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OnePlus 2: Confermato ufficialmente lo Snapdragon 810

OnePlus 2

Con un lungo post sul forum ufficiale, OnePlus ha confermato una delle prime specifiche tecniche del nuovo OnePlus 2, l’erede dell’eccellente OnePlus One, il device denominato dalla stessa azienda cinese come il “flagship killer” grazie all’incredibile rapporto qualità/prezzo. Il nuovo OnePlus 2 arriverà sul mercato guidato dal tanto discusso SoC Qualcomm Snapdragon 810 che sarà disponibile nella versione v2.1. Si tratta di una versione leggermente rivista del SoC di Qualcomm che dovrebbe soffrire, in misura minore, dei problemi di surriscaldamento che, sino ad oggi, hanno colpito praticamente tutti i device arrivati sul mercato con questo chipset.

Lo Snapdragon 810 che sarà montato sul nuovo OnePlus 2, a conti fatti, resterà a livello prestazionale lo stesso chipset con CPU Octa-Core già visto su altri device. La speranza, naturalmente, è che grazie all’ottimizzazione di OnePlus, il nuovo OnePlus 2 sarà in grado di sfruttare appieno le potenzialità dello Snapdragon 810 senza dover fare i conti con problemi di surriscaldamento che, come accaduto negli ultimi giorni con il Sony Xperia Z3 Plus, ad esempio, rischiano di comportare una riduzione delle prestazioni.

Con l’ufficializzazione dello Snapdragon 810, il nuovo OnePlus 2, finalmente, inizia a far parlare di sé dopo tantissime settimane di rumors ed in indiscrezioni. Nel corso dei prossimi giorni, l’azienda dovrebbe svelare in modo definitivo tutti i dettagli del progetto. L’uscita sul mercato internazionale del nuovo OnePlus 2, che sarà commercializzato con un sistema ad inviti più semplice rispetto al suo predecessore, è fissata per la fine dell’estate. Maggiori dettagli in tal senso emergeranno sicuramente nel corso delle prossime settimane. Per ora, quindi, non ci resta che attendere il rilascio di nuove informazioni in merito a quelle che saranno le specifiche tecniche definitive del progetto.

Sharp renderà gli smartphone più sottili grazie alla tecnologia in-cell

Sharp display

Non possiamo negarlo. Quando pensiamo a Sharp, la nostra mente lo collega immediatamente a display e Smart TV di fascia alta. Il produttore giapponese infatti è uno dei migliori esponenti quando si tratta di display e, unendo la sua grande esperienza con i suoi stabilimenti di produzione all’avanguardia, riesce ad essere sempre un gradino sopra gli altri concorrenti in materia di pannelli LCD. Essi rappresentano la maggior parte del suo lavoro anche se troviamo anche altri prodotti realizzati da Sharp, come per esempio degli smartphone. Ciò di cui vi vogliamo parlare oggi riguarda proprio dei display LCD che, grazie all’integrazione di una nuova tecnologia di produzione, risultano essere più sottili rispetto a quelli della concorrenza. Questo probabilmente non vi dirà nulla ma se pensiamo alla tendenza sempre più diffusa fra i produttori di ridurre al minimo lo spessore degli smartphone, allora ecco che assume un’enorme importanza.

La tecnologia in questione si chiama in-cell e consiste praticamente nell’unione del pannello LCD e del pannello touchscreen in un solo layer. Nei display classici invece, questi due strati vengono appoggiati uno sull’altro. Grazie a questa nuova tecnologia di produzione, si arriva ad ottenere dei display di qualche decimo di millimetro più fini.

[quote_right]Display più sottili presto anche per notebook e tablet[/quote_right]

Una cosa particolarmente interessante è che la produzione di massa di questi display con tecnologia in-cell è già iniziata presso uno stabilimento di Sharp. Tuttavia, il produttore ci fa sapere che è pronta ad incrementare l’offerta nel caso in cui il mercato reagisca in maniera positiva, ovvero nel caso in cui vengano alzate le richieste.

Al momento in produzione sono previsti solamente display per smartphone ma, in futuro, Sharp ci fa sapere che anche display di altri tagli verranno prodotti con questa tecnologia. Questo vuol dire che avremo a disposizione la tecnologia in-cell anche a bordo di tablet, notebook, AIO (All-in-One) e Smart TV. Nonostante apporti molti vantaggi, non abbiamo trovato menzione di un risparmio energetico rispeto ai modelli tradizionali, per cui immaginiamo che si tratti solamente di vantaggi strutturali.

Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che Sharp è anche un produttore di smartphone, dato che durante la sua storia ha già commercializzato alcuni smartphone. Parlando sempre dal punto di vista dei display, esso è all’avanguardia verso il futuro:

Il computer ad acqua è realtà grazie all’università di Stanford

Computer ad acqua creato dall'università di Stanford
Computer ad acqua creato dall'università di Stanford

Creato un primo computer, che è capace di compiere elaborazioni grazie al movimento fisico dell’acqua, dal reparto di ricerca e sviluppo dell’università di Standford.

Dopo più di 10 anni di ricerca e sviluppo alcuni ricercatori della famosa università di Standford sono riusciti finalmente a creare un Computer (o come si potrebbe dire alla vecchia maniera un calcolatore) capace di elaborare dati in base al movimento fisico di piccole goccioline d’acqua.

Il computer in questione è una piccola rivoluzione in termini di tecnologia fisica applicata all’elaborazione, ovvero la possibilità di sfruttare elementi per renderli capaci di produrre risultati informatici: in poche parole la base dell’informatica, ovvero i numeri binari 1 e 0 vengono calcolati e quindi elaborati a seconda della presenza o meno dell’acqua nel circuito.

La tecnica di calcolo di questo computer, che ovviamente è molto più lento rispetto ad un qualsiasi computer moderno basato sugli elettroni, si basa sulla teoria della dinamica dei fluidi; la riuscita del computer è solo un primo passo per poter utilizzare altri elementi chimici per l’elaborazione dei dati.

L’obbiettivo infatti dei ricercatori non è quello di competere con gli attuali computer presenti, ma quello di sviluppare in futuro altre macchine che possono eventualmente controllare e indirizzare la materia fisica secondo logiche e algoritmi tipici dell’informatica.

Computer ad acqua come funziona?

Il computer ad acqua ha un funzionamento in parte semplice e in parte complesso; la sua architettura principale si basa su uno speciale chipset (grande più o meno quando metà francobollo) che è integrato con una serie di minuscole barre di ferro a forma di labirinto in stile Pack Man; le barre creano quindi dei canali che le goccioline d’acqua devono seguire e a seconda della loro sequenzialità possono creare informazioni e quindi essere elaborate.

La sequenzialità delle goccioline può essere controllata dato che l’acqua in piccole goccioline viene infusa con delle nanoparticelle magnetiche che possono reagire ad un campo magnetico; il chipset posizionato in un campo magnetico permette di controllare il flusso delle goccioline d’acqua secondo uno schema preciso: grazie agli schemi gli informatici possono decodificare l’informazione.

