Facebook sviluppa occhiali AR per le persone non udenti

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La missione dichiarata di Facebook è aiutare le persone a connettersi e comunicare tra loro. Questo è il motivo per cui, sebbene possa sembrare fuori missione affrontare questo progetto, in realtà si adatta perfettamente alle competenze chiave dell’azienda. L’obiettivo è quello di sviluppare occhiali AR per i non udenti per migliorare il loro sentire.

Il problema che l’azienda ha cercato di affrontare è come migliorare la ricezione audio per le persone in ambienti rumorosi. Sebbene molte persone con ipoacusia trovino possibile ascoltare e interagire in situazioni individuali in luoghi tranquilli, ambienti rumorosi come bar o ambienti sociali occupati possono essere molto più difficili.

 

Facebook, occhiali AR per i non udenti

In un recente progetto, gli scienziati hanno esplorato come gli occhiali per realtà aumentata potrebbero aiutare a determinare quali suoni le persone vogliono amplificare guardando dove stanno guardando. Abbinando l’attenzione di una persona, in termini di ciò che sta guardando, agli ingressi audio, gli occhiali possono quindi comporre i canali audio di conseguenza.

Molte persone ipoacusiche non usano apparecchi acustici, in parte, perché non funzionano bene in situazioni quotidiane come un ristorante rumoroso, una conversazione che coinvolge più persone a una festa rumorosa o in un’auto in movimento“, Thomas Lunner, responsabile della ricerca. Nel condurre la ricerca sull’udito avanzata per gli occhiali AR, ci si è resi conto che alcune delle scoperte potevano essere rilevanti per risolvere questo problema.

Lo studio mostra come la realtà aumentata potrebbe integrare l’apparecchio acustico, attraverso un sistema che comprende ciò che si desidera ascoltare, isola e migliora i suoni e riduce il fastidioso rumore di fondo. Inviando quindi il segnale elaborato AR potenziato all’apparecchio acustico, si ottiene anche un sistema che si adatta alle proprie capacità uditive uniche.

 

Nuove implicazioni nello spazio dell’accessibilità

Michael Abrash, ricercatore di Facebook Reality Labs, ha dichiarato che crede che sia la realtà aumentata che quella virtuale potrebbero avere profonde implicazioni nello spazio dell’accessibilità. AR e VR hanno un enorme potenziale per avvantaggiare tutti, ma hanno un potenziale particolarmente elevato per le persone con diverse abilità fisiche.

Un giorno gli occhiali AR potrebbero essere in grado di aumentare il contrasto per aiutare le persone con problemi di vista a vedere meglio e potrebbero essere in grado di fornire un feedback visivo sui suoni ambientali e sulla parola ai non udenti.

Foto di Pexels da Pixabay

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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