Home Blog Pagina 1430

Motorola Moto E LTE: aggiornamento Android 5.1 iniziato

Motorola Moto E LTE Android 5.1
Motorola Moto E LTE: Android 5.1 aggiornamento iniziato

Motorola Moto E LTE 2015 ha iniziato a ricevere l’aggiornamento Android 5.1 per il modello XT1527; per il 3G ancora attesa.

Se possedete o avete intenzione di acquistare il nuovo Motorola Moto E LTE (ovvero la versione 2015 uscita giusto a fine febbraio di quest’anno), vi informiamo che da poche ore sta iniziando a piovere sul modello aziendale XT1527 l’aggiornamento alla versione Android 5.1 Lollipop.

Ovviamente specifichiamo che con il codice interno aziendale ci stiamo riferendo solo alla versione compatibile con la connettività 4G, dato che attualmente per la versione solo 3G non ci sono ancora informazioni in merito; pensiamo comunque che anche quest’ultima variante riceverà molto presto l’aggiornamento Android 5.1 senza troppi problemi.

Motorola per il proprio Moto E LTE 2015 aveva già iniziato a compiere alcuni test (i così detti Soak Test) che hanno dato esito positivo e quindi hanno fatto si che il rilascio Android 5.1 potesse iniziare a livello internazionale senza problemi.

Ovviamente dato che il procedimento è iniziato da poco difficilmente saranno coperti tutti i paesi dove il prodotto è commercializzato; alcuni dovranno aspettare un pò di più altri un pò di meno, ma prima o poi la notifica tramite modalità OTA (over the air) arriverà per tutti e quindi anche in Italia.

Con l’arrivo del nuovo firmware build 23.11.15 e Android 5.1, quali saranno sostanzialmente le novità? Questo aggiornamento non apporta cambiamenti nelle funzioni ma risolve unicamente bug precedenti, migliora le prestazioni generali e la stabilità del sistema operativo: in conclusione è un bel cerottone ma ben fatto.

Motorola Moto E LTE 2015: prezzo e caratteristiche in pillole

Vi ricordo, per chi non l’ha ancora acquistato (il prezzo di listino in Italia è di soli 149 euro per la versione LTE e 129 per quella 3G) che Motorola Moto E 2015 è uno smartphone con display IPS da 4,5 pollici di diagonale con risoluzione 960 x 540 pixel, processore quad core a 64 Bit Cortex A53 racchiuso nel chipset Snapdragon 410, 1GB di memoria ram, 8GB di memoria interna espandibile con microSD fino a 32GB, fotocamera posteriore da 5 megapixel con autofocus ma senza flash LED capace di registrare video in formato 720p, fotocamera anteriore VGA per le video chiamate semplici, le classiche connettività Bluetooth, Wifi, porta usb 2.0 con host, radio fm, GPS + Glonass, batteria interna da 2390 mAh, scocca in plastica con uno spessore di 12,3 mm (la grossa pecca del telefono) e un peso complessivo di 145 grammi.

TrekStor Picco, uno storage davvero portatile

TrekStor Picco, uno storage davvero portatile

La memorizzazione dei dati in mobilità fa rima anche con comodità. Ci ha pensato a tal riguardo TrekStor che ha presentato sul mercato la Datastation picco SSD 3.0, ovvero una unità storage SSD con interfaccia USB 3.0.

Sappiamo benissimo che le memorie Solid State Disk (SSD) presentano diversi vantaggi rispetto ai tradizionali hard disk. Oltre che essere di ingombro davvero minimo, sono più performanti all’avvio e nel trasferimento dati. Senza dimenticare che non sono rumorose e non si scaldano. L’unico freno alla loro diffusione è rappresentato dal prezzo, ancora molto elevato anche se è sempre più in calo.

Per tutti coloro sono alla ricerca di una soluzione mobile dal minimo ingombro e peso, ecco arrivare questa un’unità di dimensioni molto contenute, pari a 50 x 10 x 84 mm e un peso di appena 36 grammi. Viene offerta  con una comoda custodia nera in similpelle la nuova TrekStor Datastation picco SSD 3.0, una datastation molto comoda da trasportare, anche in un semplice taschino.

Il dispositivo può essere scelto in molteplici versioni con differenti capacità che partono da un minimo di 120 GB fino a un massimo di 1 TB.

Disponibile, come anticipato, di una connessione ultraveloce USB 3.0 (naturalmente compatibile con USB 2.0 e 1.1.) che si mette in risalto per le elevate prestazioni: rilevata una scrittura a una velocità massima di 280 MB/s e di lettura a 430 MB/s.

Per maggiori informazioni consigliamo di visitare il sito del produttore al seguente indirizzo Internet: http://www.trekstor.de.

Recensione Motorola Moto G 2013 con Android 5.0 Lollipop

A distanza di quasi un anno e mezzo dal debutto sul mercato il Motorola Moto G 2013 continua ad essere uno degli smartphone di fascia bassa più interessanti tra i tantissimi attualmente disponibili sul mercato grazie, senza dubbio, ad un comparto hardware di ottimo livello ed ancora attualissimo ma anche al recente aggiornamento ad Android 5.0 Lollipop che ha contribuito a dare nuova vita allo smartphone di Motorola.

Come detto, dal punto di vista hardware, il Motorola Moto G 2013 continua ad essere un eccellente telefono merito di un ottimo display da 4.5 pollici di diagonale caratterizzato da risoluzione HD, pari a 1080 x 720 pixel e da una buonissima luminosità, e del SoC Qualcomm Snapdragon 400 dotato di CPU Quad-Core con clock da 1.2 GHz affiancato da 1 GB di RAM. La fotocamera posteriore, uno dei difetti principali del device, presenta un sensore da 5 Megapixel e può contare su Autofocus e flash LED mentre la fotocamera anteriore è da 1.3 Megapixel. Il device, ricordiamo, non presenta lo slot per microSD, disponibile nella versione LTE del Moto G ed è disponibile in due versioni, una con 8 GB di storage ed una seconda con 16 GB. La batteria, non rimovibile, presenta una capacità di 2.070 mAh.

Motorola Moto G 2013 con Android 5.0.2 Lollipop

Grazie all’aggiornamento ad Android Lollipop, il Motorola Moto G 2013, come detto già in precedenza, può contare su diverse novità di sicuro interesse a partire dal debutto del Material Design, il nuovo linguaggio stilistico messo a punto da Google per il suo sistema operativo mobile che ha, di fatto, contagiato tutte le applicazioni più utilizzate dagli utenti.

Con l’aggiornamento a Lollipop, debutta l’interessante Ambient Display che consente al device di accende lo schermo, in bianco e nero, ogni qualvolta viene preso in mano o arriva una notifica. Il passaggio da KitKat a Lollipop risulta decisamente interessante anche in termini di spazio occupato dal sistema operativo. Lollipop, infatti, risulta meno ingombrante e permette all’utente di liberare un po’ di spazio nella memoria interna, un dato vitale soprattutto per il modello da 8 GB. L’update a Lollipop permette anche di ottimizzare l’utilizzo di memoria RAM, a tutto vantaggio della fluidità. A differenza di altri smartphone aggiornamenti a Lollipop, il Moto G 2013 non mette in mostra particolari dell’autonomia di utilizzo con la batteria che, in sostanza, continua a garantire la stessa autonomia al device.

Ringraziamo Sgnoogle (Francesco Sgnaolin) per la realizzazione del video.

L’update a Lollipop non è tutto rose e fiori.

Il nuovo sistema operativo presenta ancora qualche difetto, come ad esempio un leggero lag nel dialer, imprecisioni con la rotazione dello schermo e con notifiche heads-up. Con l’arrivo della versione 5.1 di Lollipop qualche accorgimento potrebbe andare a limare i difetti e contribuire a migliorare le prestazioni del Moto G.

 

Yu Yuphoria lo smartphone CyanogenMod con design indiano

Yu Yuphoria: con CyanogenMod
Yu Yuphoria: con CyanogenMod

Il nuovo smartphone android economico con Cyanogen Mod Yu Yuphoria è stato annunciato in India: designi di livello e prezzo basso.

Se siete curiosi di conoscere qualche smartphone alternativo, non proposto dai soliti e famosi marchi internazionali, in India è stato giusto annunciato oggi Yu Yuphoria uno smartphone con sistema operativo Android personalizzato con CyanogenMod 12 (quindi con la versione Lollipop) che inizierà molto presto la commercializzazione nel paese asiatico tramite il noto rivenditore internazionale Amazon.

