Tra poco più di una settimana, SpaceX raggiungerà un obiettivo importante nella sua storia, ma anche in quelle dei voli spaziali ai tempi delle compagnie private. Porterà a bordo della sonda Crew Dragon degli astronauti della NASA con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale. Si tratterebbe di un volo di routine a questo punto, ma il fatto che c’è un equipaggio a bordo cambia completamente la storia.
Non è un obiettivo importante solo per la società fondata da Elon Musk, ma lo è anche per la NASA. L’agenzia spaziale statunitense ha messo a dormire il programma dello Space Shuttle nel 2011 e da allora fa affidamento ai russi per portare i propri astronauti sull’ISS. Poter avere un’alternativa, un’alternativa americana, cambia completamente le cose, anche a livello politico.
SpaceX: il primo viaggi con degli astronauti
Saranno Doug Harley e Bob Behnken a essere i primi viaggiatori umani a bordo della sonda di SpaceX. Quest’ultima ha effettuato il suo primo viaggio verso la stazione orbitante nel marzo del 2019 e da allora ha portato diverse volte dei rifornimenti a bordo. Un progetto durato 10 anni ormai, uno sviluppo costellato di fallimenti, ma anche di tanti successi. Questo passo è di fondamentale importanza, soprattutto considerando che l’obiettivo di Musk è Marte.
La sonda spiccherà il volo dalla Terra grazie ai razzi Falcon il 27 maggio e i concorrenti di SpaceX non possono fare altro che stare seduti a Terra e guardare. Tra questi troviamo Boeing, il colosso produttore di aerei di ogni tipo, ma anche Blue Origin di Jeff Bezos, fondatore di Amazon.