Abbiamo visto insetti spia in molti film di fantascienza e di spionaggio e per quanto sembra un’idea bizzarra viene sempre riproposta in qualche modo. In ogni caso si tratta di finzione, ma se guardiamo alla realtà possiamo trovare degli esperimenti bizzarri e strani in egual misura. Una notizia abbastanza vecchia è quella di voler creare delle api robot per sopperire al fatto che molti esemplari stanno morendo. Sono degli insetti fondamentali per la vita sulla terra per via della loro capacità di impollinare le piante, ma a questo giro non sono loro le protagoniste.
A quanto pare una ricerca finanziata dal governo degli Stati Uniti per 45 milioni di dollari sembra aver come obiettivi la creazione di insetti ingegnerizzati capaci di portare virus. Già così sembra spaventoso, ma in realtà l’intento dichiarato è quello di usarli per combattere altri parassiti che minacciano le piantagioni; un metodo alternativo ai pesticidi. Si tratta di una ricerca iniziata sotto i radar nel 2016, ma delle recenti dichiarazioni hanno fatto si che venissero puntati dei riflettori su tutto il lavoro svolto.
Arma letale
Cinque ricercatori europei hanno lanciato l’allarme proponendo uno scenario ancora più cupo. Come molte ricerche finanziate dal governo statunitense è possibile che il risultato venga usato per scopi militari. Come il progetto iniziale prevede l’inserimento di virus per combattere altri insetti, potrebbe anche venir inserito qualche virus in grado di distruggere proprio le culture mettendo in ginocchio chi dipende da esse.
Ancora una volta nasce il dibattito sulla ricerca e sull’impiego a duplice uso. Non è una novità che, soprattutto negli Stati Uniti, che lo sviluppo di qualcosa c’entri con la sfera militare; senza andare troppo lontano, Internet è l’evoluzione di una rete usata dai militari americani come collegamento tra le diverse base e il suo nome era ARPANET.
Ovviamente queste sono solo paure mentre il beneficio di creare insetti del genere come difesa delle piante è concreto. Molto colture sono partite da piante modificate col preciso scopo di resistere ad alcune malattie. Quest’ultime però sono in continua evoluzione e quindi c’è bisogno di una continua ricerca per creare sempre di nuove, ma si tratta di un processo lungo e dispendioso. Le malattie sono spesso e volentieri portate dagli insetti quindi combatterli prima che distruggano il raccolto, direttamente o indirettamente, risulta essere l’alternativa migliore.