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Titanic 2: la replica del più famoso transatlantico del mondo salperà nel 2022

C’è una notizia che ormai gira da anni che per vari ritardi del progetto di cui tratta continua a venir riproposta facendo far parlare di sé. Tutti conoscete il Titanic, infondo si tratta solo del più famoso transatlantico al mondo, ma forse non tutti conoscete il Titanic 2. Non è il successore legittimo dell’originale del 1912 e non è neanche il seguito del film James Cameron, è una vera barca che a quanto pare salperà, anche se nel 2022.

Si tratta di un progetto di un imprenditore australiano chiamato Clive Palmer. L’idea di costruire tale opera è iniziata del 2012 ed il suo completamento doveva già essere ultimato, almeno secondo il progetto iniziale. Dei problemi con il governo cinese (chi altro poteva dare il supporto per una cosa del genere?) nel 2015 hanno costretto lo slittamento verso il 2018. Ora che siamo quasi alla fine dell’anno la nuova data indica il varo nel 2022 tanto che il tutto sembra solo una trovata pubblicitaria.

 

Affonderà prima di salpare o salperà ed affonderà?

Ecco una vecchia dichiarazione dell’uomo dietro il progetto: “La nave seguirà il viaggio originale, trasportando passeggeri da Southampton a New York, ma circumnavigherà anche il globo, ispirando e incantando la gente mentre attira l’attenzione senza rivali, l’intrigo e il mistero in ogni porto che visita”

Il viaggio inaugurale è programmato per il 2022 da CruiseArabia e partirà da Dubai con destinazione New York. Le cabine allestite sono ben 835 con una capacità totale di 2.435 passeggeri. Mentre gli interni e l’estero riprenderanno fedelmente il transatlantico originale, il resto sarà all’avanguardia, così come lo scafo.

Per chi non lo sapesse, il Titanic aveva due navi sorelle, l’Olympic e la Britannic. La prima, la più vecchia delle tre, ha continuato a viaggiare fino al 1934 prima di essere dismessa. La seconda, la più giovane, durante la prima guerra mondiale fu convertita in una nave ospedale ed affondò nel 1916 per colpa di una mina tedesca.

Honor Watch: il nuovo smartwatch verrà rilasciato il 31 Ottobre

I wearable sono ormai diventati i dispositivi tra i più comprati al mondo, soprattutto per la sua comodità e funzioni, tra cui spicca quella del rilevamento cardiaco per chi corre e pratica sport. Uno dei wearable più diffusi al mondo è lo Xiaomi mi Band 3. Durante lo scorso IFA 2018 a Berlino, l’azienda Honor ha lanciato ufficialmente, con data di rilascio il 31 Ottobre, due grandi novità, l’Honor Magic 2, uno smartphone senza bordi, con lettore d’impronte digitali sotto lo schermo e fotocamera a comparsa, e il nuovo smartwatch Honor Watch. Vediamo di cosa si tratta quest’ultimo.

 

Funzioni Honor Watch

Il nuovo smartwatch si presenta molto simile, se non quasi identico, al Huawei Watch GT rilasciato in questo mese. Ha un display OLED da 1,39”, con la cassa e la corona in metallo, e due tasti fisici laterali, di cui uno colorato di rosso. Nel complesso, la sua struttura appare ben compatta e solida. Dal punto di vista delle funzioni, ne ha diverse. Ovviamente, per tutti gli sportivi, ha un accelerometro, un sensore GPS, ed un rilevatore di battito cardiaco, ottimo soprattutto chi vuole monitorare il proprio andamento durante uno sforzo aerobico. La batteria è anche un punto forte, con una durata stimata di due settimane se si tiene sempre acceso il Gps o il sensore di battito cardiaco. La grande e principale differenza che separa l’Honor Watch al Huawei Watch GT è la funzione contactless, ovvero il metodo di pagamento immediato avvicinando soltanto il dispositivo, senza dover portarsi carte di credito appresso, il tutto ancora più interessante con il rilascio di Google Pay. Attualmente, non si sa se lo smartwatch supporterà quest’ultimo e se arriverà effettivamente in Italia. Non resta che attendere un paio di giorni per il rilascio ufficiale.

Apple in debito: non ha pagato una società per 7 miliardi di dollari

Difficile pensare che una società il cui valore ha superato i mille miliardi di dollari sia in credito con altre società eppure è così. Certo, la situazione è più complicata di un semplice debito, almeno appartatemene. Il colosso di Cupertino è da tempo in guerra con Qualcomm, uno dei produttori di processori al mondo. Ovviamente si tratta di una guerra combattuta nei tribunali e in parte sul mercato.

Secondo quanto emerso da un’ultima dichiarazione di Qualcomm, Apple deve a quest’ultima ben 7 miliardi di dollari in royalty per l’uso di alcuni brevetti. La difesa del produttore di iPhone è che sono stati addebitati costi fuori da ogni logica; ha iniziato a smettere di pagare solo dopo l’inizio delle beghe legali tra i due.

 

Pagare o non pagare

La prima segnalazione di mancati pagamenti da parte di Apple era arrivata ad aprile. All’appello mancavano un miliardo di dollari, sempre per le royalty, che il colosso statunitense e i fornitori ad esso legati avevano rifiutato di pagare. Da allora il debito si è accumulato arrivando a raggiungere i sopracitati 7 miliardi di dollari.

Per quanto questo aspetto del confronto legale sia pesante, non è la dichiarazione più compromettente fatta durante questi mesi. Secondo l’accusa Apple avrebbe rubato dei segreti industriali per venderli ad Intel, un altro produttore di processori che sta attualmente fornendo i chip per dispositivi come i MacBook. Se si rivelasse vera, per Apple la multa potrebbe essere particolarmente elevate visto che negli Stati Uniti lo spionaggio industriale è severamente punito.

Tale odio reciproco non fa bene per gli affari ed entrambe le società lo sanno tanto che entrambi i CEO hanno fatto capire che un ritorno agli affari sarebbe ben accetto, ma purtroppo ci sono diversi aspetti da risolvere prima di arrivarci.

