Fujifilm Instax Wide Evo è il nuovo gioiellino di Fujifilm, una instant camera che a tutti gli effetti non è solamente una instant camera, ma molto di più, in quanto può funzionare come stampante, come fotocamera sulla quale salvare i propri scatti (per poi decidere se eventualmente stamparli), il tutto condito con una buona dose di personalizzazioni che innalzano vertiginosamente la sua versatilità. Vediamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Design e Estetica
Da un punto di vista puramente estetico, il prodotto ricorda chiaramente altri modelli della stessa serie, realizzato prevalentemente in plastica, con un rivestimento che presenta una buona trama sulla superfici più grandi, che porta ad un’ottima impugnatura, sia con mani bagnate e sudate, sebbene comunque non sia presente una vera e propria impugnatura alla quale le mani possono agganciarsi saldamente.
Le dimensioni sono leggermente superiori alla media, raggiungendo 138,7 x 125 x 62,8 millimetri di spessore (dal quale sono però escluse le parti sporgenti), per un peso di circa 490 grammi. Nulla toglie che può essere facilmente trasportata, sia al collo, sfruttando i due agganci superiori dove collegare una tracolla, o semplicemente all’interno di una borsa o di uno zainetto. Il look ricorda quello di una fotocamera istantanea di altri tempi, ma con qualche piccolo tocco qua e là di modernità.
Sul lato sinistro trova posto lo sportellino che nasconde la porta USB-C e lo slot per la microSD, sormontato dalla ghiera con la quale scegliere tra i 10 effetti obbiettivo predefiniti, mentre appena sotto trova posto il pulsante di accensione/spegnimenti. Superiormente, in prossimità dell’area da cui vengono stampate le istantanee, è presente un pulsante argentato, che a prima vista potrebbe apparire come quello di scatto, ma che in realtà permette di scegliere tra 5 diversi stile Pellicola, passando da quello cinematografico, per la variante con timbro data e simili (capite quando è attivo per la presenza di due LED nel tasto stesso).
Spostando l’attenzione sul lato destro ritroviamo una ghiera identica alla precedente del sinistro, ma con la quale selezionare l’Effetto Pellicola (scegliendo tra dieci disponibili), entrambe le ghiere sono molto facili da regolare, perfettamente zigrinati e con scatti ben definiti, per terminare con la presenza della manovella di stampa. Un piccolo omaggio al passato che ricorda chiaramente il funzionamento di questi prodotti nel millennio scorso.
Anteriormente non mancano le sorprese, con un selettore di ampiezza di visuale, offrendo così all’utente la possibilità di variare tra grandangolo o standard, una ghiera posta attorno all’ottica per il controllo dell’intensità, il particolare pulsante di scatto, il flash LED ed un piccolo specchietto che può aiutare nella realizzazione di selfie (onnipresente sui dispositivi Instax).
Come se tutto questo non bastasse, posteriormente trova posto un ampio display LCD a colori TFT da 3,5 pollici, qualitativamente non particolarmente invitante, infatti conta 460’000 punti, soprattutto nell’ampiezza della gamma cromatica e nella nitidezza, ma comunque più che sufficiente per l’utilizzo del prodotto stesso. Il suo orientamento è stato appositamente pensato e studiato in orizzontale, di conseguenza i pulsanti per il controllo sono posti orizzontalmente al di sotto del display: un piccolo pad fisico (forse fin troppo rigido) affiancato da cinque pulsanti fisici per la navigazione all’interno dei menù.
Hardware e Prestazioni
Fujifilm Instax Wide Evo è una instant camera che monta un sensore CMOS da 1/3 pollici con filtro a colori primari, permette di realizzare scatti al massimo di 4608 x 3456 pixel (con grandangolo), per scendere poi a 2560 x 1920 pixel con campo visivo classico. L’apertura è fissa a F2.4, lunghezza focale di 16 millimetri, messa a fuoco automatica con riconoscimento facciale (e distanza da 10 centimetri a infinito), l’otturatore può variare in velocità tra 1/4 e 1/8000 di secondo, mentre la sensibilità ISO oscilla tra 100 e 1600, con compensazione ISO da -2,0 a +2,0EV (incremento di 1/3). All’interno troviamo una memoria che permette la memorizzazione di circa 45 immagini, quantitativo che può essere facilmente incrementato con l’ausilio di una microSD esterna (con 1GB si salvano circa 850 immagini standard).
