Xiaomi Mi 11 è l’ultimo top di gamma dell’azienda cinese, in vendita ad un prezzo di listino oscillante tra 799 e 899 euro, è stato fortemente migliorato rispetto alla generazione precedente, portando novità importanti nel display ed in parte nelle fotocamere.
Esteticamente il prodotto non risulta essere troppo grande ed ingombrante, raggiunge infatti 164,3 x 74,6 x 8,06 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ai 196 grammi. Non può essere utilizzato con una sola mano, però è più sottile e leggero di molti altri terminali sul mercato; il corpo è in vetro incurvato su tutti e quattro i lati, la back cover è curvata sui bordi con finitura opaca, la quale trattiene meno le impronte dello Xiaomi Mi 10. Il modulo delle fotocamere è disposto su tre livelli, una scelta distintiva rispetto agli altri modelli sul mercato, atta a contraddistinguere lo Xiaomi Mi 11, sebbene possa non piacere a tutti (è anche abbastanza in rilievo, quindi se posizionato su un piano di lavoro potrebbe “ballare” più del previsto). Il corpo in vetro lo rende forse leggermente scivoloso.
La connettività è posizionata su tutti i bordi, in particolare sul destro si trovano i tasti del volume e di accensione/spegnimento, mentre inferiormente spicca la USB type-C 3.2 e uno dei due altoparlanti fisici. Manca il jack da 3,5 millimetri per il collegamento fisico delle cuffiette.
Hardware e specifiche
Nella parte anteriore spicca un bellissimo display AMOLED da 6,81 pollici, con risoluzione WQHD+ (3200 x 1440 pixel), 515 ppi, rapporto d’aspetto 20:9 e frequenza di aggiornamento al tocco a 480Hz. E’ leggermente curvo sui bordi, ma non raggiunge una curvatura particolarmente importante, di conseguenza potrebbe piacere anche a chi non apprezza soluzioni di questo tipo. Il dettaglio e la nitidezza generali sono stupefacenti, grazie al supporto al 100% della gamma dinamica DCI-P3, all’1,07 miliardi di colori a 10 bit, nonché alla compatibilità con HDR 10+, il terminale riesce a riprodurre fedelmente tutte le sfumature, garantendo nel contempo colori precisi, nitidi e fortemente dettagliati, dalla qualità complessivamente superiore a tantissimi altri top di gamma.
Se in passato avevamo criticato colori troppo tendenti al caldo, lo Xiaomi Mi 11 stupisce con una fedeltà cromatica quasi inaspettata. L’ottimo pannello è impreziosito dalla frequenza di aggiornamento dinamica, un refresh rate adattivo a 120Hz, in grado di passare automaticamente da 30 a 120Hz (e fermate intermedie), adeguandosi alle azioni che l’utente sta effettivamente compiendo, o alle applicazioni che sta eseguendo. La fluidità è estrema, è a tutti gli effetti uno dei migliori display che abbiamo mai visto; la luminosità massima di 1500 nits è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta, la protezione Gorilla Glass Victus lo rende più resistente ad urti e graffi.
Sotto il cofano è stato posizionato un processore Qualcomm Snapdragon 888, con frequenza di clock a 2.84GHz, processo produttivo a 5 nanometri, GPU Adreno 660 e modem 5G integrato. Questi è accoppiato di base con 8GB di RAM LPDDR5, ed a scelta tra 128 o 256GB di memoria interna UFS 3.1. Non possiamo dire nulla, è uno smartphone rapido, reattivo, perfetto per il gaming e per qualsiasi applicazione; il nuovo SoC di Qualcomm tende solamente a scaldare leggermente di più nella parte posteriore, almeno in confronto alla generazione precedente.
Lo Xiaomi Mi 11 è dual SIM, ma non permette l’espansione di memoria, quindi non sarà possibile incrementarla tramite microSD, né ha certificazione di impermeabilità di alcun tipo.
Lo sblocco può avvenire tramite il sensore per le impronte digitali posto sotto il display, o il riconoscimento del viso 2D con la camera anteriore. In entrambi i casi assistiamo ad uno sblocco rapido ed affidabile, in linea con la fascia di prezzo di posizionamento; confrontandoli, forse il riconoscimento facciale è leggermente più veloce, ma di pochissimo. Da segnalare la possibilità di misurare il battito cardiaco tramite il sensore delle impronte digitali, una funzionalità pressoché inedita e mai vista, anche se fine a sé stessa.
La connettività è rappresentata dal 5G in tutte le bande, NFC, WiFi 6 dual band, bluetooth 5.2, GPS con GALILEO e GLONASS, ma senza jack da 3,5 millimetri.
L’audio è stereo, grazie alla presenza di due altoparlanti fisici posizionati nelle parti inferiore/superiore, realizzati in collaborazione con Harman Kardon e certificati Hi-Res. La differenza rispetto ad un audio standard si nota nel volume massimo, davvero molto elevato, e nella qualità generale; il dettaglio e la nitidezza sono ampiamente superiori alle aspettative, decisamente di fascia superiore. Una delle migliori rese audio di sempre.
