L’idea di un robot che si rigenera da solo l’abbiamo già vista in numerosi film, ma ora esiste davvero una macchina in grado di autoripararsi. I ricercatori della Libera Università di Brussels hanno creato alcuni prototipi con questa possibilità.
Il segreto è un materiale speciale, chiamato polimero elastico o elastomero, basta scaldarlo e torna alla forma originale. Scopriamo insieme come funziona questo robot “immortale”.
Dal Belgio arriva il robot “immortale”
Grazie all’intelligenza artificiale, le macchine esploreranno Marte in autonomia ma bisogna prima risolvere alcune problematiche tecniche. E’ necessario infatti che le macchine in questione siano non solo in grado di muoversi senza l’ausilio umano ma che siano anche in grado di ripararsi, se necessario.
Solitamente pensiamo ai robot come a macchine di metallo, ma questa non è l’unica possibilità. Materiali flessibili offrono molteplici soluzioni in vari campi, si pensi all’industria alimentare o alla chirurgia. Ovviamente, i materiali in questione sono soggetti a danni dovuti a oggetti appuntiti o pressione eccessiva. Serve un modo per sostituire le parti danneggiate in maniera rapida.
I ricercatori belgi hanno sviluppato un metodo innovativo per consentire alle macchine di guarire completamente dopo un danno. Utilizzando polimeri elastici, i robot possono riprendere immediatamente la forma originaria. Questo principio è stato applicato a tre tipologie di macchina: una pinza, una mano robotica e un muscolo artificiale.
In condizioni controllate, le componenti venivano danneggiate per saggiare le capacità dei robot e i risultati sono stati quelli sperati. Basta riscaldare il materiale, che poi si solidica nuovamente e il danno viene riparato prontamente. Entro 24 ore ogni traccia della lesione sparisce completamente.
Fonte: newscientist.com