Milano, apre la Biblioteca degli alberi, un parco da 95.000 mq

La notizia già si sapeva, ma da oggi è diventata realtà: è stato inaugurato il primo parco pubblico, di gestione privata, a Milano. Il progetto è partito nel 2004 e solo dopo 14 anni finalmente è stato ultimato.

La biblioteca degli Alberi

Sarà un parco enorme, ben più grande dell’ormai secondo parco in ordine di grandezza della città, Parco Sempione. L’area verde, chiamata per l’appunto Biblioteca degli Alberi, si estenderà per ben 95.000 metri quadri, tutta appositamente ricoperta da alberi, foreste circolari tematiche, sentieri per chi corre, panchine, piccoli palchi per eventi musicali, tantissime aree attrezzate per sport per esercizi a corpo libero con sbarre e quant’altro. Ci saranno inoltre, giornalmente, eventi fino alle 23, visite guidate, percorsi didattici, letture in pubblico. Ovviamente, non mancheranno diversi chiostri per la ristorazione e bar, oltre ad aree fatte apposta per i cani. Importante questo ultimo aspetto, che consente di sfruttare il parco anche dagli animali a quattro zampe. Questo parco non è chiuso, ovvero non avrà recinzione, cancelli e quant’altro che quindi vieta l’entrata dopo determinate ore. Ciò non significa che non sarà controllato, saranno costanti le pattuglie in giro per sicurezza e numerose le telecamere nelle varie zone. Come già espresso dal sindaco di Milano Giuseppe Sala, questo parco sarà una bella sfida per l’amministrazione della capitale della Lombardia. Si stima, infatti, che per mantenere sempre in buono stato e custodire un parco dalle dimensioni del genere, è stimata una spesa annua di circa 3 milioni, che comprende gli addetti ai vari settori, la sicurezza, la manutenzione, gli eventi da fare giornalmente.

In questo link, sul canale Youtube di Repubblica.it, è possibile vedere a 360° tutta la Biblioteca degli alberi in tutta la sua grandezza, grazie alla visione di una telecamera su un drone libero.

Android: il 50% della App invia i nostri dati ad aziende come Facebook e Amazon

Secondo uno studio condotto dall’Università di Oxford su circa 959.000 app scaricabili da Google Play e negli Stati Uniti, quasi il 90% delle app Android  condivide i dati con Google. I ricercatori hanno anche scoperto che circa la metà delle app condivide tali dati con almeno altre dieci aziende di terze parti, come Facebook e Twitter.

Questo accade a causa del notevole aumento negli ultimi anni, di app Android gratuite o “freemium”. Queste si basano sulla pubblicità e sulla condivisione dei dati per poter essere gratuite. Il tipo di dati generalmente raccolti da queste app e poi trasmesse a terzi, sono in genere l’età, il sesso e la posizione dell’utente.

Scondo lo studio, le app peggiori per la condivisione di dati sono quelle destinate ai bambini. Sia i giochi che le app di notizie per bambini infatti, sono tra il maggior numero di quelle associate a tracker di terze parti.

I ricercatori descrivono questo tipo di raccolta e monitoraggio dei dati di massa come una vera sfida per le aziende per quello che riguarda la regolamentazione di questa attività. Non solo per le aziende che devono rispettare le leggi, la sfida è anche per gli organi che devono farla rispettare.

Secondo i ricercatori dell’Università di Oxford questi dati non sono comunque sorprendenti, visto i modelli commerciali che oggigiorno utilizzano le grandi aziende. La commercializzazione e l’utilizzo dei dati degli utenti è molto comune ai nostri tempi.

Come ha dichiarato Morten Brogger, CEO della app di comunicazione criptata Wire:

[Le app] sono gratuite perché usano i dati, piuttosto che un pagamento per il download, per fare soldi. L’uso di strumenti di comunicazione gratuiti significa rendere disponibili i dati della tua attività e poter costruirne un profilo approfondito. Questo profilo ci porterà sempre più vicini a questo tipo di business, senza che ce ne rendiamo conto.”

Auto elettriche: quanto costa cambiare una batteria?

Nell’ambito dei motori, le varie aziende stanno puntando forte per il futuro sulle auto elettriche, oltre a fare test sulla possibilità del self-driving. Le auto elettriche sono e saranno un punto fondamentale di svolta per la circolazione, sia perché i consumi sono molto inferiori, sia per l’ambiente, per ridurre fortemente l’inquinamento atmosferico prodotto dalle macchine. Ovviamente, essendo macchine per ora non molto diffuse e di alto livello tecnologico, i prezzi di ogni singolo componente lievitano rispetto ai motori normali.

 

Quanto costa cambiare una batteria

Hdmotori.it, uno dei maggiori siti di informazione dei motori in Italia, ha domandato e raccolto diverse risposte dalle maggiori aziende produttrici di auto, tra cui, appunto, quelle elettriche sui prezzi di un cambio di batteria di quest’ultime.

Hyundai. L’azienda, per cercare di far risparmiare i clienti, sta cercando di creare un progetto per vendere le singole parti da cambiare di una batteria, rimanendo inalterate le altre. Le batterie elettrichie Hyundai hanno una garanzia di 200.000 km e di 8 anni, in caso prima di questi due fattori, la batteria scende al di sotto del 70% di SoH, può essere sostituita gratuitamente in uno dei centri autorizzati.

Jaguar. Il prezzo ufficiale di una batteria di un’auto elettrica è di 30.000 euro iva esclusa di una Jaguar I-PACE . L’azienda, consiglia, di sfruttare al massimo la garanzia di 8 anni, in quanto nel 2026 il prezzo di una batteria sarà notevolmente inferiore rispetto ad adesso. Si possono anche sostituire i singoli moduli, leggermente più difficile rispetto a smontarla completamente.

Mercedes. Il cambio batteria di una smart EQ è di circa 13500 euro, iva esclusa. In questo caso, l’azienda cambia esclusivamente tutta la batteria completamente. La garanzia dura 8 anni e 100.000 Km effettuati.

Tesla. L’azienda ha preferito non rivelare il prezzo di una batteria di una loro auto elettrica. Hanno assicurato che le batterie sono della massima efficienza e longevità possibile, la garanzia dura 8 anni e 192.000 Km per il Model 3 Long Range, mentre 160.000 Km per il Model 3 Standart Range.

