Fujifilm X-S20 è una mirrorless di fascia media, in vendita in genere in kit a meno di 2000 euro, che punta fortissimo su una serie di specifiche tecniche e funzionalità, atte a rendere felici la maggior parte degli utenti. Scopriamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Vi ricordate la X-S10? ebbene, il modello recensito vi assomiglia davvero moltissimo, se non presentando piccolissime differenze (quasi invisibili ad occhio inesperto). Il prodotto raggiunge dimensioni di 127,7 x 85,1 x 65,4 millimetri, con un peso di circa 491 grammi (senza ottica), si tratta di una camera facilmente trasportabile e sufficientemente ergonomica, data la presenza di una impugnatura abbastanza salda e profonda (in confronto agli standard attuali).
Nella parte superiore si trova una buona disposizione di ghiere, con poca personalizzazione, ma la chiara e classica disposizione che Fujifilm ci ha abituato nel corso degli anni. Non manca la slitta per il flash esterno (autoalimentata), ed una buona dotazione di connettori fisici sui bordi, ricordando comunque che il corpo macchina non è tropicalizzato.
Precisamente sul lato sinistro troviamo una microHDMI, una USB-C per il collegamento alla presa a muro o il PC, per finire con un jack da 3,5mm per il microfono esterno. Sull’altro lato troviamo un jack da 3,5mm per le cuffie, la restante connettività è inserita nella parte inferiore della macchina, con lo slot per la batteria, affiancato dal singolo lettore SD.
Il sensore di Fujifilm X-S20 è un APS-C (23,5 x 15,6 millimetri) da 26,1 megapixel, con filtro a colori primari, è un CMOS X-Trans 4. Il processore d’immagine è completamente nuovo, un X-Processore 5, che riesce ad elaborare rapidamente e perfettamente tutti gli scatti. I tempi di scatto passano da un minimo di 1/32000 di secondo, fino ad un massimo di 15 minuti, con una sensibilità tra 160 e 12800 ISO, la velocità di scatto permette comunque di raggiungere raffiche massime di 30fps, con un crop 1.25X.
Nella parte posteriore del prodotto troviamo una carenza di pulsanti, tutti molto piccoli in proporzione alla dimensione, ed un piccolo pad per la gestione della messa a fuoco e similari. Il mirino è elettronico, in particolare parliamo di un OLED da 0,39 pollici di diagonale e 2,36 megapixel, con un ingrandimento 0,62x; qualità discreta, perfettamente allineata con la fascia di prezzo di posizionamento.
La nostra attenzione è catturata dalla presenza di un grande display LCD TFT da 3 pollici di diagonale, completamente touchscreen, con risoluzione 1,84 megapixel e rapporto di visualizzazione 3:2. Ciò che lo rende speciale è il suo essere completamente orientabile, il che favorisce l’usabilità del prodotto in varie situazioni, come ad esempio la realizzazione di vlog o selfie. La resa, essendo identico a quello proposto su X-T5, non cambia, dimostrando di essere un pannello di livello superiore.
La batteria è un componente da 2’200mAh, si tratta della NP-W235, con una autonomia raddoppiata rispetto al modello precedente, il tutto porta a poter realizzare all’incirca 700 scatti e registrare video per una durata di 80 minuti complessivi (anche in 4K a 60fps). Indubbiamente è il punto maggiore di forza della camera, una autonomia che batte di gran lunga anche modelli decisamente più costosi e di fascia alta.
Fujifilm non delude per nulla le aspettative dei consumatori, riuscendo a raggiungere risultati strabilianti per la fascia di prezzo di posizionamento. I dettagli degli scatti sono ottimi, con nitidezza superiore al normale, ed una gamma dinamica completa di ogni singola sfumatura. Riducendo la luminosità le immagini non perdono di dettaglio e di qualità generale, con importanti miglioramenti nel rumore digitale, infatti gli scatti sono più dettagliati e nitidi del passato, riducendo al massimo la spiacevole sensazione di micromosso, tutto fino ad un ISO di circa 6400, per poi iniziare a degradare un pochino.
I video vengono registrati al massimo in 6.2K a 30fps, riducendo però la risoluzione al 4K in 16:9 a 60fps, notiamo tutti gli incredibili miglioramenti ottenuti. Gli utenti possono utilizzare codec HEVC/H.265 a 4:2:2 e 10bit, con profilo F-Log2. L’autofocus non cambia rispetto al modello precedente, resta ibrido a contrasto e fase a 425 punti, che dovrebbe garantire una sensibilità fino a -7EV. In termini pratici la messa a fuoco è rapida ed affidabile, con una buonissima capacità della macchina di selezionare rapidamente il soggetto, spostandosi tra gli stessi senza particolari ritardi o tentennamenti.
La stabilizzazione si affida all’IBIS con un compensazione maggiore rispetto a X-S10, infatti raggiunge oggi i 7 stop. E’ quasi superfluo elogiare gli ottimi risultati raggiunti da Fujifilm in tale ambito, gli utenti possono tranquillamente registrare video camminando, senza temere minimamente di produrre un filmato mosso, anche con una mano non particolarmente ferma. I movimenti sono fluidi e mai artificiali, sinonimo dell’eccellente qualità della realizzazione.
In conclusione Fujifilm X-S20 è la mirrorless perfetta per tutti gli utenti che vogliono avere tra le mani un prodotto versatile e di buonissima qualità, spesso punta e scatta, risultando così ottimo anche per coloro che si ritrovano alle prime armi. I suoi punti di forza, oltre alla qualità foto e video, sono chiaramente l’ergonomia e le dimensioni relativamente ridotte, affiancate dai piccoli miglioramenti tecnologici che Fujifilm ha deciso di installare in un prodotto che segna un grande passo in avanti in confronto alla generazione precedente.
Il lato negativo? forse il prezzo finale, il mercato è spietato, ed a conti fatti forse si sarebbe potuto spendere meno per aprire ancora di più il range di utenti che avrebbero potuto completare l’acquisto.
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