Apple ha festeggiato quest’anno il decennale della serie iPhone portando all’attenzione del mondo un attesissimo iPhone X che ha letteralmente stravolto un mercato ormai già saturo di prodotti. L’iniziale successo fatto registrare a poche ore dall’apertura del pre-order è chiara manifestazione di un’esigenza tecnica che sta cambiando in linea con le aspettative di una società che ha proposto una soluzione decisamente avanti alla concorrenza in alcuni ben specifici comparti, in particolare quelli dell’interattività semplificata e della sicurezza.
Apple iPhone X, di fatto, introduce in via esclusiva un componente assai discusso dalla critica e da tutti coloro che non vedono di buon occhio un cambiamento radicale di strategia a senso unico per la gestione delle piattaforme mobile di sicurezza.
Le considerazioni fatte a proposito di una marcata preferenza iPhone 8 ai danni di iPhone X stanno lasciando gradualmente il posto ad un interesse di mercato che potrebbe portare la società ai vertici di tutte le classifiche di preferenza e quindi di vendita.
L’adozione del Face ID facente capo al nuovo componente True Depth Camera è di fatto uno dei motivi che contribuisce a rendere unica questa nuova categoria di terminali. Si tratta di soluzioni di scansione biometrica intelligente con tecnologia di fondo a matrice IA.
Soluzioni all’avanguardia che garantiscono non soltanto un riconoscimento facciale affidabile in ogni condizione di utilizzo (grazie ad efficace sistema di trakinng e proiezione multi-point con modulo di scansione Infrared Technology) ma anche un layer di sicurezza avanzato che rende inaccessibili i dati in lettura dall’esterno anche agli stessi sviluppatori, in luogo di un ecosistema locale gestito a livello di crittografia hardware.
In merito a questi nuovi sistemi l’opinione comune sta mutando incontrando le dirette dichiarazioni rilasciate da Apple alla vigilia della presentazione, quando si era discusso a proposito di sistemi aventi margine di errore nettamente inferiore rispetto ai Touch ID e profili di sicurezza decisamente avanzati. Una tecnologia destinata quindi ad accompagnarci anche in vista di future revisioni di prodotto che seguiteranno con potenziali iPhone 9 nel corso del prossimo 2018.
In merito al futuro di questa tecnologia si sono espresse voci del calibro di Ming-Chi Kuo, analista della nota società di indagine KGI Securities, il quale ha riferito dell’ormai conclamata stabilità operativa delle piattaforme e quindi della non necessità di procedere ad un upgrade che integri nuove future componenti hardware di supporto o ottimizzazioni di sorta.
“Crediamo che la fornitura di entrambi i componenti sia ormai stabile, senza necessità di passare ad altre soluzioni”
Kuo osserva che la sua relazione non collude con le aspettative di mercato future per le quali si indicano soluzioni Hybrid Lens vetro-plastica che concorrerebbero a generare, secondo le analisi, problemi nel processo di produzione e nella filiera di distribuzione.
In una sua precedente relazione, l’analista aveva chiaramente individuato nel Face ID Apple il sistema esclusivo per gli iPhone del 2018, ed aveva spiegato come il rilevamento facciale 3D avrebbe rappresentato la chiave di volta per la vendita dei futuri device della compagnia di Cupertino, in luogo di una tecnologia Touch ID in-screen decisamente troppo costosa sia per la compagnia che per l’utente finale.
Allo stesso modo, Kuo ha riferito anche dell’implementazione Face ID per gli iPad Pro 2018. In luogo di queste ultime rivelazioni, di fatto, questa tesi assume ora maggior senso e la disponibilità su larga scala di componenti standard ormai testati positivamente sotto il profilo dell’attendibilità e della stabilità operativa concorrerà ad una più massiva fase di implementazione su tutti i prodotti a marchio Apple.
Per quanto riguarda il form factory da conferire agli iPhone 2018 non si hanno ancora informazioni esaustive, sebbene siano in molti a pensare ad un device ben più ampio dei canoni 6 pollici visti con i competitor di quest’anno. Ad ogni modo, è ancora troppo presto per trarre conclusioni azzardate ed il tutto è rimesso nelle mani degli analisti e delle personalità vicine al mondo Apple che, in vista dell’effettivo rilascio, non mancheranno certo di concedere nuove informazioni aggiornate.
Tu, invece, che cosa ne pensi a proposito dei nuovi sistemi integrati per la gestione degli accessi e dei profili di sicurezza dei device Apple? Li reputi validi senza alcuna restrizione o avresti preferito un’implementazione bilaterale con Touch ID di supporto? Spazio a tutte le tue personali considerazioni al riguardo.