 

Apple riconosce un problema nei selfie del suo nuovo iPhone Xs e Xs Max

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Solo poche settimane fa, Apple ha introdotto i suoi nuovi modelli di iPhone XS e XS Max, diventati immediatamente i dispositivi più desiderati della stagione. E le lunghe code per acquistarli, infinite come sempre, ne sono state una testimonianza.

Tuttavia, non tutto è perfetto. Infatti, pare che ci siano già diversi utenti che si lamentano dei selfie fatti con questi dispositivi. Migliaia di persone hanno già capito che le cosiddette “Beautygate” – un nuovo filtro bellezza incorporato nelle fotocamera – non sono così naturali quando si fa un selfie perché, rispetto ad altri smartphone, il risultato non è così buono come ci si aspetta. 

Andiamo nello specifico

Secondo The Verge, l’effetto di iPhone, che è simile alla modalità “bellezza”, fa sì che i volti appaiano come se fossero stati eccessivamente truccati prima dello scatto. Inoltre, questa funzione non può essere disabilitata. 

Dopo le denunce sui vari social network, Apple sta già prendendo provvedimenti in materia e la società ha spiegato che “Beautygate” è nel sistema intelligente HDR, in grado di combinare immagini differenti che sono state scattate dalla fotocamera al fine di generare un effetto di illuminazione perfetto. 

L’errore di questo meccanismo è che non si sceglie la base migliore per selfie. In tal modo, anziché utilizzare la velocità dell’otturatore più veloce, si avvale di quello più lento, creando immagini che perdono in dettaglio.

Ma, fortunatamente per gli utenti di iPhone XS e XS Max, l’azienda sta già lavorando a una soluzione, che sarà pronta con l’aggiornamento iOS 12.1.

Vodafone Special Minuti 30 GB costa 7€ per 3 Italia, ma entro oggi

offerte Vodafone

Vodafone Special Minuti 30 GB a 7€ è disponibile solo per quei clienti 3 Italia che entro la giornata di oggi, 28 ottobre 2018, sceglieranno di aderire all’iniziativa dell’operatore rosso. Il bundle non cambia ma evidentemente c’è qualcosa di molto diverso nel prezzo, ora in forte sconto per tutti.

 

Vodafone Special Minuti 30 GB a 7€ per Tre

L’offerta è ben nota ed arriva con al seguito minuti illimitati per qualsiasi numero di rete fissa e mobile in Italia verso cui non si paga nemmeno lo scatto alla risposta. Indicati e già inclusi nel costo di rinnovo della tariffa abbiamo anche 30 GB di traffico dati su rete mobile da sfruttare nell’alta velocità delle reti 4G LTE anche per navigare da altri smartphone, tablet, PC, notebook e TV, grazie alla funzionalità hotspot senza limiti gratuita per sempre.

Il costo per rinnovare questa interessante promozione è di 7€ al mese con credito residuo per ricarica in negozio o rinnovo con sistema di pagamento digitale da app e sito per chi sceglie di passare con il proprio numero in Vodafone da 3 Italia. Il costo di attivazione, per questa e tutte le altre promo del gestore, è di 10 euro da pagare solo la prima volta.

Per effettuare la richiesta di portabilità del numero occorre fare in fretta. La si può fare recandosi presso qualsiasi centro Vodafone autorizzato in Italia. In alternativa si possono anche scegliere le ottime promo online a 7,99€ per i tanto discussi 50 GB su rete 4G che fanno capo alle nuove Vodafone Special Minuti 50 GB in promozione.

Tim Extra Power è la nuova promo mobile scontata per nuovi clienti

Tim Extra Power è una tariffa ancora sconosciuta che l’operatore volge all’attenzione di tutti coloro che vogliono entrare a far parte della loro rete. Si propone quale tariffa mobile in sconto per tutti i sottoscrittori, che pagano solo 9,99 euro al mese per 1 anno invece di 12,99 euro. Scopriamola.

 

TIM Extra Power

Fermo restando i costi indicati nel paragrafo di apertura, TIM concede il tutto illimitato per minuti e GIGA da spendere sulle proprie reti ultra veloci. In particolare vengono offerti:

  • minuti illimitati verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali senza scatto alla risposta
  • 10 GIGA di traffico dati in 4G LTE con hotspot service illimitato ed incluso per la navigazione in casa e fuori casa da tutti i nostri device

Salvo proroghe le promozioni restano attive dal 29 Ottobre al 25 Novembre 2018 e prevedono il pagamento con addebito su carta di credito o conto corrente o sulla fattura della propria linea di casa, se si possiede una linea TIM di rete fissa.

Il costo di attivazione è di 9 euro mentre minuti e GIGA non utilizzati nel mese promozionale non possono essere cumulati per il successivo rinnovo. In caso di traffico extra generato rispetto alla soglia dei 10 GB la navigazione si blocca per poi riprendere al momento del nuovo rinnovo.

La presente offerte è abilitata anche per la navigazione su rete ultra veloce 4.5 per gli smartphone compatibili fino al 30 novembre 2018, per poi passare alla rete standard dopo tale data con banda limite a 150 Mbps in download e 75 Mbps in upload.

TIM Extra Power in fattura è compatibile con TIM Connect e TIM Smart ma non con le promozioni attivate prima della data del 1 settembre 2015. Puoi scoprire altre offerte con GIGA gratis al link precedente.

Nell’Oceano Pacifico l’eruzione vulcanica sottomarina più profonda al mondo

Quella recentemente documentata dai ricercatori nell’Oceano Pacifico occidentale, è ad ora la più profonda tra le recenti eruzioni vulcaniche sottomarine conosciute sulla Terra.

 

L’eruzione ha avuto luogo nella fossa delle Marianne, il luogo più profondo della Terra

L’eruzione ha infatti avuto luogo a circa 7 km sotto la superficie dell’oceano, più precisamente sul Back-Arc Mariana, che si trova al largo delle isole Marianne vicino al Giappone. Ovvero una zona di vulcani attivi sui fondali della Fossa delle Marianne, la parte più profonda degli oceani della Terra ed in assoluto il punto più profondo del Pianeta.