Per il futuro gli sviluppatori punteranno a ridurre sempre più le dimensioni delle goccioline d’acqua, attualmente grandi come le bollicine dell’acqua frizzante, in modo da poterne utilizzare di più e quindi aumentare il numero delle informazioni ed elaborazioni possibili.

Apple Watch il prenota e ritiro da Store inizia su scala mondiale

Apple Watch al via il prenota e ritiro negli Apple Store
Apple Watch al via il prenota e ritiro negli Apple Store

Apple Watch da adesso si potrà prenotare e ritirare direttamente dagli Apple Store su scala mondiale; alcuni paesi offrono infatti questa possibilità, mentre per l’Italia bisognerà aspettare ancora.

Come molti di voi sapranno già, per poter acquistare un Apple Watch nel mese di Aprile (data del suo lancio ufficiale sul mercato) si poteva utilizzare unicamente il sito ufficiale dell’azienda di Cupertino; solo successivamente i primi Watch sono arrivati nei negozi al dettaglio degli Apple Store dislocati nelle principali città del mondo.

La strategia di Apple è stata sotto l’occhi di tutti: per mantenere sotto controllo e stabilizzare la produzione si è deciso fin da subito di commercializzare solo alcune versioni online (come la sport) e poi successivamente tramite gli Apple Store (opportunamente modificati) anche le versioni più costose, come l’Apple Watch Edition in oro o platino che costano migliaia di dollari/euro.

Quindi fino a ieri in certi paesi, l’italia non è ancora compresa, per acquistare un Apple Watch si poteva scegliere unicamente l’acquisto online dal sito ufficiale o l’acquisto diretto nel negozio fisico Apple Store.

Da oggi però tutti gli appassionati dei prodotti indossabili dell’azienda di Cupertino che risiedono in alcuni paesi come Francia, USA, Gran Bretagna, Germania e Australia potranno prenotare il loro Apple Watch online e ritiralo direttamente dall’Apple Store.

Apple Watch il prenota e ritiro da Store: ecco come funziona

Il sistema è abbastanza semplice e pratico: tramite il sito e-commerce potete prenotare e bloccare un Apple Watch presente nel magazzino dello store Apple più vicino a casa vostra; Apple vi invierà un codice ID di riconoscimento e vi chiederà un numero di telefono valido.

Dopo la registrazione riceverete un codice speciale tramite email che dovrete presentare all’Apple Store di riferimento entro 30 minuti dalla ricezione di quest’ultimo; presentato il codice potrete ritirare il vostro Watch prenotato online.

Ovviamente il servizio non copre tutti gli Apple Watch disponibili alla vendita, ma solo quelli selezionati dall’azienda di Cupertino e presenti nello store fisico dove ritirerete il prodotto.

Da noi le vendite di Apple Watch sono ancora bloccate, dato che inizieranno unicamente a partire dal 26 Giugno 2015; ma pensiamo vivamente che il servizio di prenota e ritirà sarà applicato anche nel nostro paese.

Samsung P3 Portable l’hard disk fino a 4TB più sottile al mondo

Samsung P3 Portable sottile
Samsung P3 Portable l'hard disk esterno da 4TB più sottile al mondo

Samsung ufficializza il nuovo modello P3 Portable un hard disk esterno con capienza fino a 4 TB che risulta essere il più sottile al mondo.

Nel panorama della tecnologia come sappiamo Samsung è una delle prime azienda al mondo che cerca di innovare e sfornare prodotti sempre più eleganti con design all’avanguardia; il colosso coreano ci prova anche nel settore degli hard disk esterni con il suo nuovo modello P3 Portable.

Samsung P3 Portable: qualche dettaglio tecnico ufficiale

Samsung P3 Portable si può vantare nei confronti della concorrenza di essere la memoria di massa esterna con una capacità fino a 4 TB di dati con il case più sottile al mondo, dato che ha uno spessore che non supera i 19,85 mm

La versione con 4TB di memoria interna è lunga 118,2 mm e larga 82 mm ed ha un peso complessivo di 236 grammi, che ne aumentano quindi il livello di portabilità, oltre al fatto che utilizzando una porta USB 3.0 non necessita di alimentazione esterna.

Del modello Samsung P3 Portable esistono anche le versioni con 2TB, 1TB e 500GB di spazio interno, che risultano essere ancora più sottili e leggeri; sfortunatamente di tutti questi modelli (oltre che del 4TB) non ne conosciamo ancora il prezzo ufficiale di vendita.

Essendo un HD da 4TB il suo utilizzo è consigliato unicamente per sistemi operativi a 64 bit come Windows Vista, 7, 8, Mac OS X 10.4.8 e successivi.

All’interno della scatola di vendita troverete oltre che all’hard disck portatile un cavetto usb 3.0, un manuale per l’installazione rapida, il software pre-caricato sull’hard disk e ovviamente la documentazione elettronica in formato PDF.

Pur essendo un hard esterno e portatile Samsung P3 Portable lavora in maniera sicura con temperature oscillanti tra i 5 e i 40 gradi, quindi non sembra essere soggetto a problemi di surriscaldamento eccessivi, e inoltre Samsung prevede una garanzia del produttore di 3 anni.

Microsoft Lumia 940 avrà un triple flash LED per la fotocamera?

Lumia 940 rumors
Lumia 940 rumors: triple flash led per la cam posteriore?

Rumors recenti affermano che Microsoft Lumia 940, il prossimo top di gamma dell’azienda americana, potrebbe avere un triple flash LED per la sua fotocamera posteriore.

Sono ancora rumors, o meglio dire voci di corridoio, quindi non pensate che la cosa possa essere effettivamente così, ma alcuni informatori specializzati negli smartphone Microsoft con sistema operativo windows phone, indicano che il nuovo top di gamma Lumia 940 potrebbe avere addirittura un triple Flash LED per la fotocamera posteriore.

Sul Lumia 940 ci sono molte speculazioni, dato che Microsoft sta riuscendo a mantenere piuttosto segreto il progetto, e i vari informatori non riescono ancora a reperire notizie particolarmente concrete o almeno sicure.

Lumia 940 e la tecnologia Triple Flash LED: alcune ipostsi

La tecnologia che utilizza più flash per una fotocamera posteriore esiste già, dato che su alcuni smartphone alcune fotocamere posteriori utilizzano i Dual Flash Tone LED, che permettono di mantenere colori più realistici quando scattiamo una foto in scarse condizioni di luminosità.

La tecnologia Triple Flash LED è a tutt’oggi ancora un mistero, e quindi non sappiamo quale sia il beneficio che potrebbe apportare un terzo flash ai precedenti due; alcuni hanno già azzardato un ipotesi sottolineando come i primi due flash siano normali flash per illuminare la scena (due flash sono meglio di uno quindi) mentre il terzo sarebbe quello per la corretta gestione dei colori.

Come sappiamo Lumia 940 è stato oggetto di molti rumors che indicano una possibile fotocamera posteriore da almeno 20 megapixel con tecnologia Pureview, un display forse con risoluzione QHD e un processore Octa-Core, tutti benefici hardware che sarebbero possibili grazie all’introduzione del nuovo sistema operativo windows 10 phone.

