Honor 50 rappresenta il ritorno delle applicazione di Google, o meglio dei servizi Google, sugli smartphone del brand orientale, promettendo ottime prestazioni, ad un prezzo complessivamente accessibile ai più; al giorno d’oggi, infatti, può essere acquistato a circa 449 euro, presso i principali rivenditori di elettronica. Ma come si comporta? scopriamolo nella nostra recensione completa.
Estetica e Design
La prima cosa che notiamo avvicinandoci all’Honor 50 è l’attenzione al design ed ai materiali di costruzione, Honor ha puntato molto sulla riconoscibilità del prodotto. La nostra versione, dai tratti molto femminili, è bellissima da vedere e da toccare; la back cover restituisce splendidi giochi di luce, dando a tutti gli effetti la sensazione di essere uno smartphone premium, nonostante sia quasi interamente realizzato in plastica, e senza trattenere troppo le impronte.
Altro aspetto decisamente positivo sono le dimensioni, il prodotto raggiunge infatti 159,96 x 73,76 x 7,78 millimetri di spessore, con soli 175 grammi di peso (batteria inclusa). Non lo si potrà utilizzare con una sola mano, tuttavia il suo essere così sottile e leggero, rende la portabilità semplificata, rispetto a tantissimi altri prodotti disponibili sul mercato. Sui bordi troviamo poi tutta la connettività, sul lato destro accensione/spegnimento e tasti del volume, mentre inferiormente la USB type-C 2.0 (no uscita video), l’altoparlante fisico ed il carrellino delle SIM. Il modulo delle camere ha una conformazione che cattura subito lo sguardo, è ingombrante ma non particolarmente in rilievo, di conseguenza se poggiato su un piano di lavoro non farà tremare troppo il dispositivo.
Hardware e Specifiche
Anteriormente è stato posizionato un ampio pannello da 6,57 pollici di diagonale, un OLED con risoluzione FullHD+ (2340 x 1080 pixel), leggermente curvo sui bordi. Sia chiaro, la curvatura non raggiunge livelli estremi, come su uno Huawei Mate 40 Pro per intenderci, però potrebbe non andare a genio ad alcuni utenti (non abbiamo mai inviato input involontari).
Gli 1,07 miliardi di colori, con il supporto al 100% dello spazio colore DCI-P3, lascia immaginare un Honor 50 dal display eccellente, la realtà è però leggermente diversa. Non fraintendetemi, i dettagli e la nitidezza sono da top di gamma, il tutto impreziosito anche da un refresh rate variabile a 120Hz, touch sampling a 300Hz e always-on-display, ciò che non piace al 100% è la tendenza all’azzurrognolo con la modalità Intensa. Niente che vada ad inficiare l’esperienza complessiva, ma se confrontato con un OLED di uno OnePlus 9 Pro, ad esempio, la differenza si vede. La luminosità massima è più che sufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta, con una gamma cromatica abbastanza ampia, in grado di mostrare un gran numero di tonalità.
Sotto il cofano è invece stato posizionato un processore Snapdragon 778G, un octa-core a 2.4GHz, con processo produttivo a 6 nanometri, affiancato da una GPU Adreno 642L. Le versioni acquistabili sono diverse, si potrà scegliere tra 6 o 8GB di RAM, e 128/256GB di memoria interna (purtroppo non espandibili). Le prestazioni sono complessivamente ottime, lo smartphone è fluido, reattivo ed in grado di eseguire con tranquillità qualsiasi applicazione.
Lo sblocco può avvenire tramite il sensore per le impronte digitali posizionato sotto il display, o il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi la velocità di sblocco è stata leggermente inferiore alla concorrenza, pur mantenendosi comunque su ottimi livelli; in poco tempo si è sempre riusciti ad accedere direttamente al sistema operativo.
La connettività è rappresentata dal 5G, il WiFi 6 dual band, il bluetooth 5.2, il GPS ed il chip NFC; mancano il led a infrarossi ed il jack da 3,5 millimetri. L’audio è stereo, viene sfruttata anche la capsula auricolare, ma con un apporto davvero minimo al suono emesso dallo speaker inferiore; il volume massimo raggiungibile è sufficiente per un ambiente da 25 metri quadrati, il dettaglio e la nitidezza sono in linea con i dispositivi della medesima fascia di prezzo.