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori guidati dal geologo marino Bill Chadwick, della Oregon State University. Chadwick ha dichiarato che “la maggior parte dell’attività vulcanica del mondo si svolge effettivamente nell’oceano, ma la maggior parte di essa passa inosservata. Questo perché i terremoti sottomarini associati ad attività vulcanica sono generalmente di piccola entità e la strumentazione è lontana sulla terraferma. Molte di queste aree sono profonde e non lasciano indizi sulla superficie. Questo rende le eruzioni sottomarine molto sfuggenti“.

 

La prima osservazione dell’eruzione nell’Oceano Pacifico nel 2015

La prima osservazione dell’eruzione del Back-Arc di Mariana è stata effettuata nel dicembre 2015 dalle telecamere di un veicolo subacqueo autonomo. Le foto scattate dal robot sottomarino, hanno rivelato la presenza di un flusso di lava scuro e cristallino sul fondo marino non coperte da sedimenti. Le esalazioni di fluido idrotermale lattiginoso mostrate dalle foto, indicavano che il flusso lavico era ancora caldo e quindi molto giovane.

I dati raccolti in quest’area di ricerca hanno indicato che ci sono stati importanti cambiamenti di profondità tra il 2013 ed il 2015, il che è coerente con un’eruzione vulcanica sottomarina. I flussi lavici scaturiti dall’eruzione, si estendevano su un’area di circa 7,2 km di lunghezza e avevano uno spessore compreso tra 40-137 metri.

Nel Dicembre del 2016, i ricercatori hanno effettuato nuovi studi nella zona, utilizzando due veicoli telecomandati per esplorare il sito. Le nuove osservazioni hanno evidenziato come il sistema idrotermale creatosi sui flussi lavici, fosse già in rapido declino. Questo sta a significare che l’eruzione aveva avuto luogo solo pochi mesi prima della sua scoperta nel 2015.

A spiegarci il motivo è Chadwick con le sue parole: “Tipicamente dopo un’eruzione, si rilascia calore e fluido caldo di sfiato per alcuni anni e gli organismi colonizzano le prese d’aria calde, creando un nuovo ecosistema. Ma dopo poco il sistema si raffredda e gli organismi mobili lo abbandonano. Nel sito era presente ancora un po’ di ventilazione calda, ma era già evidentemente diminuita”.

Quest’isola alle Hawaii è scomparsa dopo il passaggio di una tempesta

East-Island

L’uragano Walaka, una delle più potenti tempeste del Pacifico mai registrate, ha cancellato un’isola ecologicamente importante nell’arcipelago hawaiano. Basandosi su immagini satellitari, gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno confermato che l’East Island è scomparsa quasi completamente a causa della devastante tempesta che ha colpito la regione all’inizio di ottobre.

Lunga circa un chilometro e larga circa 120 metri, l’East Island era il secondo più grande isolotto delle fregate francesi, un atollo situato a 550 miglia a nord ovest di Honolulu. Le immagini satellitari mostrano come l’isola a Est sia scomparsa quasi completamente a causa degli effetti devastanti della tempesta che ha colpito la regione.

Nonostante il suo territorio relativamente piccolo, l’isola era importante per lo sviluppo e il supporto della fauna selvatica locale, un habitat chiave per la foca monaca hawaiana, una specie in pericolo di estinzione, la tartaruga verde hawaiana in via di estinzione e diverse specie di uccelli. French Frigate Shoals è il sito di nidificazione per il 96% della popolazione di tartarughe verdi delle Hawaii, e circa la metà di loro depone le uova nell’East Island, che storicamente è stato il sito di nidificazione più importante per le tartarughe.

 

L’isola dell’Est

Il ricercatore Charles Littnan, direttore della Divisione di specie protetta NOAA, ha detto che probabilmente ci vorranno anni per capire il significato e le implicazioni della perdita dell’isola per queste specie in via di estinzione. Sebbene l’esperto ritenga che le conseguenze non siano catastrofiche, la ripetizione di incidenti di questo tipo può portare all’estinzione di alcune specie.

Purtroppo, quando si considerano gli effetti del cambiamento climatico, che colpisce direttamente la frequenza e l’intensità delle tempeste e del livello dell’oceano, eventi come quello sperimentato dalla East Island possono essere più di una sorpresa, un appuntamento fisso.

Non è noto se l’East Island riapparirà, ma gli antecedenti non sono promettenti. Un isolotto chiamato Whale-Skate, che un tempo era un importante habitat per la foca monaca hawaiana, scomparve dalla francesi Frigate Shoals nel 1990 e non è ricomparsa.

Di fronte a questa situazione, gli scienziati stanno esplorando cosa si può fare, se si può fare qualcosa, per intervenire e proteggere questi habitat vulnerabili, al fine di aumentare la capacità di recupero delle specie colpite.

Tali sforzi potrebbero includere il rimbalzo della sabbia sulla superficie dell’oceano per cercare di ripristinare le isole, ma fino ad ora questa o qualche altra alternativa non si è materializzata.

Asteroide o cometa? Nuovi dati sulla strana roccia spaziale 3200 Phaethon

asteroide-blu

Una nuova ricerca sul corpo celeste 3200 Phaethon, che nel dicembre 2017 si è avvicinato ad una distanza estremamente breve dalla Terra, ha detto che si tratta di “uno strano asteroide blu che ha creato [la pioggia di meteore] Geminidi e si è riscaldato quando i metalli si sono sciolti sulla sua superficie“, ha detto Teddy Kareta, il principale investigatore dello studio e membro della University of Arizona degli Stati Uniti.

Questa ed altre informazioni su questo oggetto enigmatico spazio sono stati presentati al 50° meeting annuale della Divisione per le Scienze Planetarie della American Astronomical Society, tenutasi il 23 ottobre a Knoxville (Tennessee, USA).

 

L’asteroide blu

3200 Phaeton è una roccia spaziale di 6 chilometri di diametro, ha un colore insolito ed è uno dei pochi asteroidi che producono piogge di meteoriti. Inoltre, compie “passeggiate” estremamente vicine al Sole, quindi la sua superficie raggiunge temperature di 800 gradi Celsius.

