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WhatsApp sotto attacco: molti account risultano essere stati dirottati

WhatsApp-capovolto

Dopo i recenti attacchi a Facebook e al down di  Instagram durato diversi minuti, anche WhatsApp non sembra passarsela troppo bene. A quanto per il governo di Israele ha notato un’ondata impressionante di dirottamenti di account della popolare app di messaggistica. Questo ha causato un’allarme che è stato lanciato dall’agenzia di sicurezza cibernetica del paese.

Apparentemente il tutto è stato causato da un nuovo sistema di dirottamento il quale viene effettuato tramite la posta vocale dei provider di telefonia mobile. La vulnerabilità nasce dal di Voicemail usato su molti numeri di telefono. Questa funzione prevede una password che nella maggior parte dei casi è stata impostata come 0000 o 1234. All’hacker basta andare a tentativi nel momento in cui conosce un numero di telefono per poi provare ad installare l’app su un nuovo dispositivo.

 

Oltre le normali procedure di sicurezza

Normalmente il sistema invierebbe un SMS nel quale è presente il codice per l’attivazione. Nel momento in cui quest’ultimo viene inviato più volte senza poi l’effettivo inserimento allora l’applicazione proverà con la verifica vocale fatta tramite chiamata. Un punto fondamentale di questo attacco sta nel non far accorgere l’utente vittima di tutto questo quindi l’operazione viene fatta in ore notturne.

In ogni caso, alla mancata risposta della chiamata verrà inviato un codice tramite Voicemail. L’hacker, come detto andando a tentativi, si ritroverà dentro le Voicemail con gli effettivi codici d’accesso disponibili e così abilità l’account di WhatsApp sul nuovo telefono. Una volta entrato procederà anche all’abilitazione della verifica in due passaggi così da impedire il recupero da parte della vittima.

Il meccanismo è semplice e per questo può essere usato da chiunque. Il punto di tutto questo è non usare password così deboli.

Vodafone Happy Friday: un venerdì con regali sorprendenti

vodafone happy friday

Siamo quasi giunti ad un altro fine settimana e questo vuol dire che Vodafone ha presentato i nuovi regali per il suo programma speciale. In questo primo venerdì di ottobre l’operatore rosso ha voluto concentrarsi sul traffico dati da smartphone.  Un paio di regalo sono semplicemente dei GB extra mensili per la navigazione online mentre altri due sono dedicati al consumo di video o musica. Per completare il cerchio però ci sono anche altre due possibilità, giusto per chi non avesse bisogno di giga extra.

 

I regali di venerdì 5 Ottobre

Per iniziare troviamo la possibilità di avere ben 30 GB di traffico dati in più al mese per ben 6 mesi. Se 6 mesi non fossero abbastanza c’è anche la possibilità di scegliere tale opzione ma della durata di 12 mesi; i GB possono essere usati anche su rete 4G.

Proseguendo troviamo l’opzione Happy Musica ovvero la possibilità di ascoltare le app di streaming musicale per 6 mesi senza spendere preziosi GB. Di questa c’è anche la variante Happy Video che garantisce GB illimitati per 6 mesi sempre sulle applicazioni di streaming, ma di video.

Per completare i regali disponibili è presente un coupon dedicato all’acquisto di un biglietto per Gardaland o un anno di abbonamento gratuito alla rivista Traveller; il regalo prevede l’abbonamento per il formato digitale, non cartaceo.

Come ogni venerdì, la possibilità di attivare uno tra questi sei regali finirà alle 23:59 di oggi. Per farlo bisogna usare l’applicazione dedicata dell’operatore, MyVodafone. Questi regali non saranno disponibili per tutti, ma ogni utente ne presenterà uno diverso.

Ecco le offerte di Wind invece.

Facebook Messenger: interessante aggiornamento nell’interfaccia atteso a breve

messenger

Attualmente, Messenger è una delle principali piattaforme di comunicazione, utilizzata dagli utenti di tutto il mondo. Per dare un nuovo aspetto a questa applicazione di messaggistica, Facebook ha ora iniziato a rendere disponibile la nuova interfaccia.

Il mondo della comunicazione è ora focalizzato sul mondo digitale ed è Facebook che detiene le principali applicazioni in questo campo. È in Messenger e WhatsApp che milioni di messaggi vengono inviati ogni giorno a livello globale tra utenti a livello personale e aziendale.

Dopo aver separato le applicazioni di messaggistica da Facebook, la società americana ha cercato di evolvere Messenger per renderlo il più indipendente possibile, così come ha cercato di renderlo più intuitivo e redditizio. Dopo aver annunciato cambiamenti significativi nell’interfaccia di questa applicazione di messaggistica a maggio, secondo il sito Android Police, Facebook ha ora iniziato a rendere questa nuova versione disponibile agli utenti in modo graduale.

 

Di cosa si tratta

In questa nuova versione, è stato promesso un rinnovato look, l’aggiunta di Dark Mode e la rimozione di scorciatoie non utilizzate. L’applicazione presenta un aspetto più pulito e, dunque, mette in evidenza le funzioni essenziali.

Se sei un utente del messenger di Facebook, dovresti ricevere queste novità in un prossimo futuro, anche se non è ancora noto se queste arriveranno come aggiornamento dell’applicazione o come cambiamento della parte server. 

Staremo a vedere, quindi.

Cianobatteri: vivono a centinaia di metri sottoterra, in ambienti simili a Marte

Cianobatteri

Quando viene valutata la storia della Terra, il ruolo svolto dai cianobatteri finisce per essere determinante, poiché questi microrganismi sono responsabili della iniezione di ossigeno nell’atmosfera, permettendo lo sviluppo di forme di vita complesse.

Mentre da tempo gli scienziati credevano che i cianobatteri necessitassero del sole per sopravvivere, un nuovo studio mostra prove convincenti che questi organismi possono anche prosperare in profondità nel sottosuolo e, quindi, in totale assenza di luce solare.

 

Prosperare senza luce solare

Un team di ricercatori spagnoli, tedeschi e statunitensi è l’artefice della scoperta nel sud-ovest della Spagna, in una zona conosciuta come zona di Rio Tinto, nella cosiddetta cintura iberica della pirite. Un paesaggio ricco di ferro e zolfo che sembra uscito da un film di fantascienza.

In questo ambiente desertico, spesso usato come modello di Marte, i ricercatori hanno studiato campioni di roccia prelevati dalla superficie e sottosuolo cercando di capire meglio che tipo di vita può esistere in un luogo così ostile. Ma in questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno perforato ben oltre 600 metri di profondità per studiare campioni di roccia al di sotto della superficie.

Con loro sorpresa, gli scienziati hanno scoperto che i cianobatteri prosperano nelle fessure dei campioni raccolti. Mentre sono stati trovati altri batteri che vivono ben al di sotto della superficie, questi cianobatteri sono diversi.

Per corroborare la loro scoperta, i ricercatori sono tornati a cercare altri campioni usando protocolli più rigorosi per assicurarsi che non fossero contaminati. Di nuovo, hanno trovato gruppi di cianobatteri che vivono in sacche d’aria nelle rocce.

 

L’idrogeno come fonte di energia

I cianobatteri trovati sottoterra non sembrano essere molto diversi da quelli che prosperano in superficie. Un’analisi metagenomica suggerisce che provengono da famiglie che colonizzano le pietre e che riescono a vivere in ambienti ostili come il deserto o le caverne dove il sole non penetra. Sembra, quindi, che i cianobatteri trovati siano pesantemente alimentati dall’idrogeno, come evidenziato dall’assenza di questo gas quando questi organismi sono numerosi nei nuclei di roccia.

L’idrogeno è una fonte di cibo comune per i microbi, specialmente quelli che vivono nel sottosuolo e, quindi, hanno meno opzioni. I cianobatteri che vivono sottoterra sembrano trasformare e rilasciare elettroni di idrogeno utilizzando un sistema di recupero che i loro “cugini” vivono in superficie per la fotosintesi.

 

Batteri extraterrestri

La scoperta potrebbe avere ripercussioni nella ricerca di vita extraterrestre. L’area del Río Tinto è stata a lungo paragonata a Marte per il suo alto contenuto di ferro e zolfo, simile a quello che si può vedere sul pianeta rosso.

I ricercatori indicano che questo nuovo studio mette in evidenza l’adattamento della vita ed evoca la possibilità che, sepolti sottoterra per proteggersi dalle radiazioni dannose sulla superficie, ci siano batteri su Marte.

Goblin, il pianeta nano che può cambiare quel che sappiamo sul Sistema Solare

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Si chiama Goblin, è nano ed è l’ultimo pianeta scoperto ai confini del Sistema Solare. Il piccolo pianeta, designato come TG387 2015, è stato annunciato martedì dal Minor Planet Center dell’Unione Internazionale di Astronomia, in una ricerca finanziata dall’agenzia spaziale statunitense NASA. Un articolo con tutti i dettagli della scoperta sarà presentato all’Astronomical Journal

Il pianeta nano è stato scoperto ben oltre Plutone ed è un satellite di una massa celeste che gli scienziati ritengono essere un pianeta, ma che la comunità astronomica deve ancora identificare. Infatti, durante la ricerca di questa massa celeste (denominata in via provvisoria Planet Nine o Planet X), gli investigatori hanno invece rilevato Goblin. Si ritiene che il pianeta nano sia sotto l’influenza gravitazionale di questa gigantesca massa in orbita attorno alla zona nuvolosa di Oort (un’orda di milioni di comete).

 

Chi è Goblin

Il nome Goblin – un personaggio mitologico con una fisionomia simile a un folletto – è ispirato alla data in cui fu osservato per la prima volta: durante Halloween. La prima volta si riferisce a tre anni fa nell’ottobre 2015 attraverso il telescopio giapponese Subaru a Mauna Kea, nelle Hawaii.

L’orbita del pianeta nano è lunga. Goblin è 2,5 volte più lontano dal Sole rispetto a Plutone. Gli scienziati hanno precisato che il pianeta nano ha un diametro di soli 300 chilometri ed è composto da una superficie ghiacciata. Si tratta di circa 80 unità astronomiche lontane dal Sole (un’unità astronomica è la distanza tra la Terra e il Sole, circa 150 milioni di chilometri). Per scopi comparativi consideriamo Plutone 34 unità astronomiche lontane dal Sole. Quindi, nella sua orbita più vicina al Sole (a 65 unità astronomiche di distanza), Goblin è 2,5 volte Sole di Plutone.

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Quindi, il pianeta nano continua la sua orbita dove, nel punto più lontano, è quasi 60 volte più lontano dal Sole di Plutone. La sua lunga orbita fa sì che ci siano voluti 40.000 anni per viaggiare intorno al Sole. Fu anche a causa della sua lunga e lenta orbita che gli astronomi dovettero osservarla per anni prima di poter produrre risultati.

Questo è il terzo pianeta più piccolo al di fuori del sistema solare e segue le scoperte di Sedna e di VP113 del 2012. La zona in cui sono stati trovati questi tre pianeti, fino ad ora apparentemente fredda, buia e vuota, ora riceve un nuovo sguardo sugli oggetti celesti che sembra nascondere.

Questi pianeti lontani sono come delle briciole che ci porteranno sul Pianeta X. Quanto più scopriamo, tanto meglio possiamo capire cosa c’è al di là del Sistema Solare e il possibile pianeta che riteniamo stia influenzando l’orbita di questi pianeti – una scoperta che può ridefinire la nostra conoscenza dell’evoluzione del sistema solare. 

Un elemento chimico per eliminare i batteri resistenti agli antibiotici

Esistono miliardi di microrganismi, i batteri, che possono disporsi su ogni superficie. Si dividono principalmente in tre tipi, saprofiti, che vivono nell’ambiente, commensali, che vivono in un’ospite ma senza recare danno, e patogeni, che vivono nell’ospite e provocano sempre danno all’organismo. Molti batteri, inoltre, sopravvivono anche in condizioni avverse, per esempio in ambienti acquatici si trasformano in VBNC (forme vitali ma non coltivabili). Riescono, così, anche a resistere a clorazione e disinfettanti e col tempo anche a farmaci quali antibiotici. In questo caso, è stato scoperto, un modo per eliminarli, ovvero nutrirli con il Gallio, vediamo perché.

 

Avvelenare i batteri

Due ricercatori dell’università di Washington, nello studio pubblicato su Science Translational Medicine, hanno scoperto che un metodo per eliminare i superbatteri resistenti anche agli antibiotici è nutrirli, l’opposto di ciò che si pensa fare, come nel caso delle zanzare anofale.  Gli studi si sono basati sul superbatterio Pseudomonas aeruginosa, che infetta principalmente polmoni e vie urinarie ed è molto difficile eliminarlo in persone immunodepresse, con AIDS, cancro ecc.

Si è scoperto che i batteri per replicarsi e infettare gli organi devono nutrirsi di un elemento chimico specifico, il Ferro (26Fe), prendendolo ovunque con qualsiasi modo possibile. I due ricercatori hanno allora pensato di nutrirli con il Gallio (31Ga), che è molto dannoso per i batteri in quanto termina il processo di replicazione di DNA del batterio.  Inoltre, i superbatteri, che di solito riescono velocemente a sviluppare resistente specifiche, fanno molta fatica a difendersi dal gallio e quest’ultimo, combinato con antibiotici, è  ancora più efficace e difficile da eludere.

I test sono stati fatti prima su dei topi, con ottimi risultati sull’effetto del gallio, e poi su 20 pazienti con fibrosi cistica, dove il metallo ha migliorato le funzioni respiratorie senza provocare controindicazioni. Ovviamente, questo tipo di “cura” contro  i batteri, è di difficile applicazione e serviranno numerosi test ed esperimenti per migliorarla e renderla sicura al 100%.

Windows: le principali novità dell’aggiornamento di Ottobre

Windows rilascia periodicamente aggiornamenti per migliorare le proprie funzionalità ed aggiungere nuove feature. L’aggiornamento di Aprile 2018 ha avuto grande successo, come dimostrato anche dallo studio di AdDuplex.

Il 2 Ottobre è stato lanciato ufficialmente il nuovo grande aggiornamento del sistema operativo, chiamato Windows October 2018. Introduce tantissime novità molto interessanti che possono migliorare l’usabilità del pc.  Andiamo a vedere le principali.

 

Le principali novità di Windows October 2018

  • Screenshot. Finalmente, anche sul computer è possibile acquisire la schermata, intera o la parte selezionata, senza dover scaricare altre applicazioni da Internet. Basta premere Windows+MAIUSC+S.
  • Il nuovo Windows Defender. Il vecchio Windows Defender che riguardava la sicurezza del dispositivo si aggiorna e cambia nome, chiamandosi Sicurezza in breve. Riguarda le opzioni famiglia, la sicurezza in toto del pc, il firewall, la sicurezza dell’account e le prestazioni del computer.
  • Tastiera SwiftKey. L’importante tastiera per quei dispositivi Windows che supportano il touchscreen finalmente è stata introdotta. E’ compreso anche lo swiping, ovvero poter scrivere velocemente senza dover alzare il pennino per ogni lettera, e anche il correttore automatico delle parole.
  • Appunti intelligenti. Una delle funzioni maggiormente cambiate. Prima salvando una frase negli appunti con Ctrl+C era impossibile salvare più frasi contemporaneamente in quanto quella successiva sovrascriveva la precedente. Con l’aggiornamento è possibile farlo, in quanto si crea una sorta di Cronologia degli appunti (che bisognerà attivare nelle Impostazioni) e dalla quale si può scegliere la frase copiata da prendere e incollarla dove si vuole con Ctrl+V.
  • Connessione guidata cellulare. E’ una nuova applicazione che permette in modo molto semplice e veloce di connettere il cellulare al computer. Windows manderà un sms al nostro cellulare con un link dove poter scaricare l’applicazione apposita per terminare con successo il collegamento. 

 

A volte l’iPhone può salvare la vita o almeno evitare danni peggiori

A fine Settembre l’Apple ha rilasciato il nuovo sistema operativo iOS 12 per dispositivi mobile. Ne hanno usufruito tutti gli smartphone dall’iPhone 5S in poi. Con questo nuovo aggiornamento è possibile far gestire a Siri numerosi impegni come ad esempio mettere il telefono in modalità non disturbare o accedere alla fotocamera. Siri diventa gradualmente la nostra segretaria virtuale.

E’ proprio grazie all’accesso di Siri sulla fotocamera che Robert Petersen, un normale utente di iPhone ha sviluppato una scorciatoia utile nei casi di pericolo.

 

 

Basta un semplice: Hey Siri, sono nei guai

Con questo metodo Siri ha accesso alla nostra posizione e alla fotocamera. Inizierà infatti a registrare un video finché non lo bloccheremo noi che poi verrà inviato automaticamente a un nostro cloud. Invierà un SMS a un contatto scelto precedentemente indicandogli la nostra posizione con un messaggio di aiuto.

E’ un ottimo metodo durante casi di rapine e scippi, violenza e aggressioni. Purtroppo al giorno d’oggi capita spesso di incombere in una di queste situazioni e se fortunatamente non di persona o almeno vederle di frequente, soprattutto in grandi città. Altrettanto spesso capita di non trovare il malvivente ma con questi semplici passi la dinamica del fatto non resterà sconosciuta.

Come è nata l’idea. Petersen ha dichiarato di essersi ispirato alle piccole telecamere che possiedono i poliziotti grazie alle quali riescono a monitorare scene pericolose. Sarebbe un’ottima alternativa civile. Fortunatamente non è presente alcuna esperienza personale dietro la magnifica idea, solo una semplice osservazione della realtà, come dichiarato da lui stesso a numerose testate americane.

Per maggiori informazioni sull’inventore è possibile visitare il suo profilo Twitter dove nelle ultime ore sono presenti numerosi articoli americani e post. Secondo le ultime stime commerciali dopo questa novità la Apple potrebbe vedere salire alle stelle gli incassi degli ultimi smartphone.

Apple impegnata senza sosta per risolvere i problemi degli iPhone XS

iphone xs apple problemi

Inutile mentire, i nuovi iPhone di Apple hanno diversi problemi che uniti a quelli sorti con iOS 12 rendono il prezzo proposto per il loro acquisto come una presa in giro al consumatore. Detto questo, sappiamo anche che questi dispositivi hanno delle grandi potenzialità e che la compagnia ha sempre fatto scuola in questo mercato. L’utente lo sa e nel momento in cui ha comprato l’iPhone XS è conscio di aver fatto un investimento in fiducia al logo presente sul resto del telefono.

Apple sa bene che ci sono diverse problematiche da affrontare. La prima ad essere comparsa sui due nuovi modelli lanciati è quella della connettività LTE. Un nutrito numero di unità sembrano stiano avendo particolari criticità a connettersi, aspetto che si è palesato i primi giorni dopo le vendite ufficiali; si tratta di una differenza evidente rispetto ai modelli dell’anno scorso come l’iPhone X.

 

Al lavoro per migliorare l’esperienza

Come detto, Apple ne è a conoscenza. Forse la compagnia non starà ammettendo pubblicamente il problema, ma il team di supporto sta lavorando a pieno regime. Molti utenti sono stati contattati direttamente e gli è stato chiesto di installare un software di registrazione in modo da rintracciare l’errore. Il punto chiave dell’operazione è scoprire se il tutto nasce dall’hardware, dal software o dalla rete. Nel caso si trattasse degli ultimi due aspetti allora una risoluzione è possibile in tempi brevi, ma nel caso si trattasse di un problema fisico allora sarebbero guai.

In ogni caso, Apple è pronta ad aggiornare il firmware del carrier con una patch. Per quanto si tratti di un mossa straordinaria, in passato è stato un sistema usato più volte, anche dalla società statunitense stessa.

In conclusione, la compagnia è la lavoro per far valere i soldi spesi per l’acquisto di un iPhone XS e XS Max.

Apple: iOS 12 ha il peggior tasso di adozione di sempre

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iOS 12 è uscito da una ventina di giorni e a seconda della persona a cui chiederete, le opinioni in merito saranno sicuramente discordanti. Alcuni ne saranno entusiasti, soprattutto i possessori di vecchi modelli, altri invece un po’ meno. Questo dipende dal fatto che magari non tutte nuove funzioni sembrano interessare il pubblico o perché si possiede uno dei modelli afflitti da qualche bug di sistema. In ogni caso, andando oltre le opinioni personali che risultano utili fino ad un certo punto, ci sono dei dati che parlano chiaro.

La nuova versione dei sistema operativo presenta il peggior tasso di adozione di sempre, ma cosa vuol dire? Semplicemente che la maggior parte degli utenti non sta aggiornando il proprio iPhone ad iOS 12. Dei dati presentati da Statista e Mixpanel mostrano come nei primi dieci giorni solo il 20.7% di chi aveva la possibilità di fare l’upgrade l’ha effettivamente fatto.

 

Fiduciosi del futuro

Come il grafico qua sotto mostra, il record è stato raggiunto 5 anni fa con l’avvento di iOS 7; in appena 10 giorni ben il 63,4% di utenti aveva effettuato l’aggiornamento. Da allora però la situazione è peggiorata anno dopo anno, eccezion fatta per iOS 9. I motivi possono essere molteplici come il fatto che Apple sia diventata meno invogliata ad aggiornare i vecchi dispositivi sfornando poche novità.

statista apple ios 12 adozione

Se guardiamo l’universo Android però questi dati risultano particolarmente positivi, ma c’è anche da considerare altri fattori. Per il sistema del robottino verde molto dipende dai singoli produttori di smartphone i quali devono fare le modifiche necessarie per far funzionare tutto correttamente sui propri modelli; la versione rilasciata direttamente da Google non va bene per tutti i dispositivi Android.

Wind Smart Special 5: la nuova offerta Operator Attack da 5 euro al mese

Wind Smart 9 Special Limited Edition mese

Non c’è proprio niente da fare, con l’arrivo di Iliad i costi delle offerte si sono abbassati notevolmente mentre le soglie proposte sono lievitate. Il nuovo concorrente ha spinto gli altri operatori a ripensare alle strategia di vendite ed è forse questo il motivo per cui Wind ha messo sul piatto tale offerta. Si tratta della Smart Special 5 e come da titolo è un’offerta Operator Attack e quindi è dedicata a tutti i nuovi clienti, in questo caso a quelli che provengono da un operatore virtuale; quelli di PosteMobile sono esclusi in quanto usano la rete di Wind.

 

Wind Smart Special

L’offerta in sé garantisce minuti illimitati verso tutti i numeri nazionali, sia di rete fissa che mobile, e ben 30 GB di traffico dati anche in 4G. Ormai siamo abituati all’assenza di un numero, anche se basso, di SMS e questo va a vantaggio del prezzo che risulta essere di appena 5 euro al mese.

L’operatore arancione non si è limitato a presentare solo la Special 5, ma esiste anche la possibilità di attivare la Special 8 per 8 euro al mese. Quest’ultima è dedicata ai soli clienti Tim e garantisce minuti illimitati di chiamata verso tutti i numeri nazionali e 30 GB di traffico dati. I GB posso essere aumentati a 40 al mese grazie all‘opzione porta un amico; promozione valida anche per la Special 5.

Il costo di attivazione di entrambe risulta in linea con le altre offerte, ovvero 10 euro, ma presenta un vincolo contrattuale di 24 mesi; in caso di rescissione anticipata ci sarà un addebito di altri 10 euro. L’ultimo costo da aggiungere è quello della nuova SIM che anch’essa presenta un prezzo di 10 euro.

La prima mappa 3D della materia oscura arriva dalle Hawaii

Galileo Galilei, famoso scienziato italiano, è stato il primo ad usare il cannocchiale per guardare il cielo. Sono nate così le prime forme di esplorazione dell’Universo tramite l’uso dei telescopi prima e dei satelliti dopo. Col processo tecnologico sono stati lanciati dei razzi autonomi in orbita nell’Universo per scoprire come questo sia fatto.

Abbiamo sempre pensato che l’Universo sia organizzato da tante forme di materia: un insieme di atomi di diverso tipo uniti tra loro con specifici legami che vanno a costituire oggetti nuovi e forme specifiche. E’ così che sono composti i pianeti e tutto ciò che possiamo vedere e toccare.

Esiste però un altro tipo di materia, questa è non visibile direttamente. Essa non risponde alle normali leggi elettromagnetiche, non fa passare nè genera luce. Risponde soltanto alle leggi gravitazionali: è la materia oscura. Oscura è un aggettivo particolare che pare debba cambiare presto grazie al nuovo studio giapponese.

 

 

 

Hyper Suprime-Cam survey (Hsc)

E’ il titolo del progetto giapponese sviluppatosi nelle Hawaii dove ha sede uno dei più importanti telescopi al mondo, il Sabaru. Per il progetto è stata usata la tecnica del lens gravitazionale debole, ovvero l’individuazione della deviazione della luce. Quando la luce a un certo punto scompariva nell’Universo significava che in quelle parti è presente della materia oscura.

La luce è stata catturata anche dalle galassie più remote che nonostante la loro lontananza non sono entrate nella considerazione di materia oscura. Da ciò si può quindi affermare quanto gli studi condotti siano precisi e la mappa affidabile. Un altro punto a favore dell’affidabilità è stato il confronto totalmente positivo delle immagini con quelle recuperate dalla missione europea del satellite Plank.

Mappando circa 10 milioni di galassie, i ricercatori hanno constatato che l’Universo è formato da ammassi grandi e irregolari di materia oscura. L’intero Universo inoltre non ha una forma regolare e di densità costante ma sono infatti presenti degli abbozzi di materia oscura abbastanza frequentemente.

Gli studi sono di notevole importanza per ciò che concerne alla nascita dell’Universo, capire a cosa serva l’energia oscura, come si generi e come operi. Online è disponibile l’intero documento della ricerca.

 

Bottiglie di plastica dannose per la salute, lo dimostra uno studio inglese

Spesso ci capita di dover uscire e portare una bottiglia d’acqua, soprattutto se magari ci alleniamo o se il nefrologo ci ha prescritto 2 litri di acqua al giorno. Giustamente non possiamo spendere troppi soldi comprando l’acqua ai distributori automatici o cercare il negozio più vicino quindi la portiamo da casa.

Quando la bottiglia di plastica è vuota per motivi economici e ecologici abbiamo la “buona” abitudine di riempirla. I più puliti la sciacquano, soprattutto nel collo della bottiglia e si dice di non lasciare la stessa bottiglia per più di 3 giorni.

 

 

 

Tutto ciò è falso e lo dimostra uno studio condotto in Inghilterra

In Inghilterra spopola una società di tapis roulant “Treadmill Reviews” che conduce anche studi sulle abitudini per una sana palestra. Recentemente il suo gruppo di ricerca ha indagato sulle bottiglie di plastica usate dagli sportivi per avere sempre il pieno di acqua e/o sali minerali durante l’allenamento.

Lecchereste mai il giocattolo che usa il vostro cane? E’ così che ha inizio la campagna della società Treadmill Reviews. Ovviamente tutte le persone intervistate hanno risposto no e hanno fatto bene.

Lo studio ha dimostrato che il giocattolo usato dal cane ha circa 3000 colonie di batteri. Un numero ragionevole considerando che viene rotolato su tutti i suoi e leccato perennemente dal cane che a sua volta lecca di tutto. Si forma quindi un perfetto concentrato di batterie e germi di ogni tipo.

 

 

Migliaia di colonie batteriche nelle nostre bottiglie

I batteri contenuti nelle bottigliette di plastica riciclate sono circa 314 mila colonie. I risultati sono validi a prescindere dalla plastica usata. Durante la settimana di raccolta dati infatti gli atleti che si sono offerti al test hanno usato 4 diversi tipi di plastica.

Persino la bottiglia col filtrino è insana, infatti è risultata la peggiore durante le analisi, anche se molto utile per gli atleti durante la corsa. Questo tipo di bottiglia viene usata principalmente per i bambini poichè consente una bevuta facilitata come per il biberon. Non è quindi un’ottima idea riusarla durante la scuola per i nostri figli. Bere dalle classiche bottiglie equivale secondo lo studio a bere l’acqua sporca del lavello dopo aver lavato i piatti.

Inoltre quasi il 99 percento dei batteri trovati sulla bottiglia era classificato come nocivo e c’erano tracce di batteri immunoenzimatici, come l’escherichia coli che causa l’intossicazione alimentare. In totale, oltre il 60 per cento dei germi trovati sulle bottiglie d’acqua nello studio aveva il potenziale di farti star male.

Per risparmiare di più e inquinare meno è consigliato usare borracce specifiche dove il tasso di batteri era circa di 20 colonie, anche se non esiste un tipo di plastica migliore rispetto alle altre.

Vodafone down: In nord Italia i maggiori disagi di linea

Mentre i vari operatori telefonici si contrastano tra di loro con nuove offerte e promozioni, e, allo stesso tempo, preparano offerte per quando arriverà il 5G, stamattina Vodafone, uno dei maggiori operatori di telefonia italiani, e Ho. Mobile, l’operatore virtuale low-cost che si appoggia alla rete di vodafone, sono andati down, con migliaia di segnalazioni in tutta Italia.

 

Vodafone down

Da circa le 9 di questa mattina, sono comparse le prime segnalazioni di malfunzionamento dei servizi Vodafone, sia della linea telefonica sia dell’Internet associato. Le zone più colpite sono al Nord, soprattutto Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Problemi sono stati anche segnalati, successivamente, riguardo la linea fissa di casa con l’ADSL e con la Fibra FTTC. Le segnalazioni sono via via aumentate e ora sembra che il problema sta colpendo anche diverse zone a sud, come possiamo vedere dalla mappa.

Vodafone, tramite i propri tecnici, ha assicurato su Twitter che stanno cercando di riparare la falla e far tornare a funzionare i server, ma i malfunzionamenti potrebbero proseguire anche fino alle 16 di oggi pomeriggio, ma già alcuni segnalano la ripresa, seppur parziale, del normale funzionamento.

Non è il primo caso di problemi tecnici degli operatori telefonici, anche Iliad, diverse settimane fa, ha riscontrato un problema simile, con migliaia di segnalazioni in tutta Italia. Non resta che aspettare che tutto torni alla normalità e magari informazioni su cosa ha causato questo problema nei server.

L’odio verso “L’ultimo Jedi” è colpa dei troll russi

ultimo jedi

Da quanto lontano provengono i troll russi? Sembra, addirittura, galassie molto distanti. Uno studio recente suggerisce che la reazione di odio verso “L’ultimo Jedi” di Star Wars abbia origine nei troll russi.

Lo studio di Morton Bay, ricercatore presso l’University of Southern California, ha scoperto che i tweet di odio inviati direttamente al regista del film Rian Johnson sono stati alimentati da un covo di troll russi, che dimostrano la “prova di misure di influenza politica in modo deliberato e organizzato“, secondo Bay.

 

Trolling cultura pop

Dopo le elezioni presidenziali americane del 2016, che hanno visto vincere Donald Trump, i troll russi sono stati in preda allo scossone dei social network con fake news e disinformazione.

La ricerca mostra che la manipolazione del discorso attraverso i social network non è esclusiva solo per la politica, ma raggiunge anche la cultura pop. Per realizzare lo studio, Bay ha selezionato solo quei tweet esclusivamente diretti a Rian Johnson, che ha raggiunto un totale di 1.273 tweet in un periodo di sette mesi dall’uscita del film.

Poi ha proceduto ad analizzare gli account di quegli utenti che hanno twittato commenti negativi per determinare quanti appartenessero semplicemente a utenti scontenti o se, al contrario, avessero un’agenda politica dietro quei commenti negativi.

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La critica al fanatismo tossico su Internet

In base a questo criterio, Bay ha catalogato account in tre categorie: agenda politica, troll e bot, e detrattori reali. I risultati hanno mostrato che almeno il 50% di questi tweet negativi sono stati scritti da “bot, troll e attivisti politici che hanno utilizzato il dibattito per diffondere messaggi di sostegno a cause estreme della destra radicale e la discriminazione di genere, razza e sessualità“, e parte di quel 50% di tweet proveniva da troll russi.

 

Sotto disinformazione

Secondo Bay, i troll russi spesso si basano su dissonanza cognitiva quando la disarmonia si verifica nel nostro sistema di idee, “per convincere gli utenti delle reti sociali che i loro valori sono sotto attacco, crescente polarizzazione e disparità“. Allo stesso modo, la dissonanza cognitiva lascia spazio alla disinformazione, come è accaduto durante le elezioni del 2016 e nei dibattiti, come quello ancora oggi acceso dell’anti-vaccinazione.

Non solo Rian Johnson era la vittima di commenti negativi sui social network. Anche l’attrice Kelly Marie Tran è stata costretta ad abbandonare il social network dopo essere stata fortemente attaccata con commenti razzisti e sessisti. 

Instagram: il social network down stamattina in tutto il mondo

E’ un periodo molto duro per i social di Mark Zuckenberg, a causa di diversi attacchi hacker e problemi dei server. Settimana scorsa Facebook è andato down alcune ore per ben due volte nello stesso giorno. Un evento mai successo fin’ora. Oggi, un’altro social, sempre collegato a Facebook, Instagram ha avuto problemi stamattina.

 

Instagram down in tutto il mondo

Instagram ha avuto problemi dalle 9 italiane di questa mattina. I principali casi riscontrati sono problema nel fare il log-in sia sull’applicazione sia da pc, storie e feeds non caricavano, rallentamenti di tutto il social in generale. I casi maggiori sono stati riscontrati nel Nord Europa, soprattutto in  Olanda e Belgio, ma un pò in tutto in mondo, in Europa,  negli Stati Uniti e anche in Australia  ci sono stati problemi. Possiamo vedere nell’immagine qui sotto i luoghi maggiormente colpiti dal disagio.

Subito su Twitter è andato in tendenza il classico hashtag in queste situazioni, #Instagramdown, durato per circa un’ora. Mai, infatti, Instagram è andato incontro a un problema di malfunzionamento così lungo. Per ora, la società, che possiede anche Whatsapp e Facebook, non ha rilasciato nessuna dichiarazione o informazione sull’accaduto o se sono già in corso eventuali soluzioni al problema. Per ora, almeno qui in Italia, il social sembra funzionare normalmente.

Google Pixel: Il nuovo pc potrebbe essere molto simile al Microsoft Surface

Anche Google, oltre ai miglioramenti ai suoi software e al sistema operativo Android, sta cercando di far entrare sul mercato la sua linea di cellulari, e pc, Pixel. Infatti, a breve, verranno presentati prima a Parigi, e poi a New York, i nuovi Google Pixel 3 e XL, di cui già sappiamo le schede tecniche.

Google, però, sta lavorando anche per lanciare un nuovo Pc Google Pixel, che sembra essere completamente rivoluzionato e, per alcuni dettagli, molto simile alla linea Surface di Microsoft. Vediamo perché.

 

Il nuovo Pc Google Pixel

Secondo la indiscrezione di 9to5Google, sito specializzato nel dare news e informazioni riguardo il mondo Google, l’azienda sta lavorando per fornire al nuovo pc un doppio sistema operativo. Sarebbe uno dei primi computer a possedere questa funzionalità. Si potrà utilizzare il classico Chrome OS o, nel caso, Microsoft Windows. Ovviamente, il fatto che Google sta lavorando sulle funzionalità di Windows 10 non implica obbligatoriamente che il prossimo pc abbia due sistemi operativi, ma pare la risposta più probabile.

In casa Microsoft, verranno lanciati i nuovi Surface Laptop e Surface Pro 6, che non dovrebbero presentare stravolgimenti rispetto agli ultimi, ma solo degli aggiornamenti del software e dal punto di vista estetico.

E’ molto probabile, quindi, che i due pc di Google e Surface andranno a scontrarsi visto che entrambi supporteranno, secondo le indiscrezioni, Windows e pare inoltre che, anche il Pc Google Pixel in realtà sia un tablet 2 in 1 convertibile proprio come la linea Surface Pro. Non resta che aspettare il 9 Ottobre, data di presentazione ufficiale dei dispositivi di Google, per vedere se tutto ciò è effettivamente vero.

WhatsApp: in arrivo un nuovo modo per rispondere ai messaggi

whatsapp

Una funzione di WhatsApp che è stata introdotta da un po’ di tempo, ma che in molti fanno fatica ad usare, è quella della risposta ad un singolo messaggio all’interno di una chat; per intenderci, quella funzione che mostra il messaggio precedente insieme alla nostra eventuale risposta. Questo sistema è presente anche su iOS di Apple solo a che differenza degli utenti Android il tutto era molto più intuitivo e semplice da usare.

Per chi usa un iPhone basta fare un semplice gesto col dito per rispondere ai singoli messaggi nelle chat mentre a tutti gli altri tocca premere prima il messaggio e poi la freccia che compare in alto e con cui spesso ci si confonde con quella che fa tornare indietro. Apparentemente però gli sviluppatori sembrano consci di questo problema e sono al lavoro per portare il metodo usato su iOS anche su Android.

 

Semplice ed immediato

A dire il vero sembra essere già arrivato. Nel caso si stia utilizzando già la versione beta di WhatsApp 2.18.300 si può già testare tale funzione; attualmente l’ultima versione rilasciata è la 2.18.293. Il funzionamento è semplice, nel caso si volesse rispondere direttamente ad un messaggio basta scorrere a destra col dito per attivare la funzione.

Questo metodo è sicuramente più immediato del precedente che se non lo sapevate era possibile usare anche in un altro modo, oltre all’uso della freccia presente della barra in alto. Nel momento in cui si teneva premuto il messaggio, se ci si metteva a digitare immediatamente allora si attivava la funzione.

Apple: presto arriveranno 70 nuove emoji sugli iPhone con iOS 12

ios 12 apple uff

iOS 12 è arrivato da quasi una ventina di giorni. Come già ribadito altre volte, l’aggiornamento ha portato con sé notevoli migliorie sui vecchi modelli di iPhone, tante nuove funzioni su quelli recenti, ma anche qualche problema. Evitando di concentrarci su quest’ultimi, c’è da sottolineare Apple non ha ancora finito di inondarci con le novità.

Spesso succede che qualche funzione viene attivata, o arriva, con i successivi aggiornamenti del sistema operativi. Quando iOS 12.1 arriverà non ci saranno solo le correzioni per i problemi che sono sorti, ma ci sarà qualche altra sorpresa come le nuove emoji. Non potevano mancare tanto che la compagnia ha deciso di introdurne ben 70 nuove di zecca; qualcuno ne farebbe volentieri a meno, ma ormai stanno arrivando. Ovviamente non sono dedicati solo agli iPhone, ma arriveranno anche per iPad, Apple Watch e Mac.

 

Tanti, forse troppi

La compagnia ha voluto continuare sulla solita strada ovvero portare sulla tastiera virtuale sempre più personaggi i quali rappresentano al meglio gli utenti globali dei loro dispositivi. Un esempio lo sono la torta della luna, la busta regalo rossa e l’amuleto nazar, ma non è finita qua.

apple emoji

Apple ha ampliato la sezione degli sport introducendone tanti nuovi come il frisbee e lacrosse, ma c’è stato un pensiero anche per gli amanti delle gite all’aria aperta. Per quest’ultimi abbiamo nuovi bagagli, scarponi, bussola e tanto altro. Per continuare, in generale, gli emoji rappresenteranno uno spettro più ampio di tipologie di persone, come i calvi.

Ce ne sono veramente tante e non è il caso di dirvele tutte e rovinarvi il piacere della scoperta, ma c’è un altro che va sicuramente nominato. Apple ha finalmente introdotto il lama come animale e se siete delle persone che bazzicano molto sul web allora saprete che è considerato quasi un animale sacro; sono comunque meglio gli alpaca.

Iliad: ecco tutte le offerte proposte dal nuovo operatore

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Iliad, uno dei più recenti operatori di telefonia arrivati sul nostro territorio, è in poco tempo riuscito a dare parecchio fastidio alle altre compagnie. Dimostrando in modo semplice come funziona l’economia, il suo arrivo ha sconvolto il mercato facendo abbassare i prezzi e scombussolando le gerarchie che si erano create. Ormai è passato un po’ di tempo dal suo arrivo è nel catalogo dell’operatore non è più presente una sola offerta.

 

Le proposte di Iliad

Rimanendo sul semplice, troviamo la Giga 40 la quale garantisce minuti illimitati di chiamata verso tutti i numeri nazionali ed europei, SMS illimitati sempre verso tutti i numeri nazionali ed europei e 40 GB di traffico dati in 4G e 4G Plus; 3 GB sono dedicati per il roaming europeo. Il costo mensile è di appena 6,99 euro e al momento sembra essere dedicata ai primi 50.000 nuovi clienti.

Un’altra offerta è la Giga 50; è molto simile alla precedente. Per un costo di 7,99 euro al mese sono previsti minuti di chiamata e SMS illimitati verso tutti i numeri nazionali ed europei oltre ad esserci 50 GB di traffico dati su rete 4G e 4G Plus; 4 GB sono dedicati al roaming europeo.

L’ultima offerta prevista nel listino dell’operatore è Voce. Quest’ultima garantisce sempre minuti illimitati di chiamata verso tutti i numeri nazionali ed europei, SMS illimitati verso tutti i numeri italiani ed europei e 40 MB in trafficato dati su territorio nazionale e 40 MB in roaming europeo; non è un errore, si tratta di 40 megabyte. Il costo dell’offerta è di appena 4,99 euro è dedicata a 200.000 mila utenti.

Quando l’elettronica incontra sport e medicina: il progetto dell’Università di Tor Vergata

Monitorare i movimenti di un giocatore durante una partita, durante l’allenamento di uno sport per migliorare le prestazioni o di un paziente in riabilitazione o durante la diagnosi ortopedica sono sempre stati fattori difficili.

E’ molto complicato monitorare una squadra di undici giocatori di calcio durante l’allenamento con una semplice telecamera e sapere nel dettaglio come sbaglia ognuno. Ancor più complicato è monitorare la fisioterapia di un paziente in riabilitazione dopo un trauma per evitare altre lesioni.

Dall’Università romana di Tor Vergata il professore di ingegneria elettronica Giovanni Saggio ha ideato col suo gruppo di ricerca un progetto per elaborare questi dati specifici. Tramite questo gruppo di ricerca sono già stati sviluppati altri sensori utili nella telemedicina e nella riabilitazione. Tra questi spicca un guanto elettronico indossabile per misurare importanti parametri medici oppure un sensore che riconosce particolari malattie ascoltando la nostra voce. Il professore si occupa di biotecnologie e il suo obiettivo è coniugare l’elettronica con tante discipline per rendere la quotidianità più agevole a tantissime persone.

 

 

 

 

Movit: il sensore e il software

Movit parte dal progetto Captiks SRL sviluppato dall’ingegner Pinto e il dottor De Leo in grado di monitorare costantemente ogni movimento del soggetto coinvolto. A questo è implementato il sensore del professor Saggio coadiuvato con un software di raccolta ed elaborazione dei dati rilevati dal sensore stesso. Il software è poi in grado di trasmetterli all’avatar del soggetto grazie al quale vediamo nel dettaglio ogni suo movimento. I dati dopo essere raccolti ed elaborati dal software, rimangono in memoria in modo da avere uno storico dei progressi del paziente.

progetto Captiks SRL

Il sensore è applicato sul soggetto tramite del velcro e seppur con tanto sudore e condizioni meteo avverse non si stacca o altera i dati.

Al momento il progetto è pensato per sportivi e pazienti in riabilitazione. La squadra Bologna calcio ha già adottato il progetto per i suoi giocatori ai quali non dispiace il nuovo modo di monitorare le proprie prestazioni in campo. Anche una squadra di pattinaggio e una società di scherma sono risultate interessate al progetto e presto lo adotteranno per i loro sportivi.

Sicuramente sarà utilizzato da molte strutture fisioterapiche per controllare al meglio i progressi dei pazienti ed evitare ulteriori danni causati da movimenti sbagliati come una tendinite. Il sensore infatti evidenzia posture sbagliate ed errori tecnici in ogni movimento, anche quello che sembra meno significante.

La NASA avverte di un rapido avvicinamento di un grande asteroide alla Terra il 3 ottobre

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L’agenzia spaziale statunitense NASA ha riferito nei giorni scorsi dell’approssimarsi al nostro pianeta dell’asteroide SP1, con una lunghezza tra i 70 e i 160 metri. L’asteroide è stato scoperto per la prima volta il 19 settembre, dopo essere stato incluso nella lista degli asteroidi con traiettorie vicine alla Terra e, per questo, ritenuti pericolosi.

Secondo quanto trapela sulla stampa internazionale, la dimensione dell’asteroide può superare l’altezza del Big Ben o della ruota panoramica di Londra. Si stima poi che la velocità di SP1 sia di circa 60 km all’ora, mentre il suo approccio più vicino alla Terra avverrà il 3 ottobre

 

Una minaccia? 

L’asteroide passerà 5,8 milioni di chilometri dal nostro pianeta, cioè 15 volte di più della distanza tra la Terra e la Luna. Sebbene questa distanza possa sembrare abbastanza ampia e sicura, l’eventuale collisione di un tale corpo celeste con la Terra avrebbe conseguenze catastrofiche.

Allo stesso tempo, il capo dell’Istituto di Astronomia dell’Accademia Russa delle Scienze, Boris Shustov, ha affermato che l’asteroide non rappresenta una minaccia per l’umanità. Secondo lui, l’approccio di un tale corpo celeste è un “evento regolare“. E aggiunge: “Non è possibile nemmeno vederlo attraverso i dispositivi amatoriali”, ha osservato lo scienziato.

Ed ha specificato che tali corpi celesti passano di tanto in tanto vicino alla Terra, mentre le loro notizie su questi casi hanno solo lo scopo di intrattenere le persone.

In precedenza, la stessa NASA ha assicurato che, nei prossimi anni, la possibilità che qualsiasi asteroide noto colpisca la Terra è quasi nulla.

Facebook: in futuro si potrà recuperare l’account grazie a Whatsapp

Facebook e Whatsapp, fino a diversi anni fa, erano due social completamente separati, seppur con simili funzioni. Quest’ultimo usato solo per parlare con i propri contatti, Facebook per condividere foto, video, notizie e quant’altro. Nel Febbraio del 2014, Mark Zuckenberg, proprietario di Facebook, acquista per ben 19 miliardi di dollari Whatsapp, una vera e propria svolta nel mondo social.

Questo ovviamente ha portato ad unire i due social, ad implementare funzioni uguali ad entrambi, per esempio le storie, come su Instagram. Inoltre, molto criticato, è il fatto che i dati di Whatsapp vengono condivisi su Facebook e viceversa. Ciò ha portato molti malcontenti, tra cui anche quello del co-fondatore di Whatsapp.

Notizia degli ultimi giorni, è che, grazie appunto a questa condivisione di dati tra i due social, a breve verranno inserite le pubblicità su Whatsapp, inserzioni “adatte a noi” che si basano su ciò che leggiamo, ci interessa, su Facebook. Ma non è tutto.

L’ultima novità di Facebook e Whatsapp

Wabetainfo, un sito di informazioni e news dei social in questione, ha riportato sul proprio account twitter che, in futuro, si potrà recuperare il proprio account Facebook tramite Whatsapp. Non si sanno ancora i dettagli, come si può fare e da quando. Si sa soltanto che verrà utilizzata la condivisione dei dati tra i due social, con la privacy ormai persa. Basta pensare che tutti o quasi gli account Facebook hanno il numero di cellulare collegato, e di conseguenza sono collegati a Whatsapp.

Ciò, infine, potrebbe non far contenti chi ritiene importante la propria privacy, mentre potrebbe rilevarsi utile per chi non si importa della privacy e tende spesso, per esempio, a dimenticare i dati del suo account Facebook, sfruttando questa nuova funzione per recuperarli immediatamente.

Facebook: rischio multa di 1,63 miliardi a causa dell’attacco hacker

Sono giorni molti difficili per Facebook, il social di Mark Zuckenberg più diffuso ed utilizzato al mondo. Il social nei vari anni è sempre stato soggetto ad attacchi hacker, da piccoli a grandi dimensioni, oltre a diversi scandali. Un esempio, nelle elezioni del 2018 in America che hanno portato  Donald Trump vincitore, è arrivata la denuncia che moltissimi account sono stati utilizzati a scopo elettorale, tutti account fake.

L’attacco hacker più potente e più dannoso per Facebook è stato ricevuto pochi giorni fa, che ha colpito ben 50 milioni di account, che successivamente sono stati sloggati e costretti a rifare il login. Dalle prime indagini, è risultato che gli account colpiti sono quasi tutti statunitensi, ed è stata dovuta ad una falla di sicurezza basata sul “Views As”, una funzione di Facebook che permette al proprietario dell’account cosa vede un altro account di lui.

L’attacco hacker è durato due giorni e, come ha riferito Mark Zuckenberg, solo giovedì sera la falla di