Le ondate di calore accelerano l’invecchiamento: cosa dice la scienza e come proteggerci

Date:

Share post:

Le ondate di calore non rappresentano solo un pericolo per la salute acuta, come colpi di calore o disidratazione: possono accelerare il processo di invecchiamento a livello cellulare e sistemico. Lo affermano studi recenti che collegano l’esposizione prolungata a temperature estreme con un’infiammazione cronica e lo stress ossidativo.

Quando le temperature salgono troppo, il corpo attiva meccanismi di difesa che mettono sotto pressione gli organi. Il cuore lavora di più, la pelle perde liquidi e sali, e l’intero organismo subisce un carico metabolico elevato, favorendo danni ai tessuti e l’accelerazione del declino biologico.

Le ondate di calore accelerano l’invecchiamento cellulare

Il calore intenso attiva una produzione maggiore di radicali liberi, molecole instabili che danneggiano cellule, DNA e mitocondri. Questo fenomeno, chiamato stress ossidativo, è una delle principali cause dell’invecchiamento. Inoltre, il corpo rilascia sostanze infiammatorie che possono avere effetti negativi su cervello, pelle, cuore e sistema immunitario.

Gli effetti dell’invecchiamento accelerato colpiscono in modo più marcato gli anziani, i bambini piccoli e le persone con patologie croniche. In questi gruppi, le ondate di calore possono compromettere la termoregolazione, peggiorare malattie preesistenti e innescare processi degenerativi irreversibili.

Le alte temperature non compromettono solo il corpo, ma anche la mente. Disturbi dell’umore, confusione, ansia e calo delle funzioni cognitive sono comuni durante i periodi di caldo estremo, soprattutto tra gli over 60. Secondo alcune ricerche, lo stress termico può anticipare i sintomi di decadimento neurologico.

Sviluppare consapevolezza collettiva e strategie di adattamento

Il caldo accelera la disidratazione della pelle, ne riduce l’elasticità e può favorire la comparsa precoce di rughe e macchie. Il sistema cardiovascolare, costretto a uno sforzo maggiore per raffreddare il corpo, può subire danni nel tempo, aumentando il rischio di ipertensione e problemi cardiaci.

La strategia migliore è prevenire gli effetti cumulativi del caldo. Mantenersi ben idratati, evitare l’esposizione nelle ore più calde, raffreddare gli ambienti e nutrirsi con cibi ricchi di antiossidanti possono ridurre l’impatto del calore sull’organismo e rallentare l’invecchiamento cellulare.

Con il cambiamento climatico in atto, le ondate di calore diventeranno sempre più frequenti e intense. È fondamentale sviluppare consapevolezza collettiva e strategie di adattamento, per proteggere non solo la salute pubblica ma anche il nostro capitale biologico: il tempo che resta al nostro corpo per invecchiare bene.

Foto di wal_172619 da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Related articles

Dopamina: Non è l’ormone della felicità globale, ma un messaggero locale del cervello

Per anni la dopamina è stata raccontata come la "molecola della felicità", una sorta di interruttore generale che...

Nurabot, il robot infermiere arriva in Italia nel 2026

In un momento storico segnato dalla cronica carenza di personale sanitario, arriva una risposta tecnologica che promette di...

I fili della memoria: come i khipu inca raccontano siccità e diluvi del passato

Incastonati nella storia andina, i khipu (o quipu) sono sistemi di corde annodate usati dagli Inca per registrare...

Parkinson: In arrivo un’iniezione settimanale che potrebbe cambiare la terapia

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone nel mondo, causando tremori, rigidità...