Apple mette le mani sulla “Netflix delle riviste”, Texture

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Oramai è più che appurato, Apple non perde nessuna occasione per allargare i suoi orizzonti. Lo saprete bene tutti, l’azienda di Cupertino è una delle più potenti case al mondo e di conseguenza la disponibilità monetaria per effettuare grosse operazioni di acquisto non gli manca di certo. Nel corso degli anni, abbiamo visto pian piano crescere l’impero che Apple si è costruita. Pare proprio che questa sia la strategia della casa. Vuoi entrare in merito ad un particolare campo di interesse ? Semplice, compri una delle aziende leader del settore e il gioco è fatto. Molte volte Cupertino ha acquistato piccole aziende proprio per sviluppare settori di interesse che altro non hanno fatto che giovare ai prodotti con la mela morsicata.

C’è da dire anche che quando si parla di Apple non bisognerà pensare all’azienda che produce esclusivamente prodotti hi-tech ma bisognerà pensare anche a tutta la miriade di altri campi che le competono. Cinema, realtà aumentata, musica, l’azienda di Cupertino non lascia scampo a nessun settore e non mostra nessuna intenzione di fermarsi. Negli scorsi giorni è stata data la notizia di una grossa acquisizione da parte dell’azienda di uno dei colossi del settore giornalistico. Stiamo parlando di quella che viene definita la “Netflix delle riviste”. Stiamo parlando di Texture.

Cosa avrà intenzione di fare Apple con questa piattaforma ?

Apple acquista Texture: cosa è ?

Non tutti avranno sentito parlare della piattaforma digitale Texture e non tutti hanno ben chiaro il perchè questa viene definita la Netflix delle riviste. Andiamo quindi a spiegare su che cosa si basa questa azienda. Texture è, appunto, una piattaforma digitale, in stile Netflix, nata nel 2010 che si propone di raccogliere al proprio interno tutta una serie di riviste e settimanali, i quali vengono resi disponibili completamente agli utenti a fronte di un abbonamento. Ebbene sì, si tratta praticamente della stessa operazione che si fa su Netflix per avere accesso alle serie TV. Solo che in questo caso i protagonisti sono le riviste. L’abbonamento prevede il pagamento di una somma pari a 10 dollari mensili, con la quale si potrà avere accesso illimitato a più di 220 settimanali e mensili tra cui The New Yorker, Vogue, Vanity FairNational Geographic e People.

Apple Texture logo
Texture è una piattaforma digitale che risulta essere molto simile a Netflix nel servizio offerto. Il tutto si basa sull’offerta di più di 220 mensili e settimanali alla quale si può avere accesso illimitato a fronte del pagamento di un abbonamento di 10 dollari mensili. Apple ha acquisito la piattaforma digitale negli scorsi giorni.

A capo di Texture vi sono ben sei case editrici più la casa privata Equity Kkr, la quale solo tre anni fa aveva investito ben 50 milioni di dollari proprio per lo sviluppo della piattaforma. In effetti, se ci si pensa bene, si tratta di un qualcosa con un elevato potenziale. L’offerta che si propone è molto vantaggiosa e di conseguenza potrebbe diventare molto utilizzata da tutti in pochissimo tempo. Pare strano che ci sia stata la decisione di cedere la piattaforma al colosso di Cupertino. I dati precisi riguardando l’acquisizione da parte di Apple non sono stati resi noti. Ciononostante questo risulta essere un ulteriore passo verso l’espansione dell’azienda della mela morsicata verso i fronti più disparati.

Quali sono gli obbiettivi di Apple ?

A questo punto, la domanda che sorge spontanea è proprio quella che leggete nel titolo del paragrafo, quali sono le intenzioni di Apple ? Molto probabilmente l’azienda vuole solamente creare una piattaforma personale di distribuzione dei contenuti. Texture si baserà sull’app News di Apple lanciata nel 2015. La casa di Cupertino si è vista molto felice dell’acquisizione: “Siamo entusiasti che Texture si unisca ad Apple, insieme ad un generoso catalogo di riviste di molti dei principali editori di tutto il mondo, ce la metteremo tutta per far si che il giornalismo sia di qualità e le notizie provenienti da fonti affidabili. Inoltre permetteremo alle riviste di continuare a produrre storie piacevolmente progettate e coinvolgenti per gli tutti gli utenti” Sono state queste le parole di Eddy Cue,  senior vicepresident di Internet Software and Services.

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Apple si dimostra sempre più interessat ad espandere i propri orizzonti. Dopo l’acquisizione di Shazam del valore di 400 milioni di dollari pochi mesi fa, questa torna all’attacco con l’acquisizione di uno dei servizi giornalistici più famosi, Texture. Apple vuole cercare di creare una propria rete di distribuzione dei contenuti di più vario genere.

D’altra parte anche per la società acquisita vi è un alto grado di soddisfazione: “Sono entusiasta che Next Issue Media e la sua tanto elogiata app Texture vengano acquisite da Apple. Il team Texture e i suoi attuali proprietari, Condé Nast, Hearst, Meredith, Rogers Media e Kkr, sono molto soddisfatti e felici dello sviluppo dell’azienda in questo senso. Non potremmo sperare un futuro migliore per il nostro servizio” Sono state queste le parole di John Loughlin, ceo di Next Issue Media e di Texture.”

Beh, a questo punto che dire, tutto bene quel che finisce bene.

Francesco Bassetti
Francesco Bassetti
Studente universitario di biotecnologie appassionato al mondo Apple e della tecnologia in generale

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