Sappiamo inoltre che forse ci saranno due nuovi top di gamma: uno con display da smartphone (contenuto in 5 pollici circa) che sarebbe appunto il Lumia 940, e uno  il Lumia 940 XL, con display più grande da Phablet che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5,7 pollici di diagonale.

Kindle raddoppia! In Italia il nuovo Paperwhite ed il Voyage

Giorno molto movimentato per Amazon quello odierno. Qualche ora fa infatti, ha annunciato ufficialmente un nuovo e-book reader della linea Kindle e contestualmente ha aperto ai pre-ordini mondiali per il Voyage, top di gamma del catalogo di Amazon. Ma andiamo con ordine: il nuovo e-book annunciato da Amazon, nonostante si chiami ancora Kindle Paperwhite, porta con se molte migliorie rispetto all’oramai passata generazione ed in molti tratti ha delle caratteristiche simili a quelle di Kindle Voyage.

Innanzi tutto, la novità più lieta portata da Amazon con il nuovo Paperwhite è il display: la diagonale rimane sempre la stessa (6 pollici) ma la risoluzione viene portata fino a 300 ppi, così da rendere l’esperienza di lettura migliore. Andando in questo senso, Amazon ha introdotto anche il nuovo font Bookerly, frutto di anni di studi ed utile a permettere una lettura più comoda, veloce e confortevole.

Bookerly Amazon

Per quanto riguarda le altre specifiche, non ci sono novità rispetto al Kindle Paperwhite di passata generazione. Il nuovo modello è disponibile in pre-ordine fin da subito (anche in Italia) a partire da 129 euro (esiste anche la variante 3G) con spedizione a partire dal 30 Giugno.

Parlando adesso del Kindle Voyage, non si tratta certo di una novità assoluta, visto che è stato commercializzato dapprima negli USA e poi in Germania e UK già da diversi mesi. Ricapitolando un pò le sue caratteristiche, in esso troviamo un display da 6 pollici e risoluzione da 300 ppi, protetto da un pannello di vetro (quindi abbiamo un display a filo) alle cui estremità sono posti dei tasti soft-touch a vibrazione inseriti per facilitare il cambio pagina.

Kindle Voyage

Presente anche un sensore di luminosità ambientale, estremamente utile quando si tratta di leggere in una stanza completamente al buio (immaginiamo ad esempio la notte). Dal punto di vista del posizionamento sul mercato, come detto all’inizio esso rappresenta il top di gamma. Per tal motivo, Amazon ha deciso di affibbiarli un prezzo che parte da 189 euro. Anche in questo caso, è disponibile fin da subito al pre-ordine con spedizione a partire dal prossimo 30 Giugno.

[quote_left]Il Kindle paperwhite di nuova generazione lo si deve intepretare come una risposta alla concorrenza?[/quote_left]

Volendo fare adesso una piccola riflessione sulla tempistica di Amazon nel rilasciare il nuovo Kindle Paperwhite, non possiamo che considerarla una sorta di “pezza” al nuovo Kobo Glo HD | Kobo Glo HD ufficialmente disponibile in Italia a 129 euro |, e-book reader concorrente che offre le medesime caratteristiche tecniche.

Prima di salutarci, vi lasciamo qui di seguito i due link utili al raggiungimento della pagina dedicata dei due nuovi prodotti di Amazon:

Google: ecco come intende conquistare il mondo

Nonostante conosciamo tutti Google per via del suo sistema operativo mobile Android e per il suo motore di ricerca, gli ingegneri assunti a Mountain View stanno portando avanti numerosi altri progetti che, ognuno nel loro campo, rivoluzioneranno la vita del futuro, “consegnando” praticamente a Google il mondo intero. Qui di seguito abbiamo riassunto quelli che secondo noi sono i migliori 7 progetti che al momento sta portando avanti la sezione Google X.

  1. Project Loon: grazie a questo progetto, Google si è prefissata l’obiettivo di portare la connettività dati, attraverso una serie di palloni aerostatici “galleggianti” nell’aria, in tutte quelle zone in cui è difficile costruire delle infrastrutture di rete, come per esempio nelle zone montane. In realtà, il Project Loon sarà ampiamente utilizzato anche nei paesi in via di sviluppo;
  2. Android One: ed è proprio per le popolazioni in via di sviluppo che il progetto Android One è nato: attraverso degli smartphone con costi molto bassi, Google punta a conquistare un paio di miliardi di utenti che ancora non hanno accesso alla tecnologia moderna;
  3. Google Car: la guida autonoma è l’obiettivo migliore che si potrà raggiungere al fine di eliminare completamente gli incedi per le strade. Insieme a molti altre aziende (principalmente di telecomunicazioni per lo sviluppo del 5G), Google ha intenzione di eliminare completamente il guidatore umano dalle strade;
  4. Project Ara: Torniamo a parlare di smartphone con il Project Ara. Si tratta essenzialmente della personalizzazione estrema di Android portata anche sul lato hardware, con la possibilità per l’utente di scegliere quale tipo di processore, che tipo di fotocamera ecc.
  5. Google Glass: progetto leggermente dimenticato dall’opinione pubblica per via degli scarsi risultati ottenuti nei due anni successivi alla presentazione, i Google Glass sono ancora al centro delle attenzioni da parte di Google;
  6. Project Jacquard: presentato allo scorso Google I/O 2015, questo progetto di prefigge l’obiettivo di portare, anche sui normali vestiti, dei metodi di input con i quali interagire con lo smartphone, col tablet ecc.
  7. Project Wing: un pò come sta facendo Amazon, anche Google sta testando le consegne dei pacchi tramite droni aerei autonomi.

Queste sono le nostre 7 scelte dei migliori progetti che ha al momento in cantiere Google. Condividete la nostra scelta oppure avreste inserito qualcos’altro nella lista? Discutiamone insieme qui sotto nello spazio riservato ai commenti.

Prima di lasciarvi però, vi ricordiamo che

Apple Music: i prezzi e la data di lancio in Italia

Apple Music

Nell’ultima beta di iOS 8.4 si poteva vedere (per errore) il banner di Apple Music Italia, alcuni utenti sono riusciti a trovare il costo mensile di questo servizio in Italia che parte da: 9.99€.

Apple Music è il servizio streaming musicale di Apple. Sottoscrivendo l’abbonamento mensile l’utente potrà ascoltare milioni di brani musicali presenti su iTunes e salvarli per ascoltarli offline.

Altro sevizio che offre Apple sono le playlist personalizzate:

degli esperti selezioneranno le canzoni più adatte ai nostri gusti, si potrà inoltre stare in contatto con i nostri artisti preferiti grazie al social network integrato.
C’è anche la possibilità di ascoltare la radio “Beats 1” che trasmetterà 24 ore su 24.

Apple Music arriverà in Italia il 30 giugno e costerà 9.99€ al mese. Ci sarà anche un piano familiare al prezzo di 14.99€ al quale si potranno collegare massimo 6 dispositivi.
Apple Music Prezzo Italia
Apple si è impegnata a tenere bassi prezzi per fare concorrenza a Spotify. Direi che c’è riuscita: l’abbonamento familiare di Spotify allo stesso presso di Apple offre solo 2 dispositivi collegabili.

