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Samsung e Deutsche Telekom dimostrano la latenza 5G al MWC 2017

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Samsung Electronics e Deutsche Telekom hanno presentato con successo il primo esperimento condotto in merito al fenomeno della latenza nelle reti di quinta generazione nel contesto espositivo del Mobile World Congress 2017 che ha visto tra l’altro l’introduzione dei nuovi Galaxy Book e dei tanto discussi Galaxy Tab S3.

Ad ogni modo l’interesse collettivo tiene soprattutto conto di quelle che saranno le migliorie apportate ai network con l’introduzione delle reti 5G. Il fattore di differenziazione rispetto all’attuale generazione TLC per le reti mobili si traduce non soltanto in un ampliamento della banda che consente di raggiungere velocità over-Gbps ma anche in una drastica riduzione delle latenza in gioco che garantiscono un accesso fulmineo alle risorse.

Il fatto di poter contare su un livello minimo di latenza è stato portato alla luce dalla sperimentazione empirica condotta nello stand Samsung all’evento catalano, dove due bracci robotici hanno consentito di visualizzare in prima persona l’applicazione del cosiddetto GLA (5G Guaranted Latency). L’esperimento è stato reso possibile dallo spostamento di una scatola tramite i bracci robotizzati da un punto A ad un punto B.

L’applicazione di GLA ad entrambi i bracci ha manifestato di fatto una perfetta sincronia ed una certa velocità di esecuzione dell’operazione di trasporto. Attraverso un secondo test asincrono (applicando cioè GLA ad un solo braccio) ha portato invece in evidenza le diverse latenze e quindi le diverse velocità di esecuzione delle prove.

L’utilizzo di GLA è pertanto essenziale soprattutto nei comparti industriali dove l’esecuzione delle mansioni in catena di montaggio richiede un perfetto allineamento dei tempi di esecuzione delle operazioni. connettivita 5g europa iot

Il Presidente e Capo delle reti Business di Samsung Electronics, Youngky Kim ha detto che:

“5G significa più velocità dell’ultra-velocità. Con una bassa latenza, vicino a quello che ci si aspetta da esecuzioni di compiti ‘in tempo reale’, possono essere generati modelli e servizi di business senza precedenti. La prova condotta sul campo con 5G GLA in collaborazione con Deutsche Telekom ha dimostrato che un’operazione precisa e stabile sul controllo di latenza è un concetto fattibile. Noi crediamo che questo sia un elemento fondamentale per consentire agli operatori di creare nuovi modelli di business, tra cui casi di uso industriale.” 

In merito all’argomento si è espresso anche la controparte Deutsche Telekom tramite il suo diretto portavoce Bruno Jacobfeuerborn, Chief Technology Officer della compagnia che ha riferito che:

“Nell’era 5G, la capacità di controllare la latenza in ogni suo aspetto garantisce una rete concatenata end-to-end avente una qualità di servizio, non raggiungibile attraverso le tecnologie del passato. L’evento di oggi è significativo, in quanto questa innovazione rende l’applicazione del 5G sul piano d’uso industriale decisamente più tangibile. Attraverso la nostra costante collaborazione continueremo a fare attivamente del 5G una realtà”

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Lo standard GLA si basa fondamentalmente sulle direttive imposte dal protocollo Ultra Reliable a bassa latenza facente parte delle specifiche del 3GPP (URLLC). Nello specifico ogni elemento della rete deve dare il suo contributo nel computo delle latenze e garantire una qualità del servizio per il sistema 5G.

La funzione consente quindi la gestione di tempistiche davvero efficienti ed una protezione sull’investimento, il che lo rende perfetto in una molteplicità di settori diversificati per la comunicazione in tempo reale degli apparati, come nell’industria e nei sistemi auto-guidati dell’automotive.

Sicuramente una vera e propria rivoluzione che nei prossimi anni accompagnerà il naturale ed ormai ben radicato processo evolutivo delle reti. Che cosa ne pensi al riguardo? A te tutte le considerazioni del caso.

LEGGI ANCHE: 5G: ecco le specifiche minime di funzionamento. Davvero esaltanti.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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