Secondo gli ultimi aggiornamenti riguardo l’app di tracciamento, Immuni, sembrerebbe essersi creato un vero e proprio complotto. Alcuni canali YouTube hanno dichiarato, facendo una cattiva informazione, che Google abbia già installato l’app citata senza chiedere alcun consenso ai propri utenti.
Ciò non sembrerebbe essere proprio vero, ma a mettere in confusione è un video allarmista creato per attrarre maggiori visualizzazioni in questo periodo cosi difficile, come la pandemia.
Immuni è veramente già nei nostri dispositivi?
I video presi in considerazione parlano di una violazione della privacy e una “dittatura”, da parte di Google e del Governo; dei dati di tutti i possessori di dispositivi Android. Secondo loro, infatti, l’app di tracciamento starebbe già rilevando i dati riguardanti il distanziamento e la diffusione dei contagi.
Dal proprio dispositivo accedendo su impostazioni e cliccando la dicitura Google, apparirebbe “Notifiche di esposizione al Covid-19”; proprio da qui secondo i complottisti, avverrebbero questi prelevamenti di dati. Ciò però non risulta vero in quanto non c’è una fonte veritiera che affermi questa teoria.
Risulta falso sostenere che ci sia installata l’App Immuni a nostra insaputa e senza il vostro consenso. Gli autori del video si sarebbero fermati alla prima schermata, ma se avessero cliccato sulla scritta “Notifiche di esposizione al COVID-19″, potevano evitare di pubblicarlo.
Google rilascia una guida di spiegazione
Cliccandoci sopra sarebbero giunti in una pagina di spiegazione dove si evince che non c’è alcuna App installata. Ecco il primo indizio: per attivare le notifiche di esposizione al COVID-19, apri un’app disponibile. In alto a destra troviamo un’icona con il punto di domanda che ci porta a una pagina delle guide di Google dal titolo “Usare il sistema Notifiche di esposizione al COVID-19 sul telefono Android” dove si legge chiaramente che cosa serve per iniziare.
Bisogna scaricare un’app dell’autorità sanitaria pubblica governativa del paese. Per sapere se c’è un’app disponibile, dobbiamo rivolgerci al Governo. Quindi per poter usufruire del servizio fornito da Google e Android bisogna installare un’App, ma non una qualsiasi: quella che viene fornita dal Governo del proprio paese e su base volontaria.
Bastava veramente poco per verificare. Visto quanto riportato, non è vero che vi sia stata installata a vostra insaputa e non c’è stata alcuna imposizione “dittatoriale” o un “turbocontrollo” della popolazione.