Leggi anche:

SpaceX Internet per tutti dallo spazio

SpaceX internet
Space station in Earth orbit.

L’agenzia aerospaziale SpaceX vuole portare Internet in ogni angolo del mondo, come? Dallo spazio, con dei satelliti!
Elon Musk già lo aveva accennato, ma ora sembra che il progetto stia per partire. Sembra che SpaceX abbia richiesto il permessi per fare dei test, in orbita, alla FCC (Federal Communication Commission, agenzia governativa americana che si occupa delle telecomunicazioni).
[pull_quote_right]La rete di 4mila satelliti consentirebbe l’accesso al web in ogni regione del mondo.[/pull_quote_right]

L’azienda vuole creare una rete di 4 mila piccoli satelliti low cost, lanciati in orbita con dei razzi Falcon 9. I satelliti comunicherebbero poi con delle stazioni negli Stati Uniti. In questo modo si dovrebbe riuscire a portare un segnale wireless anche nelle regioni più remote.

I primi test dovrebbe partire già nel 2016, e dovrebbero servire a capire se le antenne integrate ai satelliti sono abbastanza potenti a fornire un segnale ad alta velocità. SpaceX vuole rendere il servizio attivo nel giro di 5 anni. Una bella impresa speriamo ci riescano.

 

Sempre su questo argomento è trapelata una nuova notizia: sembra che Facebook abbia abbandonato l’idea di creare una rete di satelliti per portare il social network ovunque nel mondo. Da quanto trapelato il progetto sarebbe costato intorno ai 500 milioni di dollari. Cifra ritenuta troppo alta.SPACEX internet via satellite nel 2016

Leggi anche: Google finanzia il progetto satelliti per telecomunicazioni

Già altri avevano tentato questa impresa, senza successo. Un esempio è Bill Gates, che abbandonò quasi subito l’idea visto il costo troppo elevato e gli svariati ostacoli tecnici.
SpaceX ci sta provando, ce la farà? Staremo a vedere, sperando di sì ovviamente.

Google Cloud Platform: anche HTC comincia ad usufruirne

Google Cloud Platform

E’ attraverso un’intervista nel blog ufficiale di Google Cloud Platform che apprendiamo che il colosso taiwanese HTC ha incominciato ad usufruire di tale servizio per i propri smartphone e le proprie applicazioni. La principale caratteristica che Google Cloud Platform offre ai partner affiliati è la compressione dei dati. Avendo a disposizione un sistema in grado di comprimere in maniera molto efficace i dati, si va incontro inevitabilmente ad una maggiore velocità di esecuzione delle applicazioni, così come ad un loro più rapido aggiornamento.

Quelle che trovate qui di seguito sono le parole di John Song, Responsabile del Cloud Computing di HTC:

[quote_box_center]In HTC ci sforziamo di creare una migliore user experience con le app mobile che realizziamo, come HTC Gallery, Zoe e One M9 Photo Editor. Per contribuire a migliorare l’affidabilità ed a ridurre la larghezza di banda, ci siamo rivolti a Google Cloud Platform come nostra soluzione all-in-one. Di fatto, abbiamo realizzato un nuovo framework per le app mobile basato sulla Google Cloud Platform che ci consentirà di realizzare più app in futuro, in maniera più rapida. Una combinazione di tool – da Google Compute Engine e Google Cloud Storage a Google Cloud Datastore – che ci permettono di produrre una migliore user experience e di consentire agli sviluppatori di realizzare feature migliori risparmiando tempo.[/quote_box_center]

Volendo spiegare in parole semplici cosa comporta l’adozione di questa piattaforma di cloud computing, vi proponiamo il seguente esempio riguardante l’applicazione One M9 Photo Editor. Immaginiamo di stare modificando una determinata fotografia con questo software che utilizza Google Cloud Platform: ad ogni nuova modifica, lo smartphone invia e riceve solamente i dati riguardanti la modifica e non ogni volta l’intero pacchetto. Tutto il processo di editing fotografico avviene ovviamente nei server di Google. In questo modo, è possibile creare delle applicazioni di editing molto avanzate senza necessariamente avere bisogno di una grossa potenza di calcolo, visto che per quella vengono sfruttati i server di Google Cloud Platform.

In futuro vedremo sempre più applicazioni del genere, facendo si che il vero motore dell’informatica non siano più le CPU locali ma il cloud e le CPU dei server.

Prima di lasciarvi, vi ricordiamo di dare un’occhiata alle nostre guide inerenti al nuovo servizio Google Foto, presentato in esclusiva allo scorso Google I/O 2015

LG Minibeam Nano: proiettore tascabile di appena 270g

LG Minibeam Nano

Da un pò di tempo a questa parte, sembra essere tornato in voga il settore dei mini proiettori. Uno degli ultimi, in ordine cronologico, ad essere stati presentati è LG Minibeam Nano, denominato dallo stesso produttore il più piccolo e leggero mini proiettore che è disponibile al momento sul mercato. Le sue dimensioni sono infatti di appena 10 x 10 x 4 cm mentre il peso è pari a soli 270 grammi. Le dimensioni estremamente ridotte non debbono però far pensare che si tratta di un prodotto di fascia bassa, anzi.

Partendo ad analizzare LG Minibeam Nano per quanto riguarda la sua funzione principale, ovvero quella del proiettore, scopriamo che a bordo è presente un sistema in grado di riprodurre immagini video alla risoluzione massima di 854 x 480 pixel (qualità SD praticamente) e ad una diagonale massima di 100 pollici.

Spostandoci nel settore connettività, LG Minibeam Nano è dotato, oltre che delle solite HDMI e USB, anche di un modulo WiFi, utile a riprodurre immagini video senza nessuna cablatura. Grazie infatti all’applicazione dedicata, con alcuni semplici tap sarà possibile vedere riprodotti su grande schermo i video presenti nel nostro smartphone o nel nostro tablet (non necessariamente di marca LG).

Dando uno sguardo alla scheda tecnica completa invece, scopriamo che il produttore coreano ha dotato questo dispositivo di:

  • Native Resolution: 854 x 480 (WVGA)
  • Brightness : 100 ANSI lumens
  • Contrast Ratio: 100,000:1 (Full On / Full Off)
  • Illumination: RGB LED (Lifespan: up to 30,000 hours)
  • Image Size: up to 100 inches (Wall-to-Lens Distance: 3.625m)
  • Throw Ratio: 1.64 (Normal Throw)
  • Battery : Built-in (Up to 2 hours)
  • Aspect Ratio: 16:9
  • Dimensions (W/D/H): 108 x 103 x 44mm
  • Weight: 270g
  • Sound : Built-in (1W Mono)
  • Screen Share: Wired and Wireless Mirroring with Smartphone / Tablet / PC
  • USB Support: HD DivX / Office Viewer
  • HDMI: Supports up to Full HD input
  • Power Source: 100-240V AC-DC Adapter / 3,800mAh Battery

Al momento non abbiamo alcuna informazione circa il prezzo di vendita di LG Minibeam Nano ma sappiamo che la commercializzazione prenderà piede in Nord America, Europa, Asia e Medio Oriente a partire da questo mese di Giugno.

Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che LG G4 Stylus è approdato ufficialmente in Italia | LG G4 Stylus in Italia: prezzo e caratteristiche |, che per la versione Pro di LG G4, il colosso coreano potrebbe optare per una scocca in metallo | LG G4 Pro sarà dotato forse di un corpo in metallo | e che si è creato una discussione sull’aggiornamento o meno di LG G3 ad Android 5.1 Lollipop | LG G3 niente aggiornamento Android 5.1 ma subito Android M? |.

HTC One E9+ disponibile in Europa tramite Amazon

HTC One E9+

In queste ore ha fatto il suo debutto sul mercato europeo il nuovo HTC One E9+, uno dei tanti smartphone di fascia alta presentati da HTC subito dopo il debutto dell’HTC One M9. Il device è disponibile grazie al rivenditore iShopStore che ha reso disponibile il prodotto tramite Amazon UK, Francia, Germania e Spagna con un prezzo di 465 Euro. Il nuovo HTC One E9+ potrebbe, a questo punto, fare il suo debutto anche su Amazon Italia nel corso delle prossime ore. HTC comunque non ha rilasciato alcuna informazione in merito ad una possibile distribuzione diretta del device nel nostro paese. Il device rappresenta, senza dubbio, un dispositivo di sicuro interesse ed una valida alternativa per il mercato dei phablet di fascia alta.

Ricordiamo che il nuovo HTC One E9+, disponibile da questa primavera in Asia, si presenta con un display da 5.5 pollici di diagonale caratterizzato da una risoluzione QHD pari a 1440 x 2560 pixel e protetto dal vetro Gorilla Glass 4. Il device monta il SoC MediaTek MT6795M con CPU Octa-Core con clock di 2 GHz e supporto ai 64 bit. A completare la dotazione tecnica del dispositivo troviamo 3 GB di memoria RAM, una fotocamera posteriore da 20 Megapixel, una fotocamera anteriore da 13 Megapixel, una batteria da 2800 mAh non removibile, 16 GB di storage espandibili tramite microSD, il supporto DualSIM ed il sistema operativo Android 5.0 Lollipop personalizzato dall’interfaccia utente HTC Sense 7, la stessa disponibile su HTC One M9.

Il nuovo HTC One E9+ rappresenta, quindi, un dispositivo davvero interessante con un comparto tecnico da vero e proprio top di gamma ed un prezzo di vendita in linea con le aspettative e con il prezzo di rivali come l’LG G4 il Galaxy S6 e lo stesso HTC One M9. Maggiori dettagli sull’arrivo in Italia del nuovo phablet top di gamma di casa HTC potrebbero emergere già nel corso delle prossime ore.

 

Asus ZenFone 2: Debutta la versione da 4 GB di RAM e 128 GB di storage

Asus ZenFone 2

A partire dalla giornata di domani, Asus avvierà, per ora solo a Taiwan, la commercializzazione del nuovo Asus ZenFone 2 con 4 GB di memoria RAM e ben 128 GB di storage interno sempre espandibile tramite microSD. Si tratta, a conti fatti, della nuova versione top di gamma dell’Asus ZenFone 2 che, nel corso delle prossime settimane, dovrebbe fare il suo debutto ufficiale anche in Europa sulla scia dello ZenFone 2 da 4 GB di RAM e 64 GB di storage disponibile da noi da qualche settimana al prezzo di 399 Euro.

Rispetto alle altre versioni dell’Asus ZenFone 2 con 4 GB di RAM, il nuovo modello che sarà commercializzato a partire dalla giornata di domani non presenterà particolari differenze di natura tecnica. Confermato, quindi, il display da 5.5 pollici di diagonale con risoluzione FullHD ed il SoC Intel Atom Z3580 a 64 bit con CPU Quad-Core da 2.3 GHz. Detto di RAM e storage interno, a completare il comparto tecnico del nuovo Asus ZenFone 2 troviamo la ben nota fotocamera da 13 Megapixel nella parte posteriore ed una camera da 5 Megapixel nella parte anteriore. La batteria presenta una capacità di 3.000 mAH mentre il sistema operativo, personalizzato dall’interfaccia utente ZenUI, è Android 5.0 Lollipop. Cosi come le altre versioni di fascia alta dello ZenFone 2, anche questa nuova variante presenterà il supporto DualSIM.

Il nuovo Asus ZenFone 2 con 4 GB di RAM e 128 GB di storage interno sarà commercializzato ad un prezzo di circa 387 dollari. Nel caso in cui il device arrivi effettivamente anche in Europa, il prezzo di listino di questa variante potrebbe essere pari a circa 450 Euro. Per ora non ci resta che attendere il rilascio di ulteriori informazioni in merito a questa nuova versione top di gamma dell’Asus ZenFone 2, un device che si sta ritagliando uno spazio davvero importante sul mercato internazionale grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo.

I Samsung Galaxy a rischio con la vulnerabilità della Swiftkey

Samsung Galaxy Swiftkey hack
Samsung Galaxy Swiftkey la vulnerabilità potrebbe colpire 600 milioni di device

La vulnerabilità software della tastiera Swiftkey mette a rischio la sicurezza di quasi 600 milioni di dispositivi Samsung Galaxy venduti in tutto il mondo.

La società di sicurezza informatica Nowsecure ha riportato che nel software della tastiera SwiftKey, pre-installata nel sistema operativo dall’azienda coreana, è presente una vulnerabilità che potrebbe seriamente mettere a rischio le informazioni e i dati personali di più di 600 milioni dispositivi Samsung Galaxy venduti in tutto il mondo.

Va da sottolineare che le applicazioni stand alone di Swiftkey che potete scaricare sul Google Play store di Android o sull’App store di Apple sono immuni da questa falla di sicurezza; l’unica tastiera affetta dalla vulnerabilità è quindi quella inglobata nel sistema operativo e preinstallata sui dispositivi Samsung Galaxy.

La vulnerabilità è stata scoperta nel 2014 da Nowsecure che l’ha tenuta nascosta al grande pubblico informando unicamente Samsung del pericolo; sta di fatto che però dopo circa un anno dalla sua scoperta iniziale altri si sono accorti del problema e la cosa è diventata di dominio pubblico.

Seppur Samsung abbia rilasciato nel tempo molte patch per risolvere i problemi di sicurezza dei propri dispositivi, sembra che molte versioni non abbiano ancora ricevuto il fix perfetto; per esempio pare che diversi dispositivi venduti negli Stati Uniti, come ad esempio il Galaxy S6 degli operatori telefonici Verizon e Sprint, il Galaxy S5 di T-Mobile o il Galaxy S4 Minii di AT&T sono ancora vulnerabili al problema.

La cosa più preoccupante è che non si hanno notizie in merito agli altri dispositivi dell’azienda coreana, e quindi si può stimare fino ad un totale di 600 milioni di device a rischio vulnerabilità.