Yu Yuphoria è una sussidiaria della più grande e importante azienda tecnologica indiana Micromax, che ha deciso di sviluppare questo nuovo dispositivo mantenendo un design di bell’aspetto con rifiniture anche in metallo con un prezzo piccolo piccolo.

Yu Yuphoria infatti ha un prezzo di listino in India pari a 6999 rupie che al cambio fanno poco meno di 110 dollari americani, un prezzo che da noi sarebbe pressoché improponibile, dato i margini di guadagno più alti che siamo costretti a sopportare per via della nostra economia.

I consumatori indiani potranno inziare ad acquistare questo smartphone nelle colorazioni bianco champagne con decorazioni color oro e grigio metallizzato con decorazioni nere a partire dal 28 maggio 2015.

Yu Yuphoria le caratteristiche hardware principali

Per poco meno di 110 dollari americani Yu Yuphoria offre un dispositivo di tutto rispetto grazie al display da 5 pollici di diagonale con tecnologia Full Lamination (per migliorare la lettura dei contenuti sotto la luce diretta del sole) e risoluzione 1280 x 720 pixel; il pannello è protetto dal Gorilla Glass 3.

All’interno troviamo un chipset Snapdragon 410 Cortex A53 funzionante alla frequenza massima di 1,2 Ghz abbinato a 2GB di memoria ram e a 16GB di memoria interna che può essere ampliata grazie alla presenza dello slot per microSD.

La multimedialità è sicuramente buona in rapporto al costo d’acquisto grazie alla presenza di una fotocamera posteriore da 8 megapixel con autofocus, flash LED e apertura lenti F/2.2; per gli amanti dei selfie il sensore in questo caso è da 5 megapixel ma ha disposizione un buon grandangolo per catturare più dettagli possibili.

Il comparto audio è di buona fattura grazie alla tecnologia AAC e il tutto viene alimentato da una batteria interna da 2230 mAh compatibile con il Quick Recharge 1.0, che vi permette di ricaricare il 65% della batteria in circa 45 minuti.

Pur essendo considerato da noi un base di gamma le rifiniture della scocca sono di buon livello e le dimensioni abbastanza compatte comprese in 142 mm di lunghezza, 73 mm di larghezza e 8,2 mm di spessore per un peso complessivo pari a 143 grammi.

Altro punto forte di Yu Yuphoria è la presenza come sistema operativo della CyanoGen Mod 12 che ha già al suo interno Android 5.0 Lollipop, che sarà sicuramente aggiornata e ottimizzata nei mesi successivi; che dite uno smartphone che può piacere a qualcuno dei nostri lettori?

Microsoft svela i nomi delle versioni di Windows 10

Microsoft Windows 10: ecco i nomi ufficiali
Microsoft Windows 10: ecco i nomi ufficiali

Microsoft ha svelato ufficialmente oggi i nomi di tutte le versioni di Windows 10 (sia destkop che mobile) che saranno commercializzate al momento del suo debutto quest’estate.

Finalmente il colosso dell’informatica Microsoft ha fatto piena chiarezza sui nomi che saranno adottati per contraddistinguere le varie versioni del prossimo sistema operativo Windows 10, che come molti di voi sapranno già farà capolino nei mercati internazionali a partire da quest’estate.

Microsoft Windows 10 Mobile: il nome ufficiale per smartphone e tablet

Per chi ha uno smartphone con windows phone 8.1, presto il suo dispositivo sarà aggiornato a Windows 10 Mobile, ovvero il nome ufficiale per la versione destinata ai terminali mobili nel quale oltre ai telefonini sono inclusi tutti i tablet.

Non sappiamo se Windows 10 Mobile sia un nome perfettamente azzeccato, dato che alcuni potrebbero ricordarsi il primo Windows Mobile di Microsoft sviluppato per telefonini qualche anno fa, che ovviamente fu abbandonato perché decisamente inferiore rispetto all’astro nascente Android e al sistema mobile Apple iOS.

Microsoft Windows 10: i nomi per le versioni PC

Se ci focalizziamo invece sulle versioni destinate per Desktop (compresi anche i PC portabili e NoteBook), Microsoft ha praticamente assegnato più o meno gli stessi nomi degli anni passati con qualche piccola modifica per maggiore precisione nei confronti del consumatore.

La versione base del prossimo Windows 10, adatta quindi all’utente con esigenze di base e per uso personale, verrà chiamata anche lei HOME, mentre la versione Windows 10 PRO sarà dedicata per chi svolge anche alcune attività di business, ovviamente piccole.

Per chi invece vorrà acquistare il sistema operativo di ultima generazione di Microsoft destinato all’impresa e alla grande impresa potrà acquistare Windows 10 Enterprise al quale potranno essere abbinati anche i dispositivi mobili aziendali collegati con Windows 10 Mobile Enterprise.

Alle modalità più o meno già conosciute da tutti, Microsoft introdurrà pure la versione Windows 10 Education che sarà basata sul software già presente su Enterprise ma ottimizzata per la gestione di materiale didattico per le scuole; probabile che l’azienda americana nelle prossime settimane fornirà qualche dettaglio in più su quest’ultima versione.

L’aggiornamento a Windows 10 sarà gratuito

In conclusione Microsoft Windows 10 in tutte le sue versioni uscirà quest’estate e coprirà 190 paesi diversi e 111 lingue; vi ricordo che se possedete una licenza valida di Windows 7, 8.1 o uno smartphone Windows Phone 8.1 avrete l’aggiornamento gratuito alla versione successiva; per i possessori di un PC l’aggiornamento gratuito potrà essere effettuato entro un anno dall’inizio della commercializzazione del nuovo sistema operativo.

Fonte: Notizia ufficiale Microsoft

Samsung Galaxy S6 Active: le immagini dal vivo?

Galaxy S6 Active
Galaxy S6 Active: prime immagini dal vivo?

Samsung Galaxy S6 Active, la versione impermeabile del Galaxy S6 viene svelato in alcune immagini dal vivo? I rumors.

Alcune immagini rilasciate sul web ci mostrerebbero, il condizionale in questi casi è d’obbligo, il futuro Samsung Galaxy S6 Active dal vivo, ovvero la versione certificata IPXX che sarà perfettamente impermeabile all’acqua e potrà essere utilizzato in condizioni ambientali più estreme grazie alla scocca rinforzata e protetta da urti, graffi e calore.

Come potete vedere pure voi Galaxy S6 Active è un vero carrarmato per resistere alle intemperie e dal punto di vista del design non assomiglia di certo ai ben più eleganti Galaxy S6 e S6 Edge; ma ovviamente chi compra uno smartphone del genere ha usi ben differenti rispetto ad un utilizzatore più comune che vive in città.

Samsung Galaxy S6 Active: qualche dettaglio in più

Da quello che la fonte ha diffuso, si sa che Samsung Galaxy S6 Active avrà il codice aziendale SM-G890A, scocca rinforzata e al suo interno una generosa batteria da ben 3500 mAh che dovrebbe essere più che adeguata per gli escursionisti che si dedicano alle avventure per professione o per passatempo.

Nonostante il design non sarà il massimo per gli amanti della bellezza più classica, il resto del comparto hardware sulla carta dovrebbe mantenere più o meno le stesse caratteristiche viste già sul modello Galaxy S6; ci si aspetta infatti un display da 5,1 pollici di diagonale con risoluzione QHD 2560 x 1440 e ovviamente tecnologia proprietaria Super Amoled, un chipset Octa-Core Exynos 7420 (quattro core cortex A57 e quattro core Cortex A53), GPU Adreno 430, 3GB di memoria ram DDR4, almeno 32GB di memoria interna e un comparto multimediale della stessa qualità, con un una fotocamera posteriore da 16 megapixel e una fotocamera anteriore da 5 megapixel (entrambe con apertura lenti F/1.8).

Rimangono ancora molti dubbi su questo Galaxy S6 Active soprattutto per quanto riguarda il prezzo, la data del suo debutto e i paesi dove sarà commercializzato; non si esclude infatti che Samsung decida di limitare l’esportazione dello smartphone a un numero limitato e selezionato di paesi; si pensa che entro la fine dell’anno il telefono sarà ufficializzato ad un prezzo che dovrebbe essere simile al modello originale, o leggermente più costoso.

Fonte: immagini

Galaxy S6 e S6 Edge: Android 5.1 in arrivo a giugno?

