Da oltre un mese, le autorità islandesi sono in allerta a causa della minaccia imminente di un’eruzione vulcanica, ma finora il vulcano ha tenuto tutti sulle spine, nascondendo il suo segreto con un velo di mistero.
Il 25 ottobre è stato l’inizio di questa saga vulcanica, quando migliaia di terremoti hanno scosso la città di Grindavík, nel sud-ovest del Paese, distante circa 80 km dalla capitale Reykjavik. L’attività sismica ha portato all’apertura di crepe nella crosta terrestre, innescando l’evacuazione il 10 novembre di circa 3.000 residenti nelle zone a rischio di Grindavík, compreso il timore di danni all’importante impianto geotermico locale di Svartsengi.
Le autorità islandesi, monitorando costantemente la situazione, hanno recentemente dichiarato che un’eruzione vulcanica è “considerata probabile” fintanto che il flusso di magma persiste. Tuttavia, il vero enigma risiede nel fatto che il magma continua ad accumularsi sotto l’impianto di Svartsengi, rendendo difficile prevedere con precisione quando e dove l’eruzione avverrà.
Nonostante il numero dei terremoti stia diminuendo, la stabilità sismica potrebbe essere un segno ingannevole. Nelle precedenti eruzioni, una riduzione dell’attività sismica è stata seguita dall’eruzione, il che ha aumentato l’ansia della popolazione locale.
Il dilemma cruciale è ora legato al punto esatto in cui l’eruzione avverrà. Le eruzioni recenti, come quelle del 2021 e del 2022, sono state associate al vulcano Fagradalsfjall. Tuttavia, gli esperti suggeriscono che questa volta potrebbe verificarsi un tipo diverso di eruzione, una “eruzione fissurale” o fessura vulcanica, che rende difficile predire la posizione esatta dell’evento.
Per seguire da vicino la situazione, i vulcanologi impiegano una serie di strumenti sofisticati che misurano i cambiamenti nel terreno mentre il magma si muove. Utilizzando cavi di comunicazione in fibra ottica adattati e sensori di gas per rilevare emissioni come il biossido di zolfo, gli scienziati sperano di anticipare eventuali danni causati dall’eruzione imminente.
Mentre la popolazione locale è costretta ad affrontare l’incertezza, l’attesa continua, alimentando il mistero dietro la mancata eruzione del vulcano islandese.