L’emergenza sanitaria di coronavirus continua ad affliggere il nostro paese, con ormai sempre più contagi e sempre più decessi. Oltre alla salute pubblica, è il settore maggiormente danneggiato è sicuramente quello dell’economia, con le imprese più piccole che non riescono a garantire ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa, cosa che invece sembra stia attutendo i danni per quelle più grandi.
Il coronavirus ha impattato notevolmente anche sull’infrastruttura Internet e la cosa è destinata ad avere ripercussioni
Ma è proprio la pratica del telelavoro che ora rischia di generare ulteriori problemi ad una situazione già estremamente tesa, soprattutto dopo che le piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Video sono state costrette a ridurre la qualità video dei propri contenuti per far fronte ad un utilizzo di Internet che in Europa diventa sempre più intenso. In particolare, sono destinate a far discutere le parole dell’Assessore regionale ai Servizi Digitali piemontese Matteo Marnati, che ha dichiarato: “I dati sull’utilizzo della rete segnalato un’attività molto più intensa nelle ultime settimane e siamo quasi al limite del traffico. A fine emergenza collegheremo tutte le scuole piemontesi e le aziende, con o senza il Governo“.
Marnati ritiene infatti che l’emergenza sanitaria di coronavirus abbia costretto i cittadini ad un uso intensivo dei servizi di rete, rendendo necessaria un’accelerazione dei programmi per l’estensione della Banda Ultra Larga, anche in contrasto con la linea del Governo, se necessario. Gli accessi al web, riporta Marnati, sarebbero incrementati del 150% nel solo Piemonte e del 128% in Lombardia rispetto allo stesso periodo del 2019. “Questa impennata potrebbe generare non pochi problemi: anzitutto ne risentirà la stabilità della connessione, con rallentamenti concentrati soprattutto in serata. Serve un’accelerata decisa, la Banda Ultra Larga è ormai un passo imprescindibile“, conclude Marnati.