Galaxy S6 Android 5.1.1 Lollipop
Galaxy S6 Android 5.1.1 Lollipop in arrivo a giugno?

Secondo gli ultimi rumors Samsung Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge inizieranno a ricevere l’aggiornamento Android 5.1 a partire dal mese di giugno.

Se avete acquistato di recente uno dei due nuovi smartphone top di gamma di Samsung, ovvero il Galaxy S6 o il Galaxy S6 Edge (si proprio lui quello il display Edge sui bordi), stanno arrivando alcuni interessanti rumors, che indicano che entrambi i dispositivi saranno aggiornati ad Android 5.1 Lollipop (molto più probabile direttamente alla versione 5.1.1) durante il mese di giugno di quest’anno (pensavate al prossimo?).

La notizia proviene direttamente dall’operatore telefonico canadese Rogers che tramite il proprio sito web ha diffuso la lista dei prossimi dispositivi che saranno aggiornati all’ultima versione del sistema operativo mobile di Google, e tra questi compaiono i due Galaxy; va da sottolineare che però Rogers afferma che tale date non sono sicure al 100 per cento, e potrebbero anche variare per eventuali problemi che si possono manifestare antecedentemente al rilascio ufficiale.

Android 5.1.1 Lollipop per Galaxy S6 e S6 Edge: le novità?

Android 5.1 (o 5.1.1) è un aggiornamento non particolarmente corposo dal punto di vista dei megabyte da scaricare, ma porta al suo interno una serie di miglioramenti prestazionali e sopratutto di stabilità, dato che risolve alcuni bug precedenti (dovrebbe essere la volta buona per i problemi di “memory Leaks” che alcuni utenti su altri dispositivi Nexus avevano), e sopratutto in Samsung introdurrà la Guest Mode, ovvero la possibilità di poter gestire più account sul proprio telefono in modo che più persone possano usare privatamente lo stesso dispositivo.

Altra nuova possibilità che Samsung introdurrà sui suoi Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge, solamente con l’aggiornamento Android 5.1.1 Lollipop, sarà quella di poter catturare le immagini scattate in modalità RAW, per gli amanti delle foto alla massima qualità possibile senza compressioni per salvare spazio sul telefono.

Secondo altri rumors con il nuovo firmware, che dovrebbe arrivare a giugno, l’azienda coreana avrebbe ottimizzato anche il consumo energetico del dispositivo, aumentandone quindi l’autonomia generale che forse è uno dei punti meno forti di entrambi i telefoni.

Tra poco più di qualche settimana conosceremo se effettivamente Samsung inizierà la diffusione del nuovo firmware tramite modalità OTA e KIES; ovviamente il rilascio non avverrà contemporaneamente per tutti i paesi e quindi qualcuno dovrà aspettare di più rispetto ad altri.

iPhone 6S avrà anche la colorazione rosa-oro?

Apple iPhone 6S oro-rosa: super prezzo?
Apple iPhone 6S oro-rosa: super prezzo?

Secondo gli analisti Apple introdurrà l’iPhone 6s Rose Gold, ovvero con scocca lavorata in oro rosa con un prezzo esorbitante.

Forse Apple ci sta prendendo veramente gusto a creare più oggetti di alta moda e molto costosi piuttosto che dei “semplici” dispositivi all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia; secondo un recente rumors proveniente da un famoso analista di mercato, inizia a girare voce che l’azienda di Cupertino per il suo iPhone 6S di futura generazione introdurrà pure la colorazione ORO-ROSA (Gold rose), ma il prezzo di vendita potrebbe essere decisamente alto a seconda dei materiali utilizzati.

iPhone 6S Oro rosa: il prezzo potrebbe essere anche di 10000 dollari?

L’analista Ming-Chi Kuo della società di informazioni e sicurezza KGI Securities, pensa che Apple a fine anno introdurrà per il futuro iPhone 6S la colorazione oro-rosa, ma non sappiamo se per questo si intende solo il colore o proprio una scocca in oro-rosa che farebbe lievitare il prezzo ad oltre 10000 dollari.

Il prezzo di vendita infatti è basato sul listino del recente Apple Watch Edition, che come sappiamo alcune sue versioni hanno costi di alcune migliaia di euro, tanto che l’azienda di Cupertino ha modificato pure i propri Store per crare delle vere e proprie stanze di sicurezza per conservare e mostrare gli watch più costosi.

Ovviamente l’iPhone 6S non sarà innovato solamente nei colori, ma avremo miglioramenti dal punto di vista hardware, incentrati sopratutto a mantenere la qualità dei materiali nel tempo (graffi, bozze, righe) attraverso l’utilizzo del vetro in zaffiro per la protezione frontale e test più rigidi per evitare come è successo il passato il “Bend Gate” dell’iPhone 6 Plus; ovviamente la versione iPhone 6S Plus essendo più grande sarà sottoposta a test ancora più rigorosi.

A livello di multimedialità si sta delineando un un quadro che vede da parte di Apple l’abbandono della fotocamera con sensore da 8 megapixel (che ormai regge da generazioni con i dovuti miglioramenti), dato che e si dovrebbe passare con l’iPhone 6S ad un sensore da 12 megapixel e un sistema audio integrato più potente rispetto al passato; ci sono buone possibilità inoltre che l’azienda di Cupertino utilizzi pure la tecnologia Force Touch già vista sugli Apple Watch, la presenza di 2GB di memoria ram e del nuovo chipset A9.

L’informatore Ming-Chi Kuo è inoltre convinto che quest’anno molto difficilmente vedremo uno smartphone da 4 pollici di diagonale, ma solamente uno da 4,7 e uno da 5,5 pollici, ovvero delle stessa grandezza degli attuali iPhone 6 e iPhone 6 Plus.

AOC WQHD Q2577PWQ, monitor 25” in arrivo a giugno

AOC WQHD Q2577PWQ, monitor 25'' in arrivo a giugno

La casa produttrice AOC è ormai prossima a lanciare sul mercato il suo nuovo monitor da 25” Q2577PWQ, un prodotto che va ad occupare una fascia semi professionale ma che può trovare un impiego ottimale anche nel gaming o nel multimedia.

Il nuovo monitor Q2577PWQ risulta equipaggiato con un pannello IPS da 25 pollici WQHD con risoluzione pari a 2560 x 1440 pixel e angoli visuale fino a 178°.

Il response time risulta pari a 5 ms mentre dal lato delle connettività troviamo il DisplayPort,  la porta HDMI, la DVI e la VGA.

Il telaio di questo modello della AOC è progettato per essere elegante ma al tempo stesso molto funzionale, con un aspetto piuttosto minimalista grazie anche a una serie di cornici molto sottili. È possibile agire sulla regolazione sia in altezza, sia per quanto concerne inclinazione e rotazione.

Il pannello utilizzato è un 25” LG AH-IPS (Advanced High-Performance In-Plane Switching).

Il monitor è abbastanza flessibile e oltre alle porte indicate in precedenza (DisplayPort, HDMI, DVI e VGA),  dispone anche di porte USB 3.0 e di altoparlanti stereo integrati da 3 Watt.

Questo monitor è attualmente previsto al debutto per il mercato del Regno Unito mentre per quanto concerne la disponibilità in Europa e in particolare Italia, è stimata nel corso del mese di giugno 2015, ad un prezzo di listino consigliato di 329 sterline, circa 450 euro al cambio attuale. Ne sapremo certamente di più al riguardo nel corso delle prossime settimane.

LG G4 Mini, debutto in estate con Snapdragon 615?

LG G4 Mini

Per ora LG, dopo aver svelato ufficialmente il nuovo top di gamma LG G4, non ha ancora rivelato alcuna informazione in merito al possibile nuovo mid-range LG G4 Mini di cui si parla, grazie a diversi rumors già da diversi giorni. Secondo quanto riporta oggi il database di Vodafone Ungheria, una delle tante divisioni dell’operatore di telefonia mobile, il nuovo LG G4 Mini sarebbe pronto ad essere presentato come parte della line-up estiva del listino di Vodafone.

In sostanza, se queste indiscrezioni venissero confermate, LG potrebbe presentare ufficialmente il nuovo LG G4 Mini già nel corso delle prossime settimane al fine di permetterne la commercializzazione già nel corso del mese di giugno o, al più, nel mese di luglio.