Fotocamera, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico è il fiore all’occhiello dell’Honor 50, presenta quattro sensori posteriori, suddivisi in un principale da 108 megapixel con apertura F1.9, un grandangolare da 8 megapixel con apertura F2.2, un bokeh da 2 megapixel con apertura F2.4, ed un macro da 2 megapixel con la medesima apertura.
In condizioni di forte luminosità, le immagini scattate dall’Honor 50 sono decisamente di qualità superiore, in termini di dettaglio e nitidezza generale. La gamma dinamica è abbastanza ampia, con un perfetto bilanciamento del bianco ed una gestione delle forti luci assolutamente invidiabile. Il contrasto non è eccessivo, la saturazione riesce a restituire uno scatto molto vicino alla realtà, senza spingere troppo sulla forza dei colori.
Nel momento in cui la luce cala, il rumore digitale tarda ad arrivare, gli scatti sono sempre abbastanza puliti e nitidi, sebbene sia abbastanza facile raggiungere le fastidiose situazioni di micro-mosso. I colori sono perfettamente rispettati, si ha una leggera perdita di dettaglio generale, però nel complesso non possiamo che essere pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti. E’ presente anche la modalità notturna, di base l’immagine è abbastanza buia e poco dettagliata, attivandola invece si potrà godere di maggiore luce, un rumore digitale ridotto ed una maggiore nitidezza.
I video vengono registrati al massimo in 4K a 30fps, con una buona definizione generale, sebbene la registrazione in 4K sia decisamente carente in termini di luminosità generale (in altre parole i filmati sono più bui), L’autofocus ha faticato leggermente sopratutto in condizioni di scarsa luminosità, non riuscendo sempre ad individuare perfettamente il soggetto da inquadrare; la stabilizzazione digitale è più che ottima, permette di registrare senza troppi problemi camminando, o effettuando pan a mano libera. Solamente in rarissimi casi abbiamo notato dei microscatti che vanno a compromettere la fluidità della ripresa in sé.
Anteriormente è stato integrato un sensore da 32 megapixel, gli scatti sono perfettamente in linea con la fascia di prezzo, in termini di dettaglio, nitidezza e rispetto della gamma cromatica. Il bilanciamento del bianco è esente da difetti, il prodotto fatica leggermente con le forti luci, rischiando di bruciare l’immagine, ma sono situazioni molto rare.
Il sistema operativo è Android 11, con servizi Google integrati, e personalizzazione grafica Magic UI 4.2, nonché patch di sicurezza aggiornate a Dicembre 2021. Non abbiamo grandissime novità in termini di modalità uniche o funzioni particolari, della Magic UI apprezziamo sicuramente la fluidità, la quasi totale assenza di bug, e le interfacce ibride tra il moderno e l’elegante. E’ presente, come anticipato, l’always on display, le gesture e poco altro.
La batteria è un componente da 4300mAh, con supporto alla solita ricarica rapida (no wireless) a 66 watt. L’autonomia è perfettamente in linea con la media, infatti si potrà utilizzare il prodotto tranquillamente per una intensa intera giornata, prima di dover ricorrere alla presa a muro, raggiungendo le solite 3,30/4 ore di display attivo. Nel gaming o nella registrazione in 4K, la back cover non si scalderà più di tanto.
Honor 50: conclusioni
In conclusione Honor 50 è uno smartphone molto interessante per la fascia di prezzo di appartenenza, che ricordiamo essere inferiore ai 500 euro, sopratutto per il design, la qualità del display, l’ergonomia e le prestazioni fotografiche. Il processore è più che sufficiente per un normale utilizzo, garantendo una fluidità eccellente, data finalmente la presenza dei tanto agognati servizi Google.
Dall’altro lato della medaglia annoveriamo l’assenza del jack audio e della memoria espandibile (ricordiamo che non è impermeabile), due aspetti a prima vista di poco conto, ma che per alcuni utenti potrebbero fare la differenza.