Nel 2018 più di 400 segnali di ronzio sono stati identificati dai ricercatori in tutto il mondo, senza che nessuno riusce però a spiegarne la causa e l’origine. Questo mistero potrebbe ora essere stato risolto. Secondo i dati di uno studio recente, l’origine di questi brontolii della terra sarebbe la nascita di un vulcano sottomarino tra il Madagascar ed il Mozambico.
Terremoti e ronzii al largo di Mayotte
Nel 2018, maggiormente nel mese di maggio, i sismografi avevano registrato migliaia di terremoti in quest’area, tra cui uno particolarmente violento nei pressi dell’isola Mayotte, nell’arcipelago delle Comore, con una magnitudo di 5,9. Questi particolari avvenimenti hanno attirato l’attenzione della comunità scientifica su quest’area, nel tentativo di comprendere quale fosse la causa di questi fenomeni.
Si ipotizzò che i ronzii ed i terremoti registrati dai sismografi potesse essere la nascita di un nuovo vulcano sottomarino, scoperto nella zona nel 2019, a 3,1 miglia al largo della costa dell’isola di Mayotte.
Questo ultimo studio, pubblicato su Nature, sembra confermare questa ipotesi.
Per giungere a questa conclusione i georicercatori hanno utilizzato metodi sismologici di nuova generazione per cercare di ricostruire la scala temporale di tutti gli eventi avvenuti nell’area in un anno.
La causa di tutto è la nascita di un vulcano
Da quest’analisi i ricercatori hanno scoperto che alla base di tutto vi è stato il rapido aumento di magma in una camera a quasi 30 km sotto la superficie della Terra, nel mantello della crosta terrestre. Questo aumento di magma ha fatto si che si creasse un canale nel fondale oceanico, attraverso il quale il magma ha iniziato a risalire dando il via alla nascita di un vulcano sottomarino.
Durante la formazione del vulcano i terremoti sono cessati, ma è in questo periodo che sono stati registrati i ronzii ed i segnali di periodo molto lungo. Segnali che possono durare anche 20 o 30 minuti ed essere registrati a centinaia di miglia di distanza.