Il documento di Vodafone riporta un dato davvero interessante in merito alle specifiche tecniche del nuovo LG G4 Mini. In un primo momento, infatti, diversi rumors evidenziavano la possibilità che il device presentasse il SoC Snapdragon 410, secondo il documento emerso oggi, invece, il nuovo LG G4 Mini potrebbe contare sul ben più performante Snapdragon 615 a 64 bit dotato di CPU Octa-Core. Si tratterebbe di un sostanziale upgrade rispetto al precedente LG G3 Mini che renderebbe il progetto LG G4 Mini decisamente più interessante.

Per ora non vi sono informazioni precise in merito al nuovo mid-range di casa LG che dovrebbe, in ogni caso, presentare un design molto simile al fratello maggiore. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, il nuovo smartphone dovrebbe poter contare su di un display HD affiancato dal già citato SoC Snapdragon 615 di Qualcomm e 2 GB di memoria RAM. Il prezzo di listino potrebbe essere compreso tra i 300 ed i 400 Euro. Maggiori dettagli in merito al nuovo LG G4 Mini potrebbero emergere già nel corso delle prossime settimane. Per ora, quindi, non ci resta che attendere il rilascio di nuovi rumors.

Facebook presenta Instant Articles

Facebook presenta Instant Articles

Facebook ha presentato ufficialmente Instant Articles, una nuova piattaforma in cui sono saranno inseriti i contenuti provenienti da una serie di autorevoli redazioni giornalistiche, disponibili soltanto sull’App del social network di Mark Zuckerberg.

Il debutto era atteso da settimane dopo gli accordi firmati di recente tra gli editori e i vertici di Facebook. Una piattaforma che nelle premesse rese note da Zuckerberg punta a conquistare il comparto mobile, segmento da cui oggi deriva il maggior parte del fatturato del social network.

Si mirerà pertanto a offrire una esperienza unica di lettura per centinaia di milioni di utenti direttamente sul social, dove troveranno posti alcuni degli articoli realizzati dalle redazioni giornalistiche più prestigiose.

Nella piattaforma ci saranno, ad esempio, le celebri National Geographic, The New York Times, Bild, Spiegel, BuzzFeed, The Guardian, BBC, NBC e Atlantic. Potranno pubblicare su Instant Articles e incassare i relativi introiti pubblicitari.

Ecco il post che ha dato il via alla nuova piattaforma:

Introducing Instant Articles, a new tool for publishers to create fast, interactive articles on Facebook. Posted by Facebook Media on Tuesday, May 12, 2015

Facebook, oltre alla elevata qualità dei contenuti, mette in risalto l’adozione di una tecnologia assolutamente inedita che debutterà proprio con Instant Articles. Si farà ricorso infatti a una ottimizzazione al top, con una velocità di caricamento estremamente veloce, immagini ad altissima risoluzione, una fluida visualizzazione di filmati, file audio dal suono cristallino e molto altro ancora.

Facebook inoltre sottolinea che ogni redazione potrà scegliere i propri colori, il carattere, il layout e quant’altro servirà ad ognuna per farsi riconoscere immediatamente dagli utenti, conservando dunque una propria identità visuale.

Per adesso il lancio di Instant Articles è riservato soltanto agli iPhone mentre nessuna notizia al riguardo è stata diffusa in merito agli altri sistemi operativi, Android e Windows Phone.

Wind e 3 Italia, fusione sempre più vicina

wind 3 Italia

Il mondo della telefonia mobile italiano si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione. Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, Hutchison Whampoa e VimpelCom sarebbero ad un passo dall’accordo in merito alla fusione delle loro attività nel mondo della telefonia mobile italiano rappresentate dagli operatori Wind e 3 Italia che, nel corso dei prossimi mesi, potrebbero unirsi per dar vita ad un nuovo soggetto in grado di rivaleggiare, in modo sempre più rilevante, con le rivali TIM e Vodafone.

A guidare il nuovo gruppo aziendale, che mira ad ergersi come nuovo leader della telefonia mobile nazionale, potrebbe esserci Maximo Ibarra che attualmente ricopre la figura di amministratore delegato e direttore generale di Wind. L’attuale ad di 3 Italia, invece, Vincenzo Novari, dovrebbe entrare nel futuro consiglio di amministrazione.

La possibile fusione tra 3 Italia e Wind potrebbe portare un vero e proprio scossone nel mondo della telefonia mobile del nostro paese. Secondo i dati del 2014, infatti, i due operatori possono contare, insieme, su circa 30 milioni di clienti e su 6.4 miliardi di Euro di ricavi. Si tratta di dati davvero importanti che potrebbero costituire una solida base per dar vita ad un vero e proprio colosso del mondo delle telecomunicazioni. In ogni caso, almeno per il momento, la fusione non è ancora stata completata. Come detto, i rumors parlano di un accordo molto vicino ma i punti da chiarire sarebbero ancora numerosi. Si tratta, senza dubbio, di una questione davvero molto delicata che richiederà ancora diverso tempo prima di giungere ad una soluzione definitiva. Maggiori dettagli, in ogni caso, emergeranno, senza alcun dubbio, già nel corso dei prossimi giorni. Il futuro di Wind e 3 Italia sembra essere sempre più vicino ad una fusione che andrebbe a modificare radicalmente gli equilibri nel mercato della telefonia italiano.

Android One arriva anche in Turchia con migliori specifiche

Android One smartphone
Android One il progetto arriva anche in Turchia

Il progetto Android ONE sbarca pure in Turchia (Europa Orientale) ma con specifiche hardware più complete adatte ad una clientela più esigente.

Nativamente il progetto Android ONE è stato destinato a migliorare la diffusione degli smartphone con sistema operativo android in paesi in via di sviluppo (mercati emergenti) facendo produrre direttamente telefoni da aziende tecnologiche locali: India e Bangladesh sono diventati i principali paesi asiatici dell’iniziativa.

Android One Google alla ricerca di nuovi paesi?

Pare però che Android ONE si amplierà molto presto e raggiungerà le coste dell’Europa orientale, più nello specifico in Turchia, paese di confine e con un mercato decisamente in crescita nel settore tecnologico e nel consumo di prodotti high-tech.

Le modalità con cui Google diffonderà il proprio progetto sono le medesime già viste nei paesi asiatici emergenti: anche in Turchia lo smartphone sarà direttamente prodotto da un azienda locale; il nuovo dispositivo si chiama General Mobile 4G, ma a differenza dei modelli asiatici avrà caratteristiche hardware più spinte e una fascia di prezzo più alta.

General Mobile 4G le caratteristiche hardware principali

General Mobile 4G si presenta infatti come un dispositivo con un display IPS da 5 pollici di diagonale e risoluzione HD 1280 x 720 pixel, protezione Gorilla Glass 4, funzionante grazie ad un processore quad core a 64 bit racchiuso nel chipset Snapdragon 410 di Qualcomm.

Al chipset Snapdragon 410 saranno affiancati 2GB di memoria ram e 16GB di memoria interna con la presenza (non è ancora certa al 100%) dello slot per microSD, per chi abbisogna di ampliare lo spazio sul telefono.

Anche la multimedialità non sembra niente male, data la presenza di una fotocamera posteriore da 13 megapixel con autofocus e doppio flash LED e una fotocamera anteriore da 5 megapixel con standard più che sufficienti per scattare foto selfie di buona qualità.

Ovviamente il grande vantaggio di General Mobile 4G, che dal nome stesso si capisce molto bene che supporta la connettività LTE, è quello di avere il supporto diretto da parte di Google per gli aggiornamenti; questo significa che fin da subito il dispositivo si presenterà al grande pubblico con Android 5.1.1 Lollipop installato e per i prossimi 2 anni riceverà aggiornamenti continui, come i più blasonati e costosi dispositivi della serie Nexus.

General Mobile 4G inizierà la commercializzazione ufficiale in Turchia a partire dal 15 maggio 2015 (tra poco meno di 3 giorni quindi) ad un prezzo che al tasso di cambio si aggira intorno ai 230 euro; alla fine questi sono i primi segnali che Google vuole ampliare ancora di più il proprio progetto Android One e che in futuro potremo vedere dispositivi anche di fascia più alta venduti nei mercati mondiali più importanti?

Fonte: Notizia ufficiale Google Turchia

Galaxy S6 clone: ecco Landvo S6 per soli 110 dollari

Landvo S6 cloneGalaxy S6
Landvo S6 clone di Galaxy S6: prezzo e caratteristiche

Nuovo clone di Samsung Galaxy S6 dalla Cina: ecco Landvo S6 che costa appena 110 dollari, ma sarà proprio uguale all’originale?

