L’intelligenza artificiale diagnostica i disturbi del movimento oculare da casa

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Grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale (IA), diagnosticare i disturbi del movimento oculare non richiede più costose visite in ospedale o apparecchiature specializzate. Un nuovo sistema intelligente è ora in grado di rilevare anomalie nei movimenti oculari direttamente da casa, attraverso l’uso di una semplice videocamera e una connessione internet. Un passo avanti verso una sanità più accessibile, rapida e personalizzata.

I disturbi del movimento oculare sono spesso sintomi precoci di malattie neurologiche complesse, come il Parkinson, la sclerosi multipla o alcuni tipi di demenza. Tradizionalmente, la loro diagnosi avviene tramite osservazioni cliniche o test strumentali presso centri specializzati. Ma l’IA, grazie all’analisi video ad alta precisione, è oggi in grado di identificare micro-movimenti e deviazioni impercettibili all’occhio umano.

Disturbi del movimento oculare? Ora li diagnostica l’IA, da casa tua

Il funzionamento del sistema è sorprendentemente semplice per l’utente: basta registrare un breve video seguendo istruzioni precise su come muovere gli occhi o fissare determinati punti sullo schermo. L’algoritmo analizza in tempo reale la traiettoria degli occhi, la velocità dei movimenti e altre caratteristiche biometriche. I dati vengono confrontati con un’enorme banca dati di casi clinici per fornire un’analisi preliminare in pochi minuti.

L’aspetto più rivoluzionario di questa tecnologia è la possibilità di monitorare nel tempo le condizioni neurologiche senza che il paziente debba spostarsi. Questo favorisce la diagnosi precoce e il controllo continuo di patologie progressive, oltre a ridurre i costi sanitari e migliorare l’aderenza alle cure.

Il sistema, sviluppato in collaborazione tra neuroscienziati, oftalmologi e ingegneri informatici, è stato testato su migliaia di pazienti con un’accuratezza superiore al 90%. Inoltre, è in grado di apprendere dai nuovi casi, migliorando le proprie performance man mano che viene utilizzato.

Dove l’accesso alla diagnosi specialistica è spesso limitato

Non mancano però le sfide: la qualità delle immagini, le differenze tra i dispositivi e la privacy dei dati sono fattori critici da considerare. I ricercatori stanno lavorando per garantire la sicurezza delle informazioni e per adattare l’algoritmo a diversi standard tecnologici domestici.

Secondo gli esperti, questa innovazione rappresenta un tassello importante della medicina del futuro, dove la diagnosi sarà sempre più “distribuita”, personalizzata e preventiva. L’obiettivo è rendere la tecnologia accessibile anche in aree rurali o paesi in via di sviluppo, dove l’accesso alla diagnosi specialistica è spesso limitato.

In definitiva, l’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui comprendiamo e monitoriamo la nostra salute. La capacità di diagnosticare disturbi neurologici attraverso lo sguardo e da casa non è più fantascienza, ma una realtà concreta che potrebbe migliorare la qualità di vita di milioni di persone nel mondo.

Foto di Victoria da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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