Nascoste da secoli sotto una collina nella provincia orientale di Anhui, in Cina, 75 tombe antiche sono riemerse durante uno scavo connesso a un progetto infrastrutturale. La scoperta, annunciata dal Museo di Qianshan e dall’Istituto di Archeologia dell’Anhui, getta nuova luce su oltre 2.000 anni di storia, risalente alla dinastia Han e al periodo degli Stati Combattenti.
Dalla dinastia Han alle Sei Dinastie: un viaggio nel tempo
La maggior parte delle tombe scoperte risale al periodo degli Stati Combattenti (475-221 a.C.) e alla dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.), ma i reperti rinvenuti toccano anche epoche successive, fino alla dinastia Song (960-1279). Questo rende l’area di Qianshan un vero e proprio mosaico archeologico, capace di raccontare l’evoluzione sociale, religiosa e artistica della Cina imperiale.
Reperti preziosi tra saccheggi e sopravvivenza
Nonostante molti sepolcri siano stati saccheggiati nel corso dei secoli, oltre 300 oggetti sono stati recuperati in condizioni più che buone. Le tombe Han e del periodo degli Stati Combattenti hanno restituito reperti in ceramica, rame, legno laccato, ferro e giada: dai vasi ai coltelli, dalle statuette alle spade di bronzo, fino a specchi e ganci per cinture. Alcune bare in legno sono rimaste sorprendentemente intatte, complete di scomparti funerari ricchi di oggetti rituali.
Fornaci e piastrelle: l’altra sorpresa
Oltre alle tombe, gli archeologi hanno scoperto quattro antiche fornaci risalenti alla dinastia Song. Le strutture, a forma di lungo cucchiaio, erano usate per produrre mattoni e piastrelle, come dimostrano le lastre incise ritrovate nei dintorni. Questo suggerisce che il sito avesse una funzione produttiva oltre che funeraria, rendendo l’intera scoperta ancora più rilevante per gli studi sulla vita quotidiana e sull’economia dell’epoca.
Una scoperta che riscrive la mappa archeologica cinese
Gli archeologi definiscono il sito di Qianshan come una “finestra aperta” sulla Cina antica. Il mix di tombe semplici e complesse, unite alla varietà degli oggetti e alla scoperta delle fornaci, potrebbe portare nuove interpretazioni sulle pratiche funerarie, le stratificazioni sociali e i commerci dell’epoca Han e oltre.
La speranza ora è che ulteriori analisi e restauri permettano di valorizzare il sito anche dal punto di vista culturale e turistico.