Vi è mai capitato di sentire più piaci, più le persone vogliono essere come te? Pare che stia succedendo la stessa cosa anche quest’anno con il Galaxy S6, l’ultimo ritrovato in termini di design e tecnologia di Samsung.

Oggi è arrivata la notizia che dalla Cina (che strano vero?) è iniziata la commercializzazione di uno nuovo smartphone che guarda caso ha le sembianze del top di gamma dell’azienda coreana, e per sembianze voglio proprio dire che hanno cercato di copiare il prodotto originale nel miglior modo possibile.

Landvo S6 il clone perfetto di Galaxy S6?

Le immagini non lasciano infatti dubbi: basta vedere dalle foto proposte che il clone chiamato Landvo S6 (a sinistra della foto) è molto simile all’originale Samsung Galaxy S6 (a destra); quest’ultimo è riconoscibile solamente grazie al Logo Samsung, ma per il resto le differenze con il suo clone sembrano essere quasi impercettibili.

Ovviamente se esteticamente i due dispositivi sembrano uguali, dal punto di vista della qualità costruttiva e dei materiali al tatto si dovrebbe già notare la differenza, quindi i più esperti capiranno subito che il primo è un clone del secondo.

Altri elementi che mettono in evidenza l’effettiva differenza tra i due prodotti sono le componenti hardware: ovviamente Galaxy S6 ha il meglio che Samsung può offrire attualmente sul mercato come un display Super Amoled, il processore Octa-Core Eyxnos 7420, la ram DDR4, la memoria interna con la super veloce tecnologia UFS 2.0 e una fotocamera posteriore da 16 megapixel con apertura lenti f/1.8, tutti elementi che Landvo S6 non può certo proporre.

Quest’ultimo infatti ha un ben più semplice display LCD da 5,1 pollici e risoluzione HD, 1GB di memoria DDR3, 16GB di memoria interna standard e un chipset Mediatek MT6582 che ovviamente non può avere le stesse prestazioni del Exynos 7420; le fotocamere sulla carta hanno gli stessi megapixel, ovvero 16 per la cam frontale e 5 per la camera posteriore, ma non aspettatevi di certo la stessa qualità fotografica; il tutto infine sarebbe alimentato da una buona batteria da 2550 mAh, e almeno questa è uguale a quella del Galaxy S6.

Landvo S6 dalla sua parte ha quindi un design copiato dal ben più famoso dispositivo top di gamma Samsung e un prezzo di riferimento, almeno in Cina, pari a soli 110 dollari americani; l’azienda asiatica inoltre afferma che il suo dispositivo ha pure un cardiofequenzimetro e un sensore per le gesture tramite lo sguardo; qualcuno di voi è interessato ad acquistarlo?

Meizu MX5 svelate alcune nuove immagini dal vivo

Meizu MX5 nuove immagini dal vivo
Meizu MX5 nuove immagini dal vivo

Meizu Mx5 svelate nuove immagini dal vivo che mostrano il design ma non forniscono nuove presunte caratteristiche hardware.

Se parliamo di Meizu forse non tutti voi avete un idea precisa di chi stiamo parlando; questa è una società cinese che di recente ha aperto pure uno store ufficiale italiano e vende già alcuni suoi prodotti direttamente nel nostro paese con garanzia Italiana, ovviamente non è un negozio fisico ma si trova solo su internet.

Questa società cinese sta già lavorando ad un nuovo e piuttosto interessante phablet destinato alla fascia top di gamma del mercato (ma con prezzi più contenuti rispetto ai marchi più famosi) chiamato Meizu MX5; oggi infatti sono state diffuse alcune nuove immagini dal vivo che confermano il display da 5,5 pollici di diagonale con risoluzione QHD 2560 x 1440 pixel, e un potente chipset Mediatek che fornirà tutta la potenza di calcolo necessaria a gestire un quantitativo così elevato di dettagli nel display.

Meizu MX5: qualche dettaglio in più

Più nello specifico Meizu Mx5 potrebbe già sfruttare l’ultimo ritrovato tecnologico di Mediatek, ovvero il chipset a ben 10 core MT6795 Helio X20 con tripla architettura indipendente ovvero con quattro core Cortex A53 funzionanti ad una frequenza bassa perfetti per il risparmio energetico, altri quattro core Cortex A53 a frequenza elevata per eseguire operazioni un pò più complesse ma tenendo sempre d’occhio i consumi, e infine due core Cortex A72 ad elevata frequenza che rappresentano il meglio della tecnologia odierna per prestazioni decisamente più elevate rispetto al passato.

Se il chipset Helio X20 non arriverà Meizu Mx5 potrebbe sfruttare una variante più classica ovvero il chipset Helio X10; quest’ultimo funziona con otto core ma avrà lo stesso prestazioni molto elevate.

Dal punto di vista della multimedialità i rumors attualmente puntano su un incredibile aumento dei megapixel a disposizione della fotocamera posteriore; si parla infatti di un sensore che potrebbe arrivare fino a 41 MP, ma ovviamente quest’ultime forse sono più indiscrezioni fantasiose piuttosto che la realtà.

Come potete vedere voi stessi dalle immagini il design riprende in gran parte quello dei Meizu precedenti, la scocca è in plastica (questo determinerà un prezzo di vendita decisamente più economico) e ci sono buone possibilità che il device utilizzi pure uno scanner per le impronte digitali.

Il display da 5,5 pollici di diagonale dovrebbe essere con tecnologia senza bordi, ovvero i bordi laterali sono molto sottili e difficili da individuare se visti con certe angolazioni, e il formato del panello potrebbe essere nativo 16:9 e non 16:10.

Secondo quando riportano gli esperti di mercato e gli informatori cinesi Meizu Mx5 dovrebbe essere annunciato dalla società cinese durante le prossime settimane; se andiamo a cercare una data più precisa molti puntano al mese di giugno di quest’anno.

Recensione Samsung Galaxy S6

Samsung Galaxy S6 Test recensione

Il nuovo Samsung Galaxy S6 rappresenta la proposta top di gamma di Samsung per il 2015. Il nuovo smartphone della casa coreana, insieme al gemello Edge, può contare su di un netto upgrade tecnico rispetto al suo predecessore, l’ancora valido Galaxy S5, che rappresenta una vera e propria garanzia di performance di altissimo livello. Il nuovo flagship di Samsung, a conti fatti, rappresenta una decisa inversione di tendenza rispetto al passato recente della casa coreana.

SCHEDA TECNICA

  • Sistema operativo: Android 5.0.2 Lollipop con TouchWiz UI
  • Wi-Fi: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, dual-band, Wi-Fi Direct, hotspot
  • Bluetooth: v4.1, A2DP, LE, apt-x
  • USB: Micro USB 2.0
  • GPS: A-GPS/GLONASS, Beidou
  • Display: Super AMOLED, 5.1 pollici, risoluzione 1440 x 2560 pixel, 577 PPI, 16 milioni di colori
  • Protezione schermo: Corning Gorilla Glass 4
  • Peso: 138 grammi
  • Dimensioni: 143.4 x 70.5 x 6.8 mm
  • Chipset: Exynos 7420
  • CPU: Octa Core con un Quad-Core 1.5 GHz Cortex-A53 e ed un Quad-Core 2.1 GHz Cortex-A57
  • GPU: Mali-T760MP8
  • RAM: 3 GB
  • Storage: 16/64/128 GB senza supporto microSD (modello da 128 GB non disponibile in Italia)
  • Fotocamera posteriore: 16 megapixel, risoluzione 2988 x 5312 pixel, autofocus, stabilizzatore ottico d’immagine, geotagging, touch focus, face/smile detection, panorama, HDR
  • Fotocamera anteriore: 5 Megapixel
  • Batteria: 2550 mAh non removibile

DESIGN

Il nuovo Samsung Galaxy S6 differisce, in modo netto, rispetto al Galaxy S5 per quanto riguarda il design e la scelta dei materiali. Il nuovo top di gamma di casa Samsung presenta, infatti, una scocca in metallo con la posteriore coperta dal vetro Gorilla Glass 4, lo stesso che troviamo a protezione del display. Il device presenta linee davvero interessanti che si traducono in un look decisamente premium. La fotocamera posteriore è leggermente sporgente rispetto al corpo del telefono e, forse, stona un po’ con il design ricercato scelto da Samsung per il uso nuovo Galaxy S6. Il tasto di accensione e spegnimento è collocato sul lato destro del device mentre i tasti per la regolazione del volume si trovano sul lato sinistro. Sul bordo inferiore troviamo lo speaker, la porta microUSB con funzioni OTG, il jack delle cuffie ed il primo microfono di sistema. Sul bordo superiore, invece, troviamo il secondo microfono e il sensore ad infrarossi. Nonostante le tante novità estetiche, Samsung ripropone il tasto fisico Home centrale, con sensore di impronte digitali integrato.