La vulnerabilità Swiftkey sui dispositivi Samsung Galaxy: i rischi

Per fortuna questa vulnerabilità, seppur grave, può essere sfruttata da un malintenzionato solamente in determinate situazioni, che con la dovuta accortezza da parte dell’utente diventano praticamente minime.

Il malintenzionato per sfruttare la falla della Swiftkey, e quindi inserirsi nel sistema operativo per installare codici malevoli, può adoperare solamente se il dispositivo è collegato ad una connessione Wifi non sicura.

Tramite una Wifi non sicura il malintenzionato sfruttando la vulnerabilità potrebbe accedere facilmente al GPS del telefono per determinare la vostra localizzazione, avere il controllo delle applicazioni camera, microfono e la possibilità di installare applicazioni pericolose all’insaputa dell’utente; in poche parole tutte le vostre informazioni personali e sensibili all’interno dello smartphone o del tablet Samsung Galaxy potrebbero essere trafugate.

La tastiera SwiftKey essendo installata all’interno del sistema operativo personalizzato da Samsung non può essere cancellata dal software; sfortunatamente anche se ne utilizzate un altra sviluppata da terzi la vulnerabilità senza l’opportuna patch rimane, e quindi Nowsecure consiglia caldamente di non collegare il vostro Samsung Galaxy con connessioni Wifi non sicure.

AGGIORNAMENTO del 18 Giugno: Samsung ha dichiarato che nei prossimi giorni procederà al rilascio di una patch tramite il servizio di sicurezza KNOX; se lo avete disattivato in qualche modo vi consigliamo di riattivarlo per ricevere il fix.

Galaxy S6 e S6 Edge compatibili con il 5G LTE in Corea

samsung

Samsung annuncia che in Corea del Sud gli smartphone Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge potranno iniziare ad utilizzare la connettività 5G LTE con l’operatore telefonico KT.

Oggi l’operatore telefonico sud coreano KT e Samsung hanno ufficializzato che i due nuovi smartphone android top di gamma Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge, potranno iniziare ad utilizzare la nuova tecnologia 5G LTE nel paese asiatico.

Il colosso coreano ha infatti collaborato con l’operatore telefonico KT negli ultimi nove mesi per creare un servizio perfettamente funzionante con i due nuovi prodotti top di gamma almeno in Corea del Sud; il risultato è che da oggi grazie ad un semplice aggiornamento firmare i due Galaxy S6 e S6 Edge potranno sfruttare la super veloce connettività 5G LTE, che ha prestazioni ancora superiori alla già super veloce LTE-A e all’attuale e più comune LTE 4G.

Galaxy S6 e S6 Edge le potenzialità della linea 5G

La rete 5G, chiamata anche GIGA LTE, può raggiungere velocità elevatissime sia in download che in upload: in download infatti il 5G attuale può raggiungere una velocità massima di circa 1,17 GB al secondo ovvero 3/4 volte più veloce rispetto alla LTE-A, e avere trasferimenti dati in upload fino a 10 volte più veloci rispetto a quest’ultima.

Questa grande velocità del 5G dipende tutta dalla nuova tecnologia che sfrutta la Long Term Evolution (LTE) tramite segnali Wifi che ne possono ampliare enormemente le potenzialità di trasferimento dati; sfortunatamente la tecnologia non è ancora molto diffusa (solo da oggi Samsung con i suoi Galaxy S6 e S6 Edge la sta sfruttando in Corea del Sud), ma si prevede che nel 2020 sarà il nuovo standard di connettività mobile nei paesi più sviluppati.

Tutti i prossimi dispositivi top di gamma di Samsung presentati già dal 2015 saranno compatibili con il nuovo standard GIGA LTE, anche se sfortunatamente questa funzione da noi non sarà esercitabile dato che non abbiamo ancora le strutture adatte; magari però tra un paio di anni forse in alcune zone d’Italia il servizio sarà coperto.

Ulefone Be Touch con scanner anteriore per le impronte digitali

Ulefone Be Touch

Ulefone Be Touch è un phablet cinese da 5.5 pollici con delle caratteristiche tecniche invidiabili e che include alcuni dettagli tecnici di prima categoria, propri di quei dispositivi di fascia alta. Uno fra tutti è sicuramente lo scanner anteriore per il riconoscimento delle impronte digitali, in grado di identificare l’utente in 0,1 secondi e in qualunque angolazione sia.

Ulefone Be Touch

Conosciamo meglio le sue caratteristiche.

Scheda Tecnica

  • Display: 5.5 pollici IPS con risoluzione FullHD da 1920 x 1080 pixel;
  • Processore: MediaTek MT6752 octa-core a 64 bit con un clock impostato a 1.7 GHz;
  • GPU: ARM Mali T760 MP2;
  • RAM: 3GB;
  • Storage: 16GB espandibile tramite schedina microSD fino a 64 GB;
  • Fotocamera posteriore: sensore da 13 MP con flash LED e AF;
  • Fotocamera anteriore: sensore da 5 MP;
  • Connettività: Bluetooth, WiFi, 4G;
  • Sistema Operativo: Android 5.1 Lollipop;
  • Batteria: 2550 mAh;
  • Sensori: Sensore di gravità, prossimità e Gesture;
  • Altro: Scanner Impronte Digitali.

Ulefone Be Touch è dotato di uno schermo di alta qualità da 5.5 pollici arricchiti dalla presenza della tecnologia IPS ed OGS. Il display ha una risoluzione FullHD da 1920 x 1080 pixel, abbastanza per godere di un grado di nitidezza molto alto che consente di non consumare troppa batteria, come nel caso per il Galaxy S6 di Samsung o il G4 di LG che utilizzano la risoluzione Quad HD.

Ulefone Be Touch

Il dispositivo monta un chipset MTK6752 di Mediatek, che è uno dei processori più potenti della compagnia di Taiwan, il chipset octa core ha un clock portato a 1.7 GHz, la GPU invece è una Mali-T760 MP2 incaricata di gestire e supportare il reparto grafico 2D/3D. Ha 3 GB di RAM che danno una spinta in più nella potenza globale. Lo spazio di archiviazione è di 16 GB con la possibilità di espanderlo, tramite schedina microSD, fino a 64 GB. Il sistema operativo è Android 5.1. Le sue dimensioni sono 15.81 x 7.44 x 0.86 cm e pesa 160 grammi. La batteria non delude le attese, la sua capacità è di 3050 mAh.

Ulefone Be Touch MTK6752

Il phablet ha la possibilità di supportare due schede telefoniche, consentendo così di inserire una schedina micro SIM ed una SIM del formato più classico. Sarà così più facile all’utente separare le tipologie di contatti, avendo ad esempio su di una contatti di lavoro o comunque di una certa importanza, mentre sull’altra contatti di amici e parenti. Per quello che riguarda la connettività e le reti, il dispositivo supporta gli standard 4G LTE, 3G e 2G nelle principali frequenze.

Passando al reparto fotografico, fa la sua presenza una fotocamera posteriore con sensore da 13 megapixel IMX 2014 di Sony con flash a LED e sensore autofocus. Il sensore della fotocamera anteriore di Ulefone Be Touch, invece, è da 5 megapixel ideali per semplici scatti e classici selfie.

Ulefone Be Touch

Be Touch di Ulefone è un dispositivo dall’ottimo design a cui è stata data molta attenzione: lo si può trovare nei colori nero-grigio oppure bianco con corpo in alluminio, le cornici sono molto sottili e le forme circolari arrotondate sono veramente ben lavorate e raccolte. Ulefone Be Touch è acquistabile sul sito Shinefan.it attualmente in promozione ad € 197,99.

Huawei P8 Lite conosciamo le sue caratteristiche

Per molti fanatici dei dispositivi mobile, Huawei P8 Lite è uno degli attuali oggetti del desiderio. Esteticamente parlando si tratta di uno smartphone con una fantastica finitura, con una scocca molto elegante e dotato di un display da 5 pollici borderless. Vediamo le sue specifiche tecniche.

Scheda Tecnica

  • Display: 5 pollici con risoluzione 1080p HD (720 x 1280);
  • Processore: Hisilicon Kirin 620, 8 x 1.2GHz;
  • Sistema Operativo: Android 5.0;
  • Interfaccia Utente: HUAWEI EMUI 3.1;
  • Memoria: 2GB RAM;
  • Storage: 16GB espandibile con schedina microSD fino a 128GB;
  • Reti: FDD/TDD/WCDMA/TDS/UMTS/CDMA/GSM;
  • GPS: GPS/AGPS/Glonass;
  • Connettività: LTE Cat4/Wi-Fi 802.11 b/g/n /Bluetooth 4.0/NFC;
  • Sensori: Accelerometro, bussola digitale, sensore di prossimità, sensore di luminosità;
  • Fotocamera posteriore: 13 MP BSI:
  • Fotocamera anteriore: 5 MP;
  • Batteria: 2200mAh.

A livello tecnico è un dispositivo di base che, con il suo schermo da 5 pollici con risoluzione HD da 1280 x 720 pixel, offre una corretta visualizzazione grazie all’ampiezza data dal display borderless e anche all’utilizzo di un tipo di risoluzione ormai tipico dei dispositivi di fascia media.

Huawei P8 Lite

Il reparto hardware è dotato di un processore proprietario molto valido quale è l’Hisilicon 620 Kirin con CPU octa core il cui clock è impostato a 1.2 GHz. E’ potenziato da 2 GB di RAM e la memoria di massa interna è di 16 GB, spazio che per un dispositivo simile non è per niente male ed è possibile espanderla tramite l’utilizzo di una schedina microSD ad un massimo di 128 GB.

Huawei P8 Lite

Il sistema operativo montato è Android 5.0 Lollipop. L’interfaccia di Google viene fornita di serie, Huawei però ha incluso anche il proprio software con l’interfaccia utente EMUI 3.1 e le relative applicazioni per migliorare la funzionalità e l’aspetto grafico del dispositivo.

Per quanto riguarda le connessioni, Huawei P8 Lite supporta le reti 4G LTE, che aumentano significativamente il modulo della velocità di upload e download rispetto alla tradizionale velocità offerta dal 3G.

In aggiunta a queste caratteristiche tecniche, completano il set della connettività le tecnologie GPS (GPS / GPS / Glonass), Bluetooth 4.0, WiFi 802.11b / g /n. P8 Lite inoltre monta due slot per l’uso di due schede SIM: una Nano SIM e una Micro SIM.

Il settore fotografico è equipaggiato con due fotocomere: quella posteriore è da 13 megapixel ed è in compagnia di un flash a LED, mentre la fotocamera anteriore è da 5 megapixel. Le funzioni comprese nella gestione del comparto fotografico includono il riconoscimento dei gesti, HDR, cattura panoramina e anche una migliore estetica in modo da scattare fotografie migliori. La fotocamera posteriore permette anche di registrare video.

Huawei P8 Lite

La batteria ai polimeri di litio ha una potenza di 2200 mAh. Le dimensioni del dispositivo 143 x 70.6 x 7.7 millimetri, mentre il peso è di 131 grammi. Un device dunque molto leggero e facile da utilizzare. Lo si può trovare in vendita su Amazon nella sua versione nera, ad un range di prezzo che va da € 239,90 ad € 257,00.

La nuova applicazione di messaggistica di CyanogemMod

CyanogenMod

Per mezzo del proprio blog ufficiale, Cyanogen ha annunciato la propria nuova applicazione di messaggistica ancora in fase di lavorazione. L’applicazione che supporterà anche messaggi di gruppo, SMS ed MMS e con funzioni WhisperPush, verrà lanciata nelle prossime nightly builds di CyanogenMod 12.1. L’interfaccia grafica sarà in Material Design completa di animazioni e di curatissimi dettagli e, una volta perfezionato l’aspetto grafico, verranno integrate le funzionalità effettive che comprendono le gesture generali, un mini registratore, anteprima di allegati, mini gallerie di immagini e molto altro che verrà aggiunto in modo graduale.

Questa interfaccia utente verrà integrata nel sistema operativo Cyanogen 12.1 e con la possibilità di usufruire delle funzionalità di TrueCaller. Restiamo in attesa di avere maggiori informazioni riguardanti il rilascio della nuova interfaccia utente di Cyanogen. Vediamo di seguito una galleria di immagini relative alla nuova versione della messaggistica.

BlackBerry Venice possibile con Android e schermo curvo

BlackBerry Venice

Nei giorni scorsi erano trapelate alcune informazioni riguardo alla probabilità della messa in produzione di uno smartphone Android da parte di BlackBerry. Era già successo che, nel tempo, i nomi di questi due colossi tecnologici venissero messi uno vicino all’altro, facendo presumere ad una possibile collaborazione. A quanto asserito dal blogger russo Eldar Murtazin, il nuovo smartphone Android di BlackBerry a poter vedere la luce, sarebbe il BlackBerry Venice. Il dispositivo era stato già visto in Gennaio al Mobile World Congress con installato il sistema operativo proprietario BlackBerry 10.

BlackBerry 10 uscita

 

Murzatin sul proprio profilo Twitter, aveva riportato anche la notizia di una possibile collaborazione fra Samsung e BlackBerry, asserendo che stessero portando alla realizzazione di un dispositivo con sistema operativo Android con inclusi servizi BlackBerry. Le caratteristiche tecniche di questo device includerebbero un display da 5.1 pollici con risoluzione 2560 x 1440, un processore octacore e un comparto fotocamere da 16 megapixel per quella posteriore e 5 megapixel per quella anteriore, aspetto tecnico che porta alla memoria i flasgship di Samsung.

BlackBerry Venice

Le caratteristiche tecniche di BlackBerry Venice invece presentano un display più curvato, che ricorda il design del Galaxy S6 Edge, un processore Qualcomm Snapdragon 810 ed una tastiera fisica slider che potrebbe essere un dettaglio per attirare l’attenzione degli utenti.