Anche se questo strano oggetto è stato scoperto nel 1983 e ha “un’orbita  altamente eccentrica“, tanto che è “difficile da dire se Phaethon sia un asteroide o una cometa morta“, ha detto Karet, le indagini hanno permesso di percepire che la roccia è più scuro e ha una superficie più omogenea di quanto si pensasse in precedenza.

Questi specialisti sperano che i loro nuovi dati possano essere utili per la missione Destiny Plus dell’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), che spera di affrontare questo enigmatico asteroide nel prossimo decennio.

Il Fantasma di Cassiopea: una nuvola di colori ripresa dal telescopio Hubble

Lo spazio sembra un logo così oscuro e remoto eppure è anche pieno di colori, di corpi celesti che strappano spazio al nero cosmico. Pianeti tutti diversi tra loro, stelle di varie natura che bruciano in modi singolari e poi ci sono le nebulose, mostri gassosi che racchiudono panorami mozzafiato. Una di queste è stata immortalata dal telescopio spaziale Hubble di recente e il risultato è di sicuro da lasciare a bocca aperta.

Il Fantasma di Cassiopea è descrivibile come una nuvola di gas e polvere che lentamente si erode lasciando dietro di sé una coda scintillante, neanche fosse una cometa, il tutto ripreso dal telescopio sopracitato. Molte delle cose riprese dalla Terra mostrano una bellezza che ormai potrebbe essersi già estinta come proprio in questo caso. La distanza tra noi e la nebulosa è di oltre 550 anni luce e si trova nella costellazione di Cassiopea, come d’altronde suggeriva il nome.

 

Luci

I colori associati a tale fenomeno sono da ricondurre proprio alla stella che da il nome alla costellazione che nonostante parecchio distante. La stella in questione è classificata come blu-bianca subgigante e la sua massa è 19 volte quella del nostro Sole. Sempre rispetto a quest’ultimo, la sua luminosità è addirittura 65.000 volte maggiore e gira su stessa a una velocità superiore di oltre 200 volte.

Tornando ai colori del Fantasma di Cassiopea, la loro particolarità sembra essere data dalle radiazioni ultraviolette proveniente dalla stella. Le onde energizzano le molecole di idrogeno spingendole a rilasciare una particolare luce rosso-cupo di luce alfa-idrogeno. La stessa luce si riflette sulla polvere rilasciata dalla nebulosa e da qui il colore blu-azzurro.

Apple: cosa aspettarsi dal nuovo Mac Mini 2018 in arrivo a breve

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Tra appena tre giorni ci sarà il nuovo evento tenuto da Apple dove verranno annunciate diverse novità . L’assoluto protagonista della giornata dovrebbe essere senza dubbio il nuovo iPad Pro, ma ci sarà molto altro. Sempre in teoria, almeno da quanto suggerito dagli inviti, ci saranno gli annunci in merito ad alcuni aggiornamenti di applicazioni e software importanti, ma ci sarà anche la presentazione del Mac Mini 2018. Senza indugi andiamo a vedere quello che sappiamo in merito a quest’ultimo dispositivo.

 

Potenza e design

Risulta palese che questo particolare computer ha bisogno di un aggiornamento in fatto di potenza e quindi presenterà un processore di ultima generazione. Come con la versione precedente che mostrava due variante a seconda del Soc, Intel i5 e i7, e le due scelte più probabili ricadono sugli i5-8400 e i5 8700. Qualcuno vorrebbe vedere in questi piccoletti gli i5-8305G e i7-8809G, due particolari processori nati in collaborazione tra Intel e AMD che prevedono proprio la grafica di quest’ultima.

Un’altra ipotesi è che potrebbe veder arrivare anche un modello Mini Pro il quale sarà supportato da più memoria e diverse funzioni in più di natura gestionale e quant’altro. Gli ultimi due processori citati potrebbero far parte di questi modelli.

Un ulteriore rinnovo ci sarà dal punto di vista dell’hardware per l’archiviazione dati. Considerando gli anni in cui è uscito il Mac Mini, era normale avere un HDD, ma ormai la tecnologia più comune visto i vantaggi è diventata quella degli SSD e per questo sarà facile vederne uno a bordo.

È molto probabile che oltre a vedere un minimo di ridesign del dispositivo, in termini anche di circolazione dell’aria interna e di materiali usati, assisteremo ad un cambiamento per le porte di connessione. Sempre il linea con il discorso di un modello Pro troveremo più porte Ethernet così come alcune USB-C e o Thunderbolt; un dubbio in merito e se rimarrà o no quella HDMI.

Questi sono tutti i rumors in merito a questo dispositivo, ma ci vorrà poco a sapere se sono veri o no.

Samsung: il Galaxy S10 potrebbe non avere il jack audio

L’azienda coreana Samsung è costantemente al lavoro per produrre nuovi dispositivi tecnologici sempre più performanti. Come già accennato diversi mesi fa, la multinazionale, oltre al nuovo Samsung Galaxy S10, sta pensando anche di creare uno smartphone pieghevole, ma non si sa ancora niente, bisognerà aspettare il mese di Novembre dove l’azienda darà maggiori informazioni. Nonostante ciò, Bloomberg, ha riportato alcune indiscrezioni molto interessanti sul nuovo Galaxy in programma, con alcune novità che potrebbero esserci.

 

Le novità del Samsung Galaxy S10

Una notizia, che sorprende, è che nel nuovo smartphone potremmo non trovare il classico jack audio da 3,5 mm, dove inseriamo gli auricolari e le cuffie per sentire musica o parlare al telefono. Al suo posto, ci sarà invece una porta USB di tipo C, novità rispetto a tutti gli altri Galaxy. Nonostante sembra una scelta controproducente, bisogna pensare che è principalmente strategica, infatti al giorno d’oggi sempre più persone stanno abbandonando le cuffie col filo a favore di cuffie wireless o con connessione Bluetooth, tra cui spiccano le AirPods. La stessa azienda, potrebbe così approfittarne per far acquistare i suoi auricolari wireless Gear Icon X.