Le immagini vengono stampate sulla pellicola Instax Wide, la cui dimensione è di 86 x 108 millimetri (mentre lo scatto in sé da 62 x 99 millimetri), con sviluppo in circa 90 secondi. Il tempo di stampa è sufficientemente ridotto, parliamo di circa 16 secondi dall’invio del comando, con stampa sia dalla memoria interna che dalla scheda microSD (i formati supportati sono JPEG, PNG e HEIF), che ovviamente dallo smartphone tramite app dedicata. E’ presente il flash automatico, con intervallo tra 30 cm e 1,5 metri, mentre eventualmente gli utenti possono attivare l’autoscatto tra 2 e 10 secondi di attesa.
Fujifilm Instax Wide Evo integra una batteria agli ioni di litio, non removibile, che si ricarica completamente in circa 2/3 ore tramite la porta USB-C inclusa. L’autonomia è molto valida, infatti a tutti gli effetti permette di stampare all’incirca 100 immagini, prima di essere costretti a ricorrere nuovamente al collegamento. Nel corso della nostra prova abbiamo provato ad effettuare scatti in condizioni differenti, e dobbiamo ammettere di essere rimasti piacevolmente sorpresi e colpiti dalla qualità generale (tutti gli scatti che vedete nella recensione sono stati scattati con il sensore della fotocamera recensita).
In condizioni di forte luminosità le immagini sono pressoché perfette, i colori sono vividi, ben contrastati, ed offrono un dettaglio nettamente superiore alle altre Instax attualmente in commercio. Ci ritroviamo ad avere tra le mani una camera che offre una resa molto vicina ad uno smartphone da 300 euro, oltretutto potendo variare tra standard e grandangolo, senza perdite di dettaglio e di nitidezza, si può godere davvero di un’ottima versatilità che mancava. Il discorso leggermente cambia quando la luce inizia a mancare, il flash non sempre è un nostro alleato, perché potrebbe tendere a sovraesporre lo scatto, ma nel complesso le ottime sensazioni espresse poco sopra vengono replicate: dettagli estremamente precisi, immagini nitide, e colori molto fedeli.
Instax UP!: la nuova applicazione
Nelle ultime settimane, Fujifilm ha rilasciato anche Instax UP!, la nuova applicazione che rende l’esperienza di scatto ancora più social e colorata. Dotata di un’interfaccia davvero ricca di colori, il software permette di scansionare con un tocco le proprie immagini Instax, per poi organizzarle in album, in un calendario, ritoccarle in termini di contrasto, luminosità, saturazione e temperatura colore, ma soprattutto condividerle con chi si vuole.
Un’app disponibile sia per iOS che per Android, dal semplicissimo utilizzo, utile soprattutto per avere le foto INSTAX anche in digitale, e non solamente in cartaceo, senza perdite di dettaglio e di qualità.
Conclusioni
In conclusione Fujifilm Instax Wide Evo è davvero la migliore instant camera di Fujifilm di sempre, soprattutto per versatilità di utilizzo che può dare davvero ampissimi margini di modifica dando spazio alla creatività dell’utente, e la qualità degli scatti. Il formato Wide è sicuramente migliore, proprio perché l’area di stampa è più grande, tuttavia difficilmente ci saremmo aspettati una qualità di colori, dettaglio e nitidezza di questo tipo. A ciò si aggiunge la possibilità di utilizzare il prodotto sia come stampante portatile, che ovviamente come instant camera classica.
Il prezzo non è propriamente economico, infatti il suo listino è di 399,90 euro, ma siamo convinti valere ogni singolo centesimo, se state cercando la migliore Fujifilm INSTAX sul mercato, allora la dovete acquistare subito.