Dopo l’iniziale diffidenza e lo sfacciato boicottaggio di alcune regioni, si torna a parlare di Immuni. A quanto pare l’app per il tracciamento dei contagi da Covid-19 contiene un bug che ne impedisce il corretto funzionamento su iPhone; tuttavia sembra che il problema dipenda da Apple. La notizia del mal funzionamento è rimbalzata in queste ore su tutti i media nazionali.
Per qualche ragione, l’app per iOS non riesce a interfacciarsi con la funzionalità di Notifica Esposizione, il che a sua volta impedisce all’utente di ricevere un avviso quando ha avuto un contatto a rischio. A quanto pare l’errore di programmazione era nell’app stessa e non nel sistema operativo. Non si sa quante persone ha riguardato, dichiarato solo che non ha toccato tutti. Basta scaricare l’ultima versione dell’app per non correre rischi.
Immuni, un bug su iPhone è stato risolto
Il bug è stato inizialmente denunciato dal giornalista tecnologico Pino Bruno, e infine confermato in via ufficiale dal dipartimento all’innovazione della presidenza del Consiglio di ministri, cioè l’istituzione che gestisce le questioni high-tech. Si tratta di un problema talmente grave che è stato segnalato sia ad Apple sia alla Commissione europea. La questione infatti travalica i confini nazionali, visto che riguarda anche gli utenti iPhone in Olanda, e pare sia legata ai meccanismi interni di iOS 14.
Qualcuno ha tentato di risolvere la cosa disattivando e riattivando l’app di tracciamento, ma lì si annida un’altra amara sorpresa. Quando si tenta di aprire Impostazioni, Notifiche di Esposizione ci si trova davanti una pagina vuota. La buona notizia è che lo strano fenomeno che ha afflitto solo una parte relativamente piccola di utenti è già stata risolta. Gli sviluppatori italiani comunque sospettano che dipenda da una modifica fatta all’interno del framework di Contact Tracing instillato in iOS 14.
Ricordiamo come funziona. Supponiamo che l’app ci comunichi che siamo entrati in contatto con una persona risultata positiva. Non ci dirà il nome ovviamente né il luogo, i dati sono sempre criptati e anonimi, solo che siamo a rischio.
Inoltre consiglia di chiamare il medico di base, il quale valuterà se è meglio entrare in auto isolamento o prescrivere un tampone molecolare. Se dovesse esser riscontrata la positività, l’Asl dovrebbe attivare la notifica che dalla vostra app avvertirà le persone che avete incontrato. Peccato che spesso si limiti al risultato del test.
Ph. Credit: Immuni