Fotocamere, sistema operativo e batteria
Il comparto fotografico è composto da 3 sensori nella parte posteriore, suddivisi in un principale da 108 megapixel con apertura F1.85 e stabilizzatore ottico integrato, un ultragrandangolare da 13 megapixel con apertura F2.4 e angolo di visuale di 123°, per finire con un macro da 5 megapixel con apertura F2.4 (e messa a fuoco tra 3-10 centimetri). A tutti gli effetti abbiamo fortemente sentito l’assenza di uno zoom/teleobiettivo.
Le immagini sono davvero eccellenti, ben bilanciate con colori ottimi, nonché dettagli e nitidezza fortemente migliorati rispetto al passato. Con forte luminosità i colori non sono troppo saturi o contrastati, i contorni dei soggetti sono perfettamente ripresi e definiti, le forti luci ed bilanciamento del bianco non presentano sbavature di alcun tipo.
Quando la luminosità cala chiaramente il dettaglio viene a mancare, ma non così tanto; data la presenza di uno stabilizzatore ottico è difficile fare foto mosse, notiamo una buona nitidezza generale, una saturazione pressoché corretta, con rumore digitale difficile da vedere, tranne che in rarissimi casi.
E’ presente la modalità notturna, di base le immagini sono davvero ottime, attivandola si riesce a migliorare generalmente lo scatto, portando leggermente più luminosità, ma senza stravolgere completamente la ripresa. Tutti gli scatti sono già eccellenti senza l’utilizzo della suddetta modalità.
I video vengono registrati al massimo in 8K a 30fps, sono presenti tantissime modalità “Cinema” con effetti pre-impostati, in grado di avvicinare ancora di più l’utenza giovane ed attratta dai video in generale. La qualità generale è in linea con tutto quanto appena scritto, segnaliamo la presenza di un’ottima Ultra Night Video, in grado di migliorare tantissimo la luminosità della scena inquadrata, come il dettaglio e la nitidezza; soluzione apprezzata, peccato solo che venga effettuato un crop della scena, e sopratutto che l’autofocus risulti essere molto più nervoso del previsto (solo in questo caso).
La stabilizzazione ottica è assolutamente perfetta, di base si possono registrare video camminando quasi senza difficoltà; nel caso in cui si fosse alla ricerca di una soluzione ancora più approfondita, sarà possibile passare direttamente al Video Stabile e al Video Stabile Pro, con una riduzione della qualità generale, ma con video ancora più fermi e con movimenti maggiormente “artificiali”. Due modalità molto utili, che migliorano di poco la già ottima stabilizzazione.
L’autofocus è generalmente di altissima qualità, con forte luminosità non perde un colpo, va leggermente in difficoltà quando la luce cala, ma davvero di poco. Uno dei migliori disponibili sul mercato.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 20 megapixel con apertura F2.2, perfettamente in linea con la fascia di prezzo, sia in termini di dettaglio, nitidezza ed ampiezza della gamma dinamica. I colori sono riprodotti abbastanza fedelmente, senza una saturazione eccessiva; l’effetto bokeh è sufficientemente adeguato, anche se tende a volte a “schiacciare” il capo del soggetto inquadrato.
Il sistema operativo è Android 11 con personalizzazione grafica MIUI 12.0.13 e patch aggiornate a Marzo 2021. La MIUI è stata fortemente modificata nel corso degli ultimi anni, è stata migliorata in termini di fluidità, di funzioni e di personalizzazione, raggiungendo un livello qualitativo elevato. Sono presenti le solite funzioni che condividiamo con gli altri prodotti Xiaomi, quindi always on display personalizzabile, temi, gestione finestre, modalità scura automatica, centro di controllo ridisegnato, spazio gioco, gestures, tool di strumenti per le app video e secondo spazio.
La batteria è un componente da 4600mAh, permette ricarica rapida a 55 watt (da 0 a 100% in 45 minuti, presente alimentatore adeguato in confezione), nonché ricarica rapida wireless a 50 watt (da 0 a 100% in 50 minuti) o ricarica inversa a 10 watt. La durata è complessivamente nella media, considerato un mio standard di 3 ore e 30 minuti/ 4 ore di display attivo, con lo Xiaomi Mi 11 ho totalizzato 3 ore e 22 minuti con il 5% di carica residua e 3 ore e 11 minuti con il 4% di carica residua.
Xiaomi Mi 11: conclusioni
Il miglioramento è netto, il nuovo Xiaomi Mi 11 è a tutti gli effetti un eccellente top di gamma nel corpo di un prodotto relativamente economico, dati i prezzi che circolano oggi sul mercato. I plus sono rappresentati da display, processore, audio, fotocamere ed ergonomia, le negatività sono talmente poche e marginali, da essere quasi superflue.
La nostra videorecensione la trovate qui sotto, mentre più avanti i punteggi riassuntivi.