Di recente scoperta è saltata subito all’interesse dei medici a seguito di un caso segnalato nell’ospedale Mount Sinai di Brooklyn, in cui un paziente anziano ricoverato è risultato positivo negli esami del sangue alla candida. A suscitare la maggiore preoccupazione nei medici è stato il grande tasse invasivo del fungo, il quale in poche ore ha invaso e ricoperto interamente la stanza in terapia intensiva in cui era ricoverato il paziente, a detta del Dott. Scott Lorin, Presidente del Mount Sinai Hospital, il fungo ha completamente avvolto ogni superficie della stanza, dagli infissi al soffitto passando per il mobilio che perciò risultavano positivi alla candida. Per riuscire a rendere di nuovo agibile il reparto si è provveduto alla totale pulizia e disinfezione con addirittura la rimozione totale delle piastrelle
Rischio da non sottovalutare
Secondo le ricerche effettuate, il fungo è già distribuito e presente a livello a globale. Ma, a rendere il tutto veramente preoccupante, sono le sue caratteristiche. Infatti, esso risulta efficacemente resistente ai farmaci antimicotici ed in particolare al Fluconazolo, farmaco d’elezione per la cura delle infezioni fungine.
Ciò lo rende particolarmente difficile da eradicare in pazienti con un sistema immunitario competente, sottolineando che la prognosi si fa infausta in caso di pazienti immunodepressi come i portatori di AIDS che non hanno un sistema immunitario in grado di eradicare l’infezione, la quale può così portare all’exitus del paziente con estrema facilità a causa appunto dell’alto tasso invasivo.
Finora, i decessi accertati ammontano a 3.400 tra Spagna, Venezuela e Gran Bretagna. Alla luce di ciò, il CDC (Centro Controllo Malattie) ha inserito il fungo Candida auris nell’elenco delle minacce gravi. Tutto ciò ci pone nuovamente davanti una questione sempre di massima importanza, l’uso indiscriminato degli antibiotici porta ogni giorno alla nascita di nuovi super microorganismi adattati e resistenti, bisogna attivarsi finché si è ancora in tempo.