Canon EOS R è la nuovissima full frame pensata appositamente per i professionisti alla ricerca di una macchina fotografica di altissima qualità, ed in grado di garantire prestazioni complessivamente superiori alla media. Il prezzo non è alla portata di tutti, parliamo di oltre 2500 euro in kit (corpo + obiettivo), ma i risultati ottenuti giustificano ampiamente la spesa.
Sin dall’estetica la Canon EOS R appare come macchina premium, è realizzata interamente in lega di magnesio resistente all’acqua e alla polvere, e presenta dimensioni un filino superiori alla media, raggiungendo 135,8 x 98,3 x 84,4 millimetri con un peso complessivo di 660 grammi (scheda e batteria incluse, senza ottica). Molto interessante è l’impugnatura, bella profonda e salda, in grado di facilitare tranquillamente l’utilizzo con una mano anche in mobilità.
L’occhio cade sul display secondario, utilissimo per accedere rapidamente alle informazioni di scatto/ripresa, “retroilluminato” ma non a colori, e sulla M-Fn bar, un’area di sensibilità con controllo touch senza feedback aptico, più bella esteticamente che funzionale (non facilita di troppo la vita all’utente).
Hardware e specifiche tecniche
La Canon EOS R presenta un sensore full frame da 30,3 megapixel (dimensioni 36 x 24 millimetri), Dual Pixel CMOS con filtro passa-basso integrato e filtro a colori primari, affiancato dal classico processore Digic 8 per l’elaborazione degli scatti. In kit questi è abbinato con un obiettivo 24-105mm, molto performante, anche se spesso viene commercializzata con l’adattatore per tutte le lenti RF con attacco a 12 pin.
L’otturatore è sul piano focale, è controllato elettronicamente e presenta lettura sensore CMOS silenziosa, con scatto elettromagnetico a sfioramento. Non è particolarmente rapido, permette infatti tempi di posa tra 1/8000 di secondo e 30 secondi. Stesso discorso per quanto riguarda lo scatto continuo, può raggiungere al massimo 8fps, anche se in media per buoni risultati non si superano i 4,5fps, di conseguenza è una macchina sconsigliata per la fotografia sportiva.
Superiormente, a fianco del display secondario, troviamo un mirino EVF OLED a colori da 0,5 pollici e 3,69 milioni di punti (1280 x 960 pixel), con copertura del 100%, ingrandimento 0,76x, zona di accomodamento dell’occhio a 23 millimetri, e 60fps. Non è uno dei più performanti, la qualità è complessivamente buona, senza riuscire a raggiungere i 120fps garantiti dalla Panasonic Lumix S1R.
La caratteristica principale della Canon EOS R è sicuramente l’ampio display IPS LCD da 3,15 pollici (8,01 centimetri di diagonale), copertura del 100%, circa 2,1 milioni di punti e completamente touchscreen. Come nel caso precedente, anche qui ci troviamo di fronte ad un buonissimo componente, senza però avere quel qualcosa in più che lo differenzia dal resto del settore. Molto apprezzato è il fatto dell’essere orientabile, come su tutte le Panasonic per intenderci, davvero un plus che, combinato all’ottima impugnatura, facilita l’utilizzo della macchina in mobilità.
La connettività è posizionata su tutti i bordi, sul lato sinistro troviamo 2 jack da 3.5 millimetri per cuffie e microfono, 1 jack da 2.5 millimetri per il controllo da remoto, una USB tipo C per la ricarica o il collegamento al PC, per finire con la microHDMI per il collegamento di un monitor esterno. Sul destro, invece, spicca l’assenza di un secondo slot per la SD.
La batteria è uno dei talloni d’Achille della Canon EOS R, è da 1800mAh, si può ricaricare anche tramite il caricabatterie presente in confezione, ma non riesce ad andare oltre i 370 scatti.
Qualità fotografica e video
Gli scatti fotografici sono realizzati al massimo a 6720 x 4480 pixel e lasciano davvero a bocca aperta, qualità incredibile sotto ogni punto di vista. Ad alti ISO si vede facilmente il rumore, tuttavia grazie alla possibilità di utilizzare le lenti RF, la macchina riesce a garantire colori ben bilanciati e forti nelle tonalità, senza sbavature (sia all’aperto che al chiuso).
Non possiamo dire davvero di più o trovare negatività, gli sfocati o ritratti, grazie al sensore e all’ottica, sono da brivido. Molto apprezzato è il sistema di protezione dell’otturatore, nel momento in cui non lo utilizzate, o rimuovete l’obiettivo, scende una piccola saracinesca che lo preserverà da qualsiasi contaminazione. L’autofocus per gli scatti fotografici è veramente ben fatto, il dual pixel è buono ed affidabile, con la comodità di potersi affidare pienamente al tracciamento degli occhi, sopratutto per la realizzazione di ritratti.
Nel momento in cui ci spostiamo verso i video notiamo come la Canon EOS R non sia stata pensata per questo scopo. Al massimo vengono registrati in 4K a 3840 x 2160 pixel a 30 fps, con campionamento colore a 8 bit, circa 120Mbps, ma con un crop di 1,83x ed un limite di registrazione di 30 minuti. Lo slow motion, purtroppo, raggiunge i 120fps solo in HD.
A queste piccole negatività tecniche aggiungiamo anche l’assenza della stabilizzazione ottica nel corpo macchina (quindi sarà sempre necessario affidarsi alla lente), ed un autofocus a rilevamento di fase tutt’altro che rapido. La differenza rispetto ad una Fujifilm X-T4 è abissale, è stabile e preciso, ma purtroppo troppo troppo lento nel cambiare il soggetto effettivamente messo a fuoco.
La resa è ad ogni modo più che sufficiente, buonissimi i colori, i dettagli e le tonalità; chiaramente se il sensore è buono per gli scatti, riesce ad estrapolare anche video di qualità, tuttavia le defezioni elencate in precedenza dimostrano una maggiore attenzione alle foto a discapito dei filmati.
Canon Eos R: conclusioni
In conclusione la Canon EOS R è una macchina fantastica, da acquistare ad occhi chiusi se volete il meglio del meglio per gli scatti fotografici. Nell’eventualità in cui, invece, foste alla ricerca di un dispositivo per realizzare prevalentemente video, allora consigliamo di puntare l’attenzione verso altri modelli maggiormente specifici.
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