OnePlus ha introdotto i suoi nuovi OnePlus 3T proponendo, ad onor del vero, solo una leggera rivisitazione hardware dei propri dispositivi che, dai dati, mantengono inalterate le forme, le dimensioni ed i dati specifici dei vecchi terminali, ora abbandonati a favore di dispositivi che, come i precedenti, contano su processi di carica basati sulla tecnologia proprietaria Dash Charge, per la quale si riferisce di una migliore efficienza rispetto ai Google Pixel. Scopriamo se è vero.
Dash Charge OnePlus rappresenta l’ultima frontiera dell’innovazione dei processi di gestione energetica dei terminali appartenenti alla casa madre cinese che, in ultimo, ha optato per l’implementazione anche a bordo dei neo-device. L’azienda è fiera dei progressi condotti dalla sua nuova tecnologi e, in merito a questo, non si preoccupa di sfidare a viso aperto Google che, con i suoi nuovi Pixel Phone, ha saputo di certo stupire sotto ogni aspetto.
La questione è semplice: quale smartphone si ricarica prima? Un video mette in risalto questa qualità che vede contrapposti i due device Snapdragon 821-based in una sfida all’ultima ricarica.
Come si evidenzia nel video, il device OnePlus 3T porta a compimento il processo di carica in 1 ora e 30 minuti (in linea con quanto dichiarato dal costruttore), mentre per Google Pixel XL si affrontano tempi decisamente più lunghi che portano a 2 ore il risultato finale. A tal fine, vale sicuramente la pena ricordare che Google Pixel XL conta su un pacco batterie di 3.450mAh contro i 3.400 del 3T. In tal caso, il risultato finale sarebbe d a rivalutare, sebbene l’incremento in mAh non introduca un significativo distacco temporale nel processo di ricarica.
Un risultato ottimo, sebbene non distante dai traguardi raggiunti con analoghe soluzioni, come quelle osservate per Google Nexus 6P, dove si era stati in grado di raggiungere il 100% di carica in 1 ora e 29 minuti con un battery package da ben 3.450mAh.
Ricordiamo che Google Pixel sfrutta i principi di ricarica rapida forniti da Qualcomm per la sua famosa Quick Charge Technology e che, on board, troviamo un chipset Snapdragon che fa capo ad un’interfaccia di ricarica basata sull’ormai consolidata USB Type-C.
Come promesso, infine, vi lasciamo con il video sample che mette in comparazione i due dispositivi, le cui specifiche in merito ai processi di ricarica risultano, tutto sommato, quasi allineate.
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