riscontri ti invitiamo ad esprimere la tua in merito all’argomento.
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