Occhio all’ultimo tentativo di truffa che arriva dall’Agenzia delle Entrate con una semplice email. Con oltre 500 truffe e frodi on line al giorno ad aziende e famiglie, internet diventa sempre più un luogo pieno di trappole pericolose per i computer e per il portafogli.
E’ quanto emerge da una elaborazione dell’Unione europea delle cooperative su dati Istat in riferimento all’allarme lanciato dall’Agenzia delle Entrate per un attacco pishing nazionale di mail truffa che riportano nell’oggetto la dicitura “IL DIRETTORE DELL’AGENZIA”. Nel testo invitano a prendere visione di documenti Office contenuti in un archivio.zip per verificare la conformità dei propri pagamenti.
Agenzia delle Entrate di nuovo sotto attacco pishing
I truffatori usano falsi loghi dell’Agenzia delle Entrate, di banche o Poste, per tentare di ottenere informazioni riservate e magari password e codici di conti correnti bancari o postali. Per evitare di dare i propri dati sensibili ai truffatori sul web bisogna verificare sempre i mittenti sconosciuti delle email, senza aprire allegati e senza seguire i link presenti nelle mail.
Questo lo evidenzia Uecoop, che ha lanciato un alert alle cooperative perché non abbassino la guardia nonostante gli impegni e i problemi della difficile ripartenza della Fase 3. Le truffe on line rappresentano un fenomeno preoccupante considerato che gli italiani hanno nel portafoglio oltre 98 milioni di tessere bancomat, carte di credito e carte prepagate.
I pagamenti con la moneta elettronica sono spinti anche dall’on line con quasi 9 italiani su 10 (88%) che si collegano ogni giorno a Internet e fanno acquisti per un valore totale degli acquisti che sfiora i 14 miliardi di euro annui.
Per ridurre il rischio occorre seguire alcune semplici regole: utilizzare software e browser completi ed aggiornati, avere un buon sistema antivirus, dare la preferenza siti ufficiali, non fornire i propri dati a richieste che arrivano da indirizzi sconosciuti o sospetti. Studiare il contenuto delle mail e diffidare di quelle che sfoggiano un italiano stentato che potrebbe far pensare messaggi inviati da serve situati all’estero.
Inoltre non cliccare mai su qualsiasi tipo di link se non si è assolutamente certi e sicuri della provenienza della mail, non fornire mai i propri dati a siti sconosciuti e bisogna assolutamente evitare di comunicare codici o password di banche, Poste o carte di credito o bancomat.