Grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble e dell’osservatorio W.M. Keck, un team di ricercatori ha individuato un possibile sistema triplo nella Fascia di Kuiper. Il protagonista della scoperta è 148780 Altjira, un oggetto transnettuniano situato a circa 6 miliardi di chilometri dalla Terra.
Se confermato, sarebbe il secondo sistema a tre corpi noto nella regione, aprendo la strada all’ipotesi che le configurazioni triple siano più comuni di quanto si pensasse.
La scoperta di Altjira: un puzzle gravitazionale
Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti in oltre 17 anni, notando un’anomalia nei movimenti dell’oggetto esterno del sistema Altjira. Le immagini mostrano due componenti principali, ma le loro interazioni gravitazionali suggeriscono la presenza di un terzo corpo, troppo vicino per essere distinto direttamente.
L’ipotesi più accreditata è che Altjira sia un sistema triplo stabile, formatosi non da collisioni casuali, ma direttamente dal collasso gravitazionale della nube primordiale che ha dato origine al Sistema Solare circa 4,5 miliardi di anni fa.
Cosa significa per la formazione del Sistema Solare?
La scoperta potrebbe rivoluzionare le teorie sulla formazione dei KBO (Kuiper Belt Objects). Finora, la maggior parte degli oggetti binari era considerata il risultato di eventi dinamici successivi, ma la presenza di sistemi tripli stabili suggerisce un processo di formazione più complesso e regolato.
La Fascia di Kuiper, che ospita migliaia di oggetti tra cui Plutone, rappresenta un vero e proprio laboratorio naturale per lo studio delle origini del Sistema Solare. Altjira, con la sua struttura insolita, offre un’opportunità unica per approfondire questi misteri.
Nuove osservazioni in arrivo
Altjira sta entrando in un periodo di eclissi, in cui uno dei suoi componenti passa davanti agli altri. Questo fenomeno durerà circa dieci anni e offrirà agli astronomi l’occasione perfetta per raccogliere nuovi dati.
Il telescopio spaziale James Webb sarà coinvolto nelle prossime osservazioni, che potrebbero confermare definitivamente la natura tripla del sistema e aprire nuove prospettive sulla formazione dei corpi celesti nella periferia del Sistema Solare.