Altre notizie emerse sul nuovo smartphone è il lettore d’impronte digitale sotto lo schermo, non più fuori sul pulsante centrale Home, una fotocamera frontale anch’essa all’interno dello schermo, anche se non si sa molto. Nel back ci saranno 3 fotocamere posteriori, ognuna con una propria funzione specifica, anche se il nuovo Samsung A9 ne ha ben 4. Lo schermo, infine, sarà di 5,8′ OLED, mentre non si fa quello della sua versione Plus, il Samsung Galaxy S10+.

 

WhatsApp: ecco come ottenere gli aggiornamenti sulle allerte meteo

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Il tempo di questi tempi è imprevedibile e data la sua natura distruttrice sarebbe comodo avere a portato di mano un qualcosa che ci avverte in tempo reale. I cambiamenti posso risultare così repentini che anche una velocità controllata su Internet potrebbe non rivelarci la realtà della situazione. Detto questo, la Protezione Civile ha deciso di mettere una toppa ad un problema che in diverse parti del mondo hanno già risolto.

Ormai da diverso tempo è possibile iscriversi ad una specie di newsletter che sfrutta le applicazioni di messaggistica WhatsApp e Telegram. Usando il numero fornito dall’ente, che è 0933938312, si potrà rimanere aggiornati in tempo reale su un eventuale emergenza meteo. Una volta salvato il numero ed aggiornato l’applicazione, WhatsApp in questo caso, non ci basterà che mandare un messaggio con scritto semplicemente “news“.

 

Progetto agli albori

Gli organizzatori del servizio ci tengono a far sapere che i numeri non saranno visibili a nessun’altro così da salvaguardare la privacy; i messaggi in sé vengono inviati in modalità broadcast. Anche cancellare l’iscrizione risulta essere molta facile tanto che basta mandare un altro messaggio con scritto semplicemente “stop news“.

L’iscrizione tramite numero risulta essere ovviamente solo per WhatsApp mente per Telegram l’operazione è leggermente diversa. Bisognerà entrare nel gruppo gruppo pubblico tramite @procivisinforma e per uscire basta disconnettersi.

Al momento il progetto è legato ad territorio circoscritto che è quello di Gela. Purtroppo da sembra esserci da altre parti di Italia, ma se risultasse utile allora sicuramente ne vedremo fioccare di più di questi gruppi gestiti dalla protezione civile in primis.

Instagram: 5 applicazioni utili per gli amanti delle Stories

Instagram è senza dubbio il social del momento, superando di netto anche il grande network Facebook. Il punto forte, inserito da oltre un anno, sono le Storie, che portano tantissimi utenti a scattare molte foto al giorno. Le Stories, infatti, sono contenuti caricabili, sia video sia foto, che dopo 24h ore dalla pubblicazione si cancellano. Proprio per questo, gli utenti ne fanno molte al giorno. Esistono numerose applicazioni gratuite e non, che permettono di migliorare e creare contenuti migliori e originali da mettere sul social.

 

5 applicazioni utili per Instagram

  1. InShot, un’ottima applicazione gratis, scaricabile sia su Android sia su iOS, che permette di editare video molto rapidamente e facilmente, montarli, tagliarli, aggiunge effetti speciali e tanto altro. Unica pecca è che nel contenuto finale prodotto appare il logo dell’applicazione, e solo con la versione Premium, che costa 10 dollari mensili si può risolvere.
  2. Legend, applicazione che permette di aggiungere tantissimi tipi di animazioni diverse nelle foto, rendendole simpatiche ed originali. E’ gratis su iOS.
  3. Instants, gratis per iOS, permette di unire tante foto e scatti per formare piccoli video e si possono aggiungere anche dei testi nel minivideo. Con la versione premium, 30 dollari l’anno, si possono cambiare font e dimensione dei caratteri del testo.
  4. PicPlayPost, molto simile alla prima che abbiamo citato, è un ottimo editor di video, molto facile da usare e da la possibilità aggiuntiva di mettere una voce fuori campo dal video. Nelle sue versioni premium è logicamente più completa.
  5. Quick, disponibile sia su iOS sia su Android, ottima per montare video, editare foto, aggiungere canzoni di sottofondo. E’, infatti, una delle applicazioni della GoPro.

Amazon: oltre a venderci articoli, farà le nostre faccende domestiche

Il primo progetto pilota di questo nuovo servizio di Amazon, volto a fornire servizi di pulizia domestica agli utenti, è partito quattro anni fa. Nel 2014 infatti la signora Bobbie Moe, proprietaria con suo marito di una ditta di pulizie a Seattle, fu contattata da Amazon per fornire i suoi servizi tramite un programma pilota di vendita di questi servizi online.

Credendo che questo avrebbe portato loro un maggior volume d’affari, i due coniugi si sono iscritti al programma. Ma l’esperienza è stata secondo loro un disastro. Stando a quanto riportato dai coniugi Moe, i clienti inserivano nella richiesta sul sito di Amazon le loro esigenze di pulizia e la metratura della loro casa. Questo non dava però agli addetti un effettiva stima di quanto tempo e manodopera occorresse realmente per effettuare la pulizia e spesso impiegavano più tempo di quello “pagato”. Dopo quasi due anni di prova, tra il 2015 e l’inizio del 2017 alla fine i Moe hanno deciso di abbandonare il progetto.

 

Richieste più precise per un servizio migliore

La divisione servizi di Amazon, è ora guidata da Patrick Bigatel, il quale afferma che  l’azienda ha imparato dal progetto pilota, e migliorato il servizio. Adesso infatti ai clienti vengono chieste maggiori informazioni, riguardo il tipo di casa, il numero di stanze e il tipo di pulizia da effettuare. Amazon ora offre una vasta gamma di servizi a domicilio, di qualsiasi tipo, dalle riparazioni di elettrodomestici e smartphone a lavori domestici di ogni tipo. Il servizio è attivo su circa 45.000 codici postali statunitensi e alcune zone di India ed Europa.

I parametri relativi ai guadagni e al mercato di questo tipo di servizi però non sono ancora del tutto chiari. Alla richiesta di maggiori informazioni al riguardo, Amazon ha opposto un rifiuto. Si stima comunque che il mercato della pulizia e della manutenzione valga centinaia di miliardi di dollari.