Samsung Galaxy A8 novità, rumors e prime immagini

Samsung Galaxy A8 Scheda e immagini

Il nuovo phablet Samsung Galaxy A8 è stato oggetto di voci di corridoio in cui venivano descritte le dimensioni del suo display e, grazie alla pubblicazione di una serie di immagini, il suo design; immagini che fanno ipotizzare che il dispositivo apparterrà alla serie “A”, ovvero i dispositivi di fascia alta di Samsung. Queste fanno pensare infatti che questo dispositivo possa avere la stessa struttura in metallo del Galaxy S6, aspetto che rende molto interessante la sua imminente pubblicazione. Vediamo le caratteristiche tecniche di Galaxy A8.

Scheda Tecnica Galaxy A8

  • Display: Super AMOLED 5.7 pollici fullHD;
  • Processore: Qualcomm Snapdragon 615;
  • Sistema operativo: Android 5.1 Lollipop;
  • Storage: 16 GB espandibili tramite microSD;
  • RAM: 2GB;
  • Fotocamera posteriore: da 16 megapixel;
  • Fotocamera frontale: da 5 megapixel;
  • Sensore di impronte digitali;
  • Dimensioni: 157.7×76.7×5.9 mm;
  • Batteria: da 3050 mAh.

Il display monterà, come detto nei rumors citati ad inizio articolo, un display Super AMOLED da 5.7 pollici (nonostante la scheda tecnica pubblicata da GFXBench descriva una diagonale di 5.5 pollici) con risoluzione FullHD a 1920×1020 pixel. Il processore sarà un Qualcomm Snapdragon 615 octa core, la RAM da 2 GB e lo spazio di archiviazione da 16 GB con possibilità di espansione tramite schedina microSD ed un sensore di impronte digitali sul pulsante Home. Il comparto fotografico sarà dotato di fotocamera posteriore da 16 megapixel, mentre quella anteriore da 5 megapixel; la connettività sarà affidata dai supporti alle reti LTE mentre la batteria è da 3050 mAh. Il sistema operativo installato sarà Android 5.1 Lollipop.

Quello che manca di sapere è data di presentazione di Samsung Galaxy 8, su quali mercati verrà messo in vendita e quindi il relativo prezzo. Notizie di cui vi daremo presto conto.

Microsoft ufficializza Skype for Web a livello mondiale

Skype for Web

Durante questo mese, Microsoft ha annunciato il lancio di Skype for Web, una versione del proprio strumento di comunicazione a cui si può accedere usando le normali credenziali direttamente dal sito ufficiale Skype.com. Questo fa seguito ad un altro annuncio in cui vengono descritti degli aggiornamenti riguardanti l’integrazione di Skype anche nella piattaforma Outlook, ma il nuovo metodo di accesso al sito consente agli utenti di usare Skype nel proprio browser senza la necessità di un account Outlook.

Skype for Web

Una decina di giorni fa Microsoft aveva dato l’accesso a Skype for Web in versione beta a tutti gli utenti statunitensi ed inglesi, ma oggi la Compagnia ha reso disponibile la piattaforma di comunicazione anche al resto del mondo, consentendo l’accesso anche agli utenti che utilizzano Chromebook e Linux. Skype for Web adesso è disponibile nelle seguenti lingue: Araba, Bulgara, Ceca, Danese, Inglese, Tedesca, Greca, Spagnola, Estone, Finlandese, Francese, Ebraica, Hindi, Ungherese, Indonesiana, Italiana, Portoghese, Romena, Russa, Svedese, Turca, Ucraina, Cinese semplificata e tradizionale.

La notizia di oggi fa seguito anche alla recente conferma che la funzione sperimentale di traduzione in tempo reale da una lingua ad un’altra, entro la fine dell’anno verrà integrata nell’applicazione desktop di Skype. Verrà eliminata invece l’applicazione Skype Modern in favore di una nuova esperienza d’uso integrata in Windows 10 su più applicazioni universali.

Sony Xperia Z3+: Avvistato un primo aggiornamento firmware

Il nuovo Sony Xperia Z3+, in attesa dell’arrivo sul mercato internazionale, sta facendo parlare di sé giù da diversi giorni a causa di un problema di surriscaldamento legato, essenzialmente, all’oramai ben noto Qualcomm Snapdragon 810, il chipset top di gamma di Qualcomm che continua a destare problemi con le temperature di funzionamento dei dispositivi mobili su cui viene installato.

Stando alle ultime informazioni emerse in rete, Sony avrebbe già ultimato, ancora prima del debutto ufficiale sul mercato, un primo firmware che dovrebbe arginare i problemi di surriscaldamento di cui sarebbe vittima anche il nuovo Sony Xperia Z4 Tablet, il nuovo tablet top di gamma della casa nipponica. La nuova build 28.0.A.7.24 avvistata in rete in queste ore dovrebbe riuscire ad eliminare alcuni dei problemi dei due nuovi device di Sony permettendone finalmente l’avvio della commercializzazione.

Il nuovo Sony Xperia Z3+, ricordiamo, come evidenziato da alcune testimonianze di utenti che hanno già avuto modo di provare intensamente il device, presenterebbe i principali problemi di surriscaldamento nell’utilizzo prolungato della fotocamera posteriore che andrebbe ad incrementare notevolmente le temperature del dispositivo.Per ora, Sony non ha confermato in alcun modo la questione ma un’idea più precisa su ciò che accadrà in particolare al nuovo Sony Xperia Z3+ potremmo averla già nel corso dei prossimi giorni. Ricordiamo che il nuovo Sony Xperia Z3+, che in Giappone è noto con il nome di Xperia Z4, oltre allo Snapdragon 810 può contare su di un display da 5.2 pollici di diagonale con risoluzione FullHD, 3 GB di memoria RAM, 32 GB di storage interno, fotocamera posteriore da 20 Megapixel e fotocamera anteriore da 5 Megapixel e sistema operativo Android 5.0 Lollipop. Maggiori dettagli sul primo aggiornamento firmware in arrivo per Sony Xperia Z3+ e Sony Xperia Z4 Tablet potrebbero emergere già nel corso dei prossimi giorni o, addirittura, nelle prossime ore. Continuate a seguirci per saperne di più.

Apple Watch 2 Rumors uscita nel 2016?

Apple Watch 2 Rumors

Alcuni paesi (anche l’Italia) non hanno ancora il primo Apple Watch e si parla già del secondo.

Il rumor arriva dalla Sud-Corea, seconda questa fonte il nuovo smartwatch Apple dovrebbe arrivare già l’anno prossimo. Ma la notizia non si ferma qui, si dice che LG sarà l’unica produttrice dei display P-OLED (Plastic-OLED) che verranno montati su Apple Watch 2. Già si parlava delle capacità di LG di dominare il mercato dei display per dispositivi indossabili, questa notizia potrebbe confermare il tutto.

Non possiamo ancora sapere se questo rumor è vero, non conosciamo ancora quale sarà la ricorrenza di una versione dell’ Apple Watch. Soprattutto non sappiamo se Apple deciderà di chiamare il nuovo smartwatch “Apple Watch 2”.