Quante volte il sabato pomeriggio, soprattutto quando piove, ci troviamo alla scrivania, davanti al nostro pc, ad acquistare tutti quei prodotti in saldo che stavamo tenendo d’occhio? Spessissimo, vero?
Al primo ordine ci sentiamo elettrizzati perché sappiamo che in poche ore tutti quei prodotti fermi da mesi nel nostro carrello ci arriveranno a casa con un semplice click.
Spedire online oggi è diventato un gioco da ragazzi, e sono molte le compagnie che si focalizzano su questo settore, migliorando di anno in anno le loro performance di vendita e spedizione.
Tra tutti gli e-commerce, Amazon è senza dubbio il punto di riferimento per gran parte dei nostri acquisti online.
Per svelare qualche segreto in merito al colosso della vendita online e dare qualche info agli esperti in branding e marketing, Jumpshot (centro di ricerca e analisi web) ha lanciato una guida intitolata “State of the Amazon Era Data for Q1 2018”. Jumpshot ha studiato il comportamento dei consumatori su oltre 500 tipi di e-commerce (timing prima parte del 2018) rilevandone le visite e le conversioni per differenti categorie di brand.
In fase di lancio, Deren Baker, Ceo di JumpShot, ha dichiarato: “Prevedo che nei prossimi anni Amazon raggiungerà il 75% di tutta la ricerca di prodotti online. Ma è davvero difficile avere una chiara idea di cosa gli utenti facciano online, soprattutto all’interno di sistemi chiusi come Amazon” (Deren ha usato l’aggettivo “giardini recintati”). Secondo Deren è importante capire come funziona nel dettaglio Amazon, quali brand propone a scapito dei competitor e quali sono gli e-commerce o mercati in cui vale la pena investire.
Analizzando i consumatori, è emerso che gli utenti di Amazon non sono fidelizzati e non esiste alcun forte legame con il brand.
Intanto Amazon continua ad ampliare il suo raggio d’azione. Nello specifico ha la più alta quota di mercato su prodotti come le batterie, i prodotti per la pulizia e persino prodotti del mondo sportivo come scarpe e sneakers.
Amazon Basics, una delle linee di prodotto dell’azienda, ha dato dei segnali interessanti:
- ha raggiunto l’88% dei prodotti a marchio privato della società;
- accumula il 61% delle conversioni. Senza competitor interni come Electronics, Walmart, Target e Macy’s, avrebbe il 74% delle conversioni totali;
- Se non consideriamo Amazon Basics, i prodotti di elettronica, quelli per gli animali domestici e per la casa, notiamo che i concorrenti come Walmart hanno il 93% della quota di mercato.
Questa analisi di Jumpshot è utile soprattutto perché permette di capire il comportamento dei consumatori e degli operatori di mercato. Attualmente questa società di analisi monitora oltre 100 milioni di dispositivi e più di 5 miliardi di comportamenti da parte degli utenti.