Non ci è voluto l’aggiornamento di ieri delle 18:00 della Protezione Civile per capire che il nostro paese non è solo quello più colpito allo stato attuale delle cose, per lo meno se guardiamo i numeri ufficiali, ma è quello con la percentuale di morti più alta. Probabilmente domani supereremo la Cina in fatto di persone decedute e il problema è che abbiamo la metà dei casi di individui contagi e molti di questi devono ancora guarire.
In 24 ore si sono registrati 475 morti da Covid-19. Ovviamente le parole di Angelo Borrelli, persona a capo della Protezione Civile, ha invitato tutti a rimanere forti, anche se questo numero è spaventoso. Ma perché in Italia abbiamo una percentuale così fuori scala rispetto agli altri paesi? Le motivazione possono essere diverse.
Coronavirus e la mortalità in Cina
Lasciando stare la Cina i cui numeri sono dall’inizio dell’epidemia considerati un po’ sottostimati, possiamo prendere come esempio la Corea del Sud. Fino a un paio di settimane fa aveva più casi di noi. C’è stato un momento in cui ne aveva il doppio di casi di contagio, ma un quinto dei morti. Questo trend è continuato a salire per diverso tempo.
In base a questo, qualche studio lampo ha voluto cercare di capire il motivo. Quello più banale è la popolazione molto anziana che da noi è di più, ma non così tanto di più rispetto al paese asiatico. Un altro aspetto che sembra incisivo maggiormente è la percentuale di fumatori, nel nostro paese ben più alta nella fascia di età a rischio rispetto alla Corea del Sud.
Oltre a questi due fattori bisogna considerare i comportamenti tipici della nostra società e cultura. I rapporti interpersonali nel nostro paese sono tanti, anche oltre i 70 anni. Aggiungiamo anche il fatto che molti giovani continuano ad avere rapporti con i propri parenti più vecchi, ecco che si crea una maggiore possibilità di contagiare questi individui che, visto la fragilità, rischiano di morire.