Ogni decennio in cui il nostro vecchio Sole brucia è un decennio di cambiamenti turbolenti, a volte violenti. Un fatto che diventa meravigliosamente evidente in un nuovo video time-lapse dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA. Nel meraviglioso video, intitolato “A Decade of Sun”, gli astronomi hanno compilato 425 milioni di immagini ad alta definizione del Sole. Le immagini sono state scattate una volta ogni 0,75 secondi tra il 2 giugno 2010 e il 1 giugno 2020. Ogni secondo del video rappresenta un giorno di vita del Sole e l’intero decennio si diffonde in circa 60 minuti (riassunto in un concentrato di 6 minuti che trovate in calce).
Durante questo decennio, il Sole ha subito forti cambiamenti con enormi increspature magnetiche note come macchie solari, che hanno raggiunto il picco intorno al 2014. La quiete del sole non fu una sorpresa; ogni 11 anni circa, i poli magnetici del Sole cambiano improvvisamente posto; il nord diventa sud, l’attività magnetica solare inizia a calare e la superficie del sole inizia a sembrare un tranquillo mare di fuoco giallo. Questo periodo di relativa calma è noto come Minimo Solare.
Esplosioni, inversioni magnetiche e molto altro in un decennio di storia del Sole
A metà strada di questo decennio e il successivo si verifica uno spostamento violento. L’attività magnetica raggiunge il suo apice, noto come Massimo Solare, e la superficie della stella si increspa con gigantesche macchie solari ed esplosioni di plasma conosciute come brillamenti solari. Ogni picco massimo con un’altra inversione del polo magnetico, segnala l’inizio di un nuovo ciclo solare.
Questi cambiamenti sono difficili da individuare dalla Terra ad occhio nudo, ma il satellite SDO della NASA li vede chiaramente mentre monitora la nostra stella con una luce ultravioletta estrema. Queste lunghezze d’onda ultra-energetiche tagliano il bagliore del Sole e rivelano gli abbondanti cambiamenti magnetici nell’atmosfera più esterna del Sole, detta anche Corona. È uno spettacolo straordinario da vedere, anche se probabilmente il Sole se n’è già dimenticato.