“Immuni” è un’app di geolocalizzazione ancora in fase di sviluppo, prodotta dalla casa milanese Bending Spoons in collaborazione con i poliambulatori del Centro Medico Santagostino e con la società di marketing Jakala. Il Commissario Sanitario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, ha firmato l’ordinanza con cui delibera la stipula del contratto di cessione gratuita della licenza d’uso sul software e ha firmato quindi l’appalto di servizio gratuito con la società milanese.
L’app Immuni avrà una prima fase di sperimentazione solo in alcune regioni “pilota” per poi diffondersi, per propria scelta, nel resto del Paese. I cittadini devono supportare il monitoraggio dell’app per evitare una possibile “seconda ondata di contagio”. L’app rappresenta un’evoluzione necessaria per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus in modo da tracciare uno schema di contagio più definito.
Come funzionerà l’app Immuni?
Immuni si baserà su tre fondamentali regole: non vi sarà nessuna geolocalizzazione, sarà facoltativa e garantirà l’anonimato. L’app sarà disponibile da maggio e, per essere efficace, dovrà contare sull’adesione di almeno il 60% degli italiani. L’applicazione verrà utilizzata anche in ambito aziendale; infatti, per le sedi della Ferrari di Maranello e Modena, Immuni verrà utilizzata per tracciare uno screening dei dipendenti.
La Bending Spoons, che prende il suo nome da una scena di Matrix, inizia la sua corsa nel 2013 a Copenaghen, in Danimarca. Si trasferisce a Milano l’anno successivo per avere un maggior numero di professionisti all’interno del loro team. Tra le app più importanti del compagnia figura anche “Sleep” pensata e realizzata con la dottoressa Vincenza Castronovo per risolvere i problemi dell’insonnia. L’app si inserisce in un portafoglio dedicato alla salute insieme a Yoga Wave e Female Fitness.