DISPLAY

Il device monta un display da 5.1 pollici di diagonale. Si tratta di un Super AMOLED caratterizzato da una risoluzione QHD pari a 1440 x 2560 pixel e, quindi, da una densità di 577 PPI. Il vetro del display è un Gorilla Glass 4, una vera e propria garanzia di resistenza ad urti e graffi accidentali. Il display del nuovo Samsung Galaxy S6 si caratterizza per una luminosità al top del mercato attuale, con un sensore in grado di regolare automaticamente in modo egregio l’intensità dello schermo. La visibilità sotto alla luce del sole, anche molto intensa, è ottima cosi come gli angoli di visuale. Rispetto al Super AMOLED FullHD montato dal Galaxy S5, il display del nuovo Galaxy S6 si caratterizza per una resa ancora migliore dei bianchi con prestazioni molto simili all’iPhone 6. Via software, in ogni caso, è possibile tarare al meglio i colori a seconda delle proprie esigenze e dei propri gusti.

HARDWARE

Il vero cuore del progetto Samsung Galaxy S6 è rappresentato dal SoC Exynos 7420 sviluppato direttamente dalla casa coreana che l’ha preferito al problematico Snapdragon 810 di Qualcomm. Il chip montato dal nuovo top di gamma di Samsung può contare su di una CPU Octa-Core a 64 bit con architettura Big.LITTLE con un Quad-Core 1.5 GHz Cortex-A53 e ed un Quad-Core 2.1 GHz Cortex-A57, e GPU Mali-T760MP8. Come mostrano anche i risultati dei tantissimi benchmark a cui è sono stati sottoposti i nuovi Galaxy S6 e S6 Edge, le prestazioni dell’Exynos 7420 sono eccellenti, la fluidità di utilizzo delle applicazioni è ai vertici del mondo Android e le performance grafiche, con giochi anche pesanti come Real Racing 3 o Asphalt 8, sono ottime con cali di frame praticamente assenti. A completare la dotazione tecnica del nuovo Galaxy S6 troviamo 3 GB di RAM, più che sufficiente per gestire più applicazioni in contemporanea, una memoria interna da 32 o 64 GB (il modello da 128 GB non è disponibile in Italia), una fotocamera posteriore da 16 Megapixel ed una fotocamera anteriore da 5 Megapixel.

SOFTWARE

Il nuovo Samsung Galaxy S6 può contare sul sistema operativo Android 5.0 Lollipop personalizzato da Samsung con una nuova versione dell’interfaccia utente Touch Wiz che può contare su di un design affinato e decisamente più in linea con il Material Design introdotto da Lollipop e su un’eccellente fluidità, elementi che contribuiscono a migliorare notevolmente l’esperienza di utilizzo.

FOTOCAMERA

La camera posteriore del nuovo Samsung Galaxy S6 presenta un sensore Sony Exmor RS IMX240 da 16 Megapixel con apertura f/1.9 anche se, alcuni modelli non commercializzati in Italia presentano un sensore Isocell di Samsung. Le prestazioni sono eccezionali. L’applicazione Camera impiega meno di un secondo ad avviarsi e l’autofocus, in condizioni di luce intesa, ha una velocità notevolissima, del tutto paragonabile all’iPhone 6.Samsung Galaxy S6 Recensione I miglioramenti introdotti da Samsung alla sua fotocamera sono evidenti, inoltre, per quanto riguarda le prestazioni in condizioni di scarsa luminosità. Lo stabilizzatore ottico dell’immagine consente al device di catturare scatti di altissima qualità anche senza ricorrere al flash. Le prestazioni nella realizzazione dei video sono ugualmente eccellenti.Samsung Galaxy S6 Recensione 2 Il Galaxy S6 può registrare video in 2160p a 30fps, 1080p a 60fps ed in 720p. In quest’ultimo caso è presente la possibilità di attivare una funzione slow motion a 120 fps. Ottime prestazioni arrivano anche dalla fotocamera anteriore, perfetta per selfie di qualità grazie ad un sensore da 5 Megapixel.

AUDIO, RICEZIONE e BATTERIA

Il comparto telefonico del nuovo Galaxy S6 conferma la qualità generale del telefono con una ricezione ottima. L’audio in capsula è ottimo mentre lo speaker, spostato sul bordo inferiore del device in una posizione decisamente più comoda per l’utente, garantisce un’ottima riproduzione audio. Pur non raggiungendo ancora la qualità audio del rivale HTC One M9, il Galaxy S6 si difende piuttosto bene, soprattutto per quanto riguarda i bassi, e rappresenta un deciso miglioramento rispetto al suo predecessore, il Galaxy S5.

Per quanto riguarda la batteria, il device presenta una capacità di 2550 mAh sufficienti per coprire buona parte della giornata. Un utilizzo intenso però comporterà l’obbligo di ricorrere alle funzioni di risparmio energetico ed, in particolare, alla Ultra Power Saving Mode che, utilizzando uno schermo in scala di grigi ed attivando sino ad un massimo di sei app selezionate, permette di incrementare notevolmente la durata della batteria. In ogni caso, grazie anche al caricabatteria in dotazione, i tempi di ricarica del Galaxy S6 sono decisamente ridotti. In appena 15 minuti di carica la batteria raggiungerà il 30% mentre sarà necessaria meno di un’ora e mezza per caricare completamente il telefono.

CONCLUSIONI

Il nuovo Samsung Galaxy S6 rappresenta, ad oggi, il meglio di quanto il mondo Android può offrire. Un comparto hardware praticamente eccellente, con SoC e fotocamera al top del mercato, si accompagna ad un software ottimo con una Touch Wiz rivista e più in linea con l’attuale versione di Android. La scelta dei nuovi materiali per la scocca e il design inedito contribuiscono a rendere il nuovo Galaxy S6 un prodotto di assoluto livello in grado di ergersi a vero e proprio top di gamma di Samsung che, in un solo colpo, cancella il mezzo passo falso compiuto con il Galaxy S5 e riconquista, in modo saldo, la leadership della fascia alta del mercato Android. La versione Edge del nuovo Galaxy S6 riesce, inoltre, a dare un tocco di novità all’intero panorama della telefonia mobile proponendo una soluzione quanto mai interessante che, senza dubbio, sarà riproposta in futuro da Samsung su nuovi prodotti di fascia alta.

Google primo media al mondo, Facebook vola

Google è la prima società del comparto media pubblicità al mondo, ma Facebook non si fa intimorire e registra il più elevato tasso di crescita globale nel 2015.

È quanto emerso dalla ultima edizione del Top Thirty Global Media Owners 2015, la classifica che indica quali sono i più grandi gruppi del comparto media al mondo per ricavi.

Google consolida la prima posizione: è la concessionaria di pubblicità  più importante sul pianeta in termini di ricavi secondo i dati elaborati da ZenithOptimedia.

Il motore di ricerca è oggi il 136 per cento più grande della seconda in classifica, la Disney, con un tasso di crescita di ben il 115 per cento rispetto allo scorso anno.

Secondo ZenithOptimedia l’azienda di Mountain View ha approfittato della notevole crescita nelle vendite di smartphone e tablet, creando nuove opportunità tramite i suoi annunci pubblicitari indirizzati agli utenti.

Il vantaggio della diffusione dei device mobile è stato sfruttato anche da Facebook. Il social ha registrato una entrata media in crescita del 63 per cento rispetto allo scorso anno, collocandosi al decimo posto nella classifica Top Thirty di ZenithOptimedia delle concessionarie di pubblicità.

Uno dei tassi di crescita più elevati, dopo il social di Zuckerberg, è stato registrato da Baidu, il più importante motore di ricerca cinese, cresciuto del 43 per cento nell’ultimo anno, occupando la quattordicesima posizione su scala globale, davanti a colossi come Microsoft (ventunesima).

Molto bene, in termini di crescita, anche il Grupo Globo, primaria concessionaria di pubblicità in Brasile, che ha registrato un incremento del 15 per cento rispetto allo scorso anno. Da segnalare nella top 20, il 18esimo posto occupato da un altro motore di ricerca, il celebre Yahoo!.

BenQ EW2755ZH: nuovo monitor 27″ con Low Blue Light Plus

BenQ EW2755ZH: nuovo monitor 27" con Low Blue Light Plus

La casa produttrice della BenQ ha annunciato ufficialmente il nuovo monitor EW2755ZH che si mette in mostra innanzitutto per supportare la esclusiva tecnologia proprietaria Low Blue Light Plus, il cui scopo è di proteggere al meglio la vista dell’utente. Andiamo a conoscere di seguito maggiori dettagli sul nuovo display prodotto dall’azienda made in Taiwan.

Il nuovo BenQ EW2755ZH è un monitor da 27 pollici che si mette in risalto per assicurare una serie di ottimizzazioni grazie a cui non affaticare la vista, l’ideale per chi, per lavoro o svago, ha l’onere (o il piacere) di stare per molte ore seduto davanti al pc. A tal riguardo possibile scegliere tra quattro modalità: Standard, Entertainment, Office e Dark Room.

Per quanto riguarda le altre specifiche tecniche, il nuovo EW2755ZH è dotato di un pannello AMVA da 27 pollici con risoluzione Full-HD e un contrasto di 3000:1. Occorre segnalare inoltre una luminosità di 300 cd/m2 e gli angoli di visuale di 178/178°. Altri aspetti non sono stati resi noti dal produttore anche se si prevede una risoluzione di 1920 x 1080 pixel.

Il nuovo Monitor da 27 pollici della BenQ presenta due speakers integrati da 2 Watt.

Il BenQ EW2755ZH 27  sarà disponibile in Cina e Taiwan dal mese di maggio 2015, a cui seguirà il lancio del nuovo modello da 23,8 pollici, il nuovo EW2445ZH, in arrivo da giugno 2015.

Per il momento queste sono le uniche informazioni in merito al nuovo monitor BenQ EW2755ZH. Non sono stati comunicati dal produttore i prezzi di vendita e la eventuale disponibilità sul mercato europeo. Ne sapremo certamente di più nel corso delle prossime settimane.

Fonte: guru3d.com

Le cuffie con tecnologia a conduzione ossea di Damson

Headbones

Tecnologia a conduzione ossea“, suona quasi come un metodo per assoldare nuovi X-Men o, ancora peggio, un qualche tipo di tortura per arrivare ad una qualche informazione segreta difficile da carpire e scoprire. Ma tranquilli, si tratta soltanto di un nuovo modo di ascoltare la propria musica preferita.

Headbones

Le Headbones sono delle cuffie rivoluzionarie e sono state prodotte da Damson. Queste permettono di lasciare libere le vostre orecchie e quindi è possibile udire il suono in un nuovo modo: collegando il vostro smartphone via Bluetooth, questo trasmetterà il suono tramite le vibrazioni inviate attraverso le ossa temporali, ovvero le ossa situate ai lati e alla base del cranio, arrivando così dritto fino all’orecchio interno.

Cuffie a conduzione ossea

Headbones Cuffie a conduzione ossea

Se si vuole bloccare il suono emesso, sarà sufficiente applicare un earplug agli auricolari. Il dispositivo offre un’alta qualità audio, questo significa che, a meno di smentite, è possibile ascoltare musica in quei momenti in cui è meglio fare attenzione ad altri rumori, come quello del traffico se si è per strada in città o se si fa del jogging. Questo sistema permette anche, così, di spegnere il rumore di fondo quando se ne ha bisogno.

Cuffie a conduzione ossea Headbones

Sicuramente la prova del nove è quella di capire come si percepisce il suono e scoprire se sarà più complicato togliersi la canzone che ci è entrata nella testa.

Le Headbones sono acquistabili su Amazon oppure sul sito ufficiale di Damson a $149 in colore rosso e nero.

 

Samsung Galaxy S6 e S6 Edge, in arrivo un nuovo aggiornamento software

Samsung Galaxy S6 aggiornamento

Samsung ha dato il via al rilascio di un nuovo aggiornamento software per i suoi nuovi smartphone top di gamma, ovvero il Samsung Galaxy S6 ed il Samsung Galaxy S6 Edge. L’update di oggi segue l’aggiornamento rilasciato alcuni giorni fa che riguardava, in larga parte, il miglioramento della gestione della memoria RAM da parte dei due smartphone.

Stando al changelog ufficiale di questo nuovo aggiornamento firmware, caratterizzato dal numero di build XXU1AOE3 basata sempre su Lollipop 5.0.2, i nuovi Samsung Galaxy S6 e S6 Edge dovrebbero ora registrare l’arrivo di diversi miglioramenti alla gestione ed al funzionamento del sensore di impronte digitali, una caratteristica molto interessate su cui Samsung, già da tempo, ha evidenziato la volontà di apportare miglioramenti.

In aggiunta a ciò, con il nuovo update i possessori di Samsung Galaxy S6  e S6 Edge dovrebbero poter sfruttare nuove funzionalità nell’editor fotografico ed alcuni miglioramenti all’interfaccia utente delle app di Samsung. In arrivo, inoltre, miglioramenti alla compatibilità con diversi accessori abbinabili ai due smartphone. Da verificare, invece, eventuali aggiustamenti per la gestione della memoria RAM che, come detto, è stata protagonista anche del precedente aggiornamento.

Per ora, le fonti riportano la disponibilità di questo nuovo update in mercati come la Francia e il Regno Unito. Il rollout in Italia potrebbe, invece, avere inizio già nel corso delle prossime ore. Per ora, quindi, non ci resta che attendere nuovi dettagli sulla questione. Nuove informazioni sulla questione legata all’ultimo aggiornamento software dei Samsung Galaxy S6 e Samsung Galaxy S6 Edge dovrebbero essere imminenti.

Huawei Mate 8 con display QHD e scanner impronte digitali?

Huawei Mate 8 gli ultimi rumors
Huawei Mate 8 gli ultimi rumors

Secondo recenti rumors il prossimo phablet Huawei Mate 8 avrà un display con risoluzione QHD e potrebbe utilizzare lo scanner per le impronte digitali.

La famosa azienda cinese Huawei in queste ultime settimane sembra che stia lavorando celermente per presentare il prima possibile il probabile successore dell’attuale Huawei Ascend Mate 7, un phablet android attualmente disponibile anche in Italia.

Il successore del Mate 7 ovviamente si chiamerà con molta probabilità Huawei Mate 8, e sulla falsa riga del suo predecessore utilizzerà pure lui un display molto grande, e avrà ovviamente un hardware potenziato con gli ultimi ritrovati tecnologici prodotti in casa dall’azienda cinese.

Huawei Mate 8: qualche dettaglio in più

Huawei Mate 8 innanzitutto, come avrete capito pure voi dal nome, abbandonerà la sigla Ascend (come è già accaduto con l’ultimo smartphone top di gamma P8) e avrà sempre un display da 6 pollici di diagonale ma questa volta con risoluzione QHD 2560 x 1440 pixel; in poche parole dovrebbe essere il primo dispositivo mobile di Huawei con un pannello da 2K di risoluzione.

Per gestire una simile quantità di pixel serve ovviamente anche un processore potente, e per questo Huawei Mate 8 monterà un chipset Octa-Core a 64bit Kirin 930 (sviluppato e costruito dalla stessa società cinese) affiancato da un quantitativo di memoria ram non ancora svelato, ma ipotizziamo almeno 2-3GB.

Punto forte del prossimo phablet di fascia alta della serie Mate sarà la sua multimedialità; i rumors infatti indicano una fotocamera posteriore da ben 20,7 megapixel con sensore Sony IMX220 e la possibilità di utilizzare anche un sensore per le impronte digitali; a livello di connettività pare essere sicura la presenza della connettività LTE 4G cat6 con un potenziale massimo d 300 mb/s.

Se tutto questo non vi ha sorpreso più di tanto, sottolineo che Huawei Mate 8 sarà un dispositivo compatto, e avrà il display “senza bordi”, ovvero con bordi sottili ai lati che danno la sensazione che il pannello del dispositivo occupi la quasi totalità della scocca anteriore (stiamo parlando di percentuali vicine all’80%).

Ovviamente tutte queste informazioni non sono state ancora certificate ufficialmente da Huawei, e quindi vanno prese con il giusto distacco emotivo; ancora sconosciute le informazioni che riguardano il prezzo di vendita e quando e in quali mercati l’azienda cinese lancerà il suo nuovo phablet top di gamma.

Fonte: notizia

Incidenti per le Google Car: 3 auto coinvolte da Settembre

Google Car

Il titolo che abbiamo scelto non è certo gentile verso una tecnologia così nuova, sperimentale e all’avanguardia come quella delle macchina self-driving, che riesce a guidare da sola, e portare i passeggeri fino a destinazione, ma la nostra “cattiveria” in questo caso è stata voluta, proprio per ragionare meglio sull’effettiva probabilità di riscontrare incidenti alla guida di un veicolo del genere.

In passato infatti, alla presentazione di questi nuovi gioiellini tecnologici, Google attraverso alcuni primi test effettuati su pista dichiarò di non aver riscontrato nessun incidente (Fonte), e visto l’intelligenza e la bassissima probabilità di errore di un sistema auto pilotato quindi, aveva alluso al fatto che gli incidenti automobilistici si sarebbero azzerati quasi del tutto, ma possiamo davvero esserne sicuri?

Ora, lungi da noi aprire una discussione sulla questione, anche perché sappiamo bene che effettivamente si tratta attualmente solo di numeri troppo esigui, e fare un’analisi sarebbe troppo superficiale essendo ancora troppo presto per parlare di statistiche in questo caso. Questi episodi però crediamo possano mostrare come in realtà anche in questo progetto, seppure teoricamente super sicuro, ci possa essere una “falla”, umana o meno, che può far scaturire un incidente, una considerazione da tenere bene a mente.

I dettagli sugli episodi

Prima di tirare somme e ragionare sugli aspetti legali della faccenda, che diventano forse il vero bandolo della matassa, cerchiamo di capire meglio per quanto è possibile i dettagli e le modalità con cui sono avvenuti questi 3 incidenti negli ultimi 6-7 mesi di test in California.

Nella Silicon valley infatti, sono state testate in questi due trimestri passati ben 42 autovetture self-driving, delle quali 3 “incriminate” sono di proprietà di Google, con il progetto sulle Lexus SUV.

Purtroppo non si sanno molti dettagli circa gli incidenti, visto che la legge vieta la rilevazione pubblica di dati del genere, ma Google ha rassicurato tutti che si tratta di errori umani, avvenuti per altro a velocità ridottissime sotto i 20 Km/h. Sicuramente crediamo a Google, ma la domanda che ci poniamo è: perché non rassicurare gli utenti rendendo questi dati pubblici?.

Si tratta di una tecnologia che prima o poi entrerà nell’uso quotidiano, e quindi avere delle statistiche dettagliate, magari condivise online, potrebbe aiutare l’azienda ad acquisire credibilità sul progetto, e gli scettici a ricredersi sulle effettive capacità di queste vetture autoguidate.

Magari il nostro appello cadrà nel vuoto, ma crediamo che una condivisione spontanea, in tempo reale, di tutte le vetture su un sito, potrebbe avere un forte impatto mediatico, e spingere anche altri stati a rendere possibile la circolazione di queste vetture in tempi più brevi. Attenderemo i prossimi mesi per capire se Google vorrà rendere pubbliche statistiche di guida e maggiore dettagli su questo esperimento, sperando che i nostri dubbi possano essere risolti.

Vivo X5MAX S lo smartphone più sottile con 4000 mAh di batteria!

Vivo X5 Max S sottile e con una batteria da 4150 mAh?
Vivo X5 Max S sottile e con una batteria da 4150 mAh?

Vivo X5MAX S la versione più grande dello smartphone più sottile al mondo (X5Max) è un device con una batteria interna da 4000 mAh che mantiene lo stesso uno spessore molto contenuto.

Se vi piacciono i device mobili molto sottili ma non volete che il design vi porti via un bel pò di autonomia, dato che meno spessore vuol dire per la maggior parte dei casi anche una batteria meno potente, potete utilizzare come punto di riferimento un phablet in arrivo, almeno in Cina, nelle prossime settimane chiamato Vivo X5Max S.

Vivo X5Max S non è altro che il fratello maggiore in termini di dimensioni del display dello smartphone più sottile al mondo Vivo X5Max con i suoi 4,8 mm di spessore; la nuova versione S però otterrebbe pure lui un nuovo record: sarebbe infatti lo smartphone / phablet più sottile al mondo con una batteria interna da oltre 4000 mAh.

Vivo X5Max s il più sottile al mondo con batteria da 4150 mAh?

Vivo X5Max S si presenta infatti con uno spessore di 7,29 mm, ma al suo interno potrete sfruttare una batteria interna da 4150 mAh che vi garantirà un livello d’autonomia veramente elevato, dato che le caratteristiche hardware del prodotto rimangono di ultima generazione e quindi improntate al risparmio energetico.

Le caratteristiche hardware principali

Il display di questo phablet android è infatti da 5,5 pollici di diagonale con risoluzione 1920 x 1080 pixel, monta un processore Octa-Core a 64bit con chipset Mediatek MT6752 affiancato da 2GB di memoria ram e 16GB di memoria interna, che comunque sarà aggiornabile grazie allo slot per microSD fino a 128GB.

A livello multimediale troviamo un accoppiata di fotocamere che sembrano ormai standardizzate nel panorama degli smartphone di fascia media alta, ovvero una fotocamera posteriore da 13 megapixel con autofocus e flash led e una fotocamera anteriore da 5 megapixel.

E’ prevista pure la connettività LTE con il pieno supporto alla Dual Sim dual Stanby, che permetterebbe l’utilizzo del 4G su entrambe le sim telefoniche; oltre al GPS e a Glonass pieno supporto anche ai satelliti cinesi Beidou.

Bisognerà vedere se tutte queste informazioni, soprattutto quella della batteria, sarà confermata ufficialmente dalla stessa Vivo, e allora saremo sicuri che il nuovo X5Max S sarà effettivamente il phablet o smartphone più sottile al mondo capace di avere al suo interno una batteria più grande di 4000 mAh per un autonomia pensiamo da record per la sua categoria.

Fonte: Notizia

Cuffie KEF M400 e M100, compatibili con iOS

KEF-cuffie_m400-m100

Il celebre brand inglese KEF ha presentato due nuovi modelli portatili di cuffie che si mettono in risalto anche per i comandi di controllo di device iOS. Andiamo a scoprire di seguito tutte le specifiche tecniche e i dettagli al riguardo.

Incominciamo dal modello KEF M400, una cuffia dinamica dal peso di 175 grammi che spicca per la facilità di trasporto grazie ai padiglioni ripiegabili. Saranno disponibili in quattro differenti colorazioni: Racing Blue, Sunset Orange, Deep Black e Champagne White.
Tra le principali caratteristiche, troviamo dei cuscinetti in memory foam, uno speciale materiale che si mette in mostra per offrire un ampio comfort e un eccellente isolamento dai rumori esterni. I driver da 40mm fanno ricorso a bobine con avvolgimenti CCAW  e magneti al neodimio. Il cavo è rimovibile, munito di microfono ed i classici comandi di volume, con in più quello relativo al trasferimento di chiamata per il controllo di dispositivi iOS (iPhone, iPad).

Il modello KEF M100 si mette in risalto per la presenza di un driver al neodimio da 10mm in camera in alluminio, un microfono integrato e, come il modello precedente, per i comandi integrati con i device della Apple. Le colorazioni disponibili sono Racing Blue, Sunset Orange, Champagne Gold e Titanium Grey.

Le nuove cuffie della casa produttrice della KEF debutteranno in Gran Bretagna a un prezzo di listino di 200 sterline (circa 270 euro) per  quanto concerne il modello M400 e di 120 sterline (circa 160 euro) per la versione M100.

Ecco di seguito le specifiche tecniche del modello M400:

Peso: 175 gr
Attenuazione rumore: -20dB
Connettore: mini-jack 3,5-3,5mm
Impedenza: 32±15% ohm
Sensibilità: 101,5dB±4dB (IEC-318/1kHz)
Massima potenza ingresso: 30 mW
Risposta in frequenza: 20÷20.000 Hz

A seguire le specifiche tecniche delle cuffie M100:

Peso: 180 g
Attenuazione rumore: -25dB
Connettore: mini-jack 3,5mm
Impedenza: 50±15% ohm
Sensibilità: 97dB±4dB (IEC-607II/1kHz)
Massima potenza ingresso: 10 mW
Risposta in frequenza: 20÷20.000 Hz

FONTE: AVMAGAZINE