I diretti competitor di Google contestano la società di Mountain View per condotta scorretta. Riuniti sotto il nome di Open Internet Project, i rivali hanno manifestato il loro dissenso davanti alla Commissione europea nei confronti delle restrizioni imposte alla concorrenza nei riguardi dei produttori di smartphone Android.
Il secondo ricorso seguita quello già avutosi nel 2016. La Commissione UE ha fatto sapere che valuterà l’istanza. Open Internet Project si è espressa al riguardo dicendo che:
“Google, in violazione delle regole Ue sulla concorrenza, ha di nuovo abusato della sua posizione dominante imponendo restrizioni ai produttori di apparecchi Android e agli operatori di telefonia mobile, con lo scopo di preservare e rafforzare la sua posizione dominate nel campo delle ricerche su internet”
Secondo i rappresentati, Google danneggia la concorrenza imponendo l’installazione dei sistemi Chrome e Search di default. Nonostante sia possibile disinstallare i prodotti, infatti, gli utenti non sono propensi ad un cambio di applicazione per browser alternativi e sistemi di ricerca. Tu che cosa ne pensi?
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