 

Lìimportanza delle “bacheche” online

Tutte queste piattaforme come Amzon, Facebook Marketplace, Porch e Handy ad esempio, non sono altro che la versione moderna del passaparola o dell’avviso nella bacheca del bar di quartiere. Molte aziende hanno tentato di espandersi con il franchising, ma negli anni Novanta ci si affidava sempre più volentieri all’amico o al conoscente di cui ci si fidava. Oggi siamo meno diffidenti e più avvezzi agli annunci e agli acquisti online, e questo ha reso possibile la nascita di questo tipo di aziende. Il 2010 ha visto l’aumento di nuovi arrivati ​​come Thumbtack, Porch e Handy, ed ora ci sono molte opzioni e piattaforme per connettere i clienti con i fornitori di servizi.

TIM: l’assistenza vocale sarà disponibile su Google dal 29 Ottobre

E’ un periodo molto delicato per TIM, visto che numerose perdite di clienti per i rincari, poco rispettosi, verso i propri clienti sia di linea mobile sia, soprattutto, di linea fissa. Nonostante ciò, l’azienda continua a lavorare e proporre novità oltre che tariffe telefoniche. L’operatore italiano, infatti, sta per rendere disponibile una funzione molto interessante, un assistente vocale per tutti i propri clienti. Vediamo di cosa si tratta

 

L’assistente digitale di TIM

L’assistente di TIM avrà un proprio canale dedicato nel server dell’assistente di Google. Per attivarlo, basta pronunciare su Google il comando vocale “OK Google, Parla con TIM“, e così si può controllare immediatamente tutte le novità dal punto di vista tariffario, controllare i propri dati del profilo, il credito residuo, quanti minuti o Gb di Internet ci rimangono. TIM è ufficialmente il primo operatore italiano ad offrire ai propri clienti un servizio del genere, unito anche all’assistente di Google stesso. A questo, bisogna aggiungere anche la nuova e revisionata applicazione, APP myTIM, con numerose funzioni molto facili da usare e interessanti per i clienti. Questo progetto rappresenta un punto importante per avanzare nella strategia futura DigiTIM, che si pone come obiettivo la digitalizzazione dei processi ed a rendere sempre più intuitiva e accessibile a tutti l’utilizzo dei propri servizi. Un altro esempio di questo passaggio di idee è il set di sicurezza messo in vendita marchiato TIM, tutto tramite tecnologia wireless. L’assistenza digitale, con Google Assistent, sarà ufficialmente attiva e disponibile a tutti a partire da Lunedì 29 Ottobre.

Facebook consentirà di includere la musica nei profili: ecco come funzionerà

facebook-musica

Facebook diventerà presto più “musicale”. Il social network ha annunciato negli scorsi giorni una serie di funzionalità volte ad integrare l’audio alla piattaforma, che includerà la possibilità di collegare una canzone al proprio profilo.

La funzionalità inizierà presto a essere testata, ha detto il social network in una nota. L’utente può includere una serie di brani nel suo profilo che possono apparire in una sezione dedicata chiamata “Musica” o nella parte superiore del profilo stesso per coloro che scelgono di correggere e fissare una traccia nella propria area. 

Ci si aspetta che il catalogo riesca a contenere milioni di canzoni, anche se non si è al momento certi della reale portata della quantità di canzoni in grado di essere ospitate. Sarà la stessa raccolta disponibile per gli utenti di Instagram Music, uno strumento che  consente di includere brani nelle Storie della piattaforma.

facebook-musica

 

Facebook in Musica

Allo stesso modo, la nuova era musicale di Facebook consentirà l’inclusione di brani nelle Storie della piattaforma, come accade in Instagram nei paesi in cui la funzione è già stata attivata. La compagnia adatterà anche LipSync Live, ispirato a Musical.ly, che conterrà anche il supporto dei testi delle canzoni.

La tendenza è che la risorsa gradualmente si diffonda tra gli utenti e impiegherà più tempo a raggiungere determinati Paesi, dal momento che Instagram Music, ad esempio, non ha ancora raggiunto tutti gli utenti. È, quindi, solo una questione di attesa.

Wind, pessima notizia per i clienti di linea fissa: tra qualche giorno i costi aumenteranno

offerte Wind 2018

Tutti i clienti intenzionati a passare alle nuove offerte Wind linea fissa rimarranno molto delusi dalla decisione della compagnia di procedere ad una nuova standardizzazione dei costi di gestione mensili. A partire dal prossimo 29 ottobre 2018 si perderanno tutti i vantaggi delle promo che, al momento, concedono il tutto incluso da casa a 15,90€ al mese. Le tariffe passeranno automaticamente a 24,90€ al mese così come previsto inizialmente.

 

Wind fisso: i costi tornano alla normalità

Mentre si è offerta la proroga per la Fibra1000 Unlimited di Infostrada, Wind decide di rimodulare le sue offerte Special Edition e Limited Edition portandole al listino base di 24,90€ al mese, contro sconti che hanno concesso il tutto ad appena 15,90€ al mese per l’alta velocità.

Solo per pochi giorni, dunque, sarà possibile aderire alle attuali iniziative in sconto. Dopodiché si giungerà all’inevitabile e si perderanno tutti i vantaggi del bonus sulla bolletta di casa per le telefonate e la linea in Fibra Ottica fino ad 1 Gbps nelle aree coperte.

Restano comunque fissi i costi di gestione delle apparecchiature, con il modem che viene ancora a costare 5 euro al mese per 48 rinnovi consecutivi corrispondenti al vincolo contrattuale minimo. Le chiamate, invece, vengono tariffe separatamente a 18 centesimi di euro verso fissi e mobili nazionali se non si sceglie l’opzione Voce Unlimitedi concessa con una spesa accessoria di 5 euro al mese per ogni rinnovo effettuato.

Si ricorda che la disponibilità dell’alta velocità dipende dalla copertura in zona, che consigliamo di verificare prima di procedere alla sottoscrizione. In ogni caso si propongono le opzioni standard per la connettività ADSL fino a 20 Mbps e la FTTC/FTTH con velocità di navigazione massima pari rispettivamente a 200 Mbps e 1000 Mbps.

Prendete una decisione, il tempo a disposizione per approfittare dello sconto sta per scadere.

Vodafone all’attacco di Coopvoce: ora in portabilità con 30 e 50 GB

offerte Vodafone

Vodafone sferra un attacco diretto a Coopvoce rendendo disponibili le nuove promo in portabilità che concedono 30 e 50 GB a tutti quegli utenti disposti a trasferire il proprio numero di telefono.

 

Vodafone e le nuove portabilità da Coopvoce

Abbiamo già assaporato le ultime Special Minuti 50 GB a 7,99€ ma con Vodafone la convenienza si incrementa anche in ottica Coopvoce, grazie al proporsi di tariffe irripetibili. Chi decide di dire basta alla propria offerta Coopvoce può passare ad una delle proposte dell’operatore rosso per le Special Minuti 30 GB e le Special Minuti 50 GB proposte ora ad un prezzo assurdo.

In ogni caso è da prevedere il costo di attivazione che, per tutte le offerte Vodafone, costa 10 euro una tantum cui aggiungere rispettivamente il costo di primo rinnovo all’atto della sottoscrizione. Per il momento, il gestore garantisce le due promozioni al rispettivo costo di 6€ al mese e di 7,99€ al mese per tutte le portabilità. Entrando nello specifico si scopre quanto segue.

 

Vodafone Special Minuti 30 GB

  • minuti illimitati verso tutti i numeri di rete fissa e mobile nazionale
  • 30 GB di traffico dati da smartphone e tablet alla velocità del 4G con hotspot incluso ed illimitato per l’uso di altri dispositivi

 

Vodafone Special Minuti 50 GB

  • minuti illimitati verso tutti i numeri di rete fissa e mobile in Italia
  • 50 GB di traffico dati da dispositivo mobile alla velocità del 4G LTE e con hotspot incluso ed illimitato

Non si tratta di promozioni ad personam e chiunque può richiederle presso qualsiasi centro autorizzato in Italia oppure online tramite il sito ufficiale del gestore.

Dione: la luna di Saturno con dei solchi misteriosi sulla superficie

Per definire una luna si potrebbe aprire un discorso lungo che allontanerebbe troppo dal fulcro della notizia. Una cosa si può dire però rispetto agli altri corpi celesti è che sono come delle tele bianche pronte ad essere modificate dall’ambiente circostante, vittime in balie di forze distruttive come asteroidi o il campo gravitazionale dei pianeti a cui girano attorno. Il risultato di tutto questo è che proprio le superfici di questi pezzi di roccia arida presentano solchi, crateri e quant’altro.

Tra le lune del nostro sistema solare, quello ovviamente più esplorabili tramite gli occhi dei nostri telescopi, ce ne sono diverse che presentano segni veramente particolari. La nostra Luna, quella con l maiuscola, fa parte di questo gruppo. Sulla sua superficie sono presenti solchi lasciati da massi rotolanti; causa interna piuttosto che esterna, ma i crateri che presenta li conosciamo tutti.

Le altre lune del nostro sistema solare

Tra i diversi corpi rocciosi che ruotano intorno a Saturno ce n’è una degna di nota e si chiama Dione. Quest’ultima presenta dei solchi paralleli che viaggiano per chilometri senza mai toccarsi. La particolarità è che non sono causati da nessuna fenomeno interno alla luna e gli scienziati si stanno impegnando per capire cosa ha potuto causarli.

Prendo come esempio le lune di Giove, Ganimede e Callisto in particolare, presentano dei particolari crateri disposti a catena. La loro creazione è dovuta, almeno secondo alcune ipotesi, a pezzi di un asteroidi più grandi che si frantumano in vicinanza della gravità nel gigante gassoso. Tornando dalle parti di Saturno invece si trova Encelado che sui poli presenta moltissime striature che sembrano i letti di un fiume.

Per Dione una delle ipotesi da la colpa dei solchi agli anelli di saturno che oltre a far piovere roccia sul pianeta stesso potrebbero anche farli spazzare via nello spazio; proiettili vaganti pronti ad arrestarsi su qualsiasi cosa. In linea con questo pensiero, i creatori di tutto questo potrebbero essere altre due lune, Helene e Polydeuce.

In conclusione, un altro mistero che ci regala lo spazio.

“Gli esseri umani ingeriscono la plastica”: la scienza lo dimostra con le feci

plastica-feci

I ricercatori hanno presentato i risultati di uno studio esplorativo senza precedenti che, per la prima volta, quantifica e caratterizza le microplastiche trovate nelle feci umane. Sono stati identificati fino a nove tipi di plastica diversa e la media era di 20 particelle in ogni dieci grammi di feci.

Purtroppo, l’intestino umano non contiene batteri capaci di abbattere queste materie plastiche, e sembra che anche il nostro acido dello stomaco non sia all’altezza del compito. Allora, dove va? Per la prima volta, uno studio sulle feci umane ha confermato l’inevitabile: stiamo iniziando a eliminare le microplastiche.

 

Lo studio

Un team di ricercatori ha monitorato un ristretto gruppo di persone provenienti da tutto il mondo e ha trovato microplastiche in tutte le analisi delle feci eseguite.

Si tratta di uno studio esplorativo che ha coinvolto solo otto partecipanti provenienti da otto Paesi (Finlandia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Regno Unito e Austria). Ma, nonostante il piccolo campione di individui su cui si sono condotte le analisi, gli scienziati sostengono che non si può ignorare il fatto che tutti i test effettuati siano stati positivi. E hanno confermato la presenza fino a nove tipi di microplastiche. 

Si può imparare molto su una società osservando il suo letame, anche se, potremmo pensare ad altri lavori scientifici che preferiremmo se ne occupassero. Proprio la scorsa settimana, ad esempio, gli scienziati della Oxford University hanno monitorato una dieta dominata dai pesci e quella con carne bovina a Lubecca, in Germania, usando parassiti trovati nelle latrine vecchie di 700 anni.

Le particelle microplastiche più piccole sono in grado di entrare nel flusso sanguigno, nel sistema linfatico e possono persino raggiungere il fegato. “Ora che abbiamo le prime prove delle microplastiche all’interno degli esseri umani, abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per capire cosa questo significhi per la salute umana”, spiegano gli esperti.

Lo studio è stato presentato al più grande congresso europeo di gastroenterologia, che si è tenuto in questi giorni a Vienna.