Un iceberg gigante delle dimensioni della Corsica sta per staccarsi dall’Antartide. Un enorme blocco di ghiaccio che rimane ancora saldo alla superficie antartica per oltre 5 km. Ci informa in tal modo l’Agenzia spaziale europea (ESA).
L’iceberg è uno dei più grandi mai visti e starebbe staccandosi dalla barriera Larsen C, situata ad est della Penisola Antartica, dove molti basi scientifiche latino-americane sono di istanza. Una frattura che misura circa 200 km di lunghezza. Utilizzando le informazioni fornite dal satellite CryoSat, “abbiamo impostato l’altezza del ghiaccio sopra l’oceano ed abbiamo stimato che l’iceberg abbia uno spessore di circa 190 metri e contiene circa 1.155 chilometri cubici di ghiaccio“, ha detto Noel Gourmelen, Università di Edimburgo.
L’iceberg che vuole “fuggire” dall’Antartide ha una superficie di 6.600 km2 ed è particolarmente ampio. Deve essere monitorato costantemente perchè potrebbe costituire un enorme problema per il traffico marittimo, sempre secondo quanto afferma l’ESA.
Una volta staccatosi, l’iceberg non avrà alcun impatto sul livello degli oceani, dal momento che galleggia già in acqua e, quindi, non costituirà ulteriore massa. Ma è parte di una piattaforma di ghiaccio enorme, Larsen C dicevamo, che conserva ghiacciai in grado di far salire il livello del mare di 10 cm se dovessero staccarsi e riversarsi nell’Oceano Antartico.
Larsen C potrebbe seguire l’esempio di “Larsen B”, un’altra barriera disintegrata di ghiaccio, drammaticamente distrutta nel 2002. Una terza piattaforma di ghiaccio, “Larsen A”, è “scomparsa” nel 1995.
L’ESA monitora l’evoluzione di Larsen C con i suoi satelliti CryoSat e Copernico. La formazione degli iceberg è un processo naturale, ma il riscaldamento dell’aria e delle acque degli oceani ne accelera il processo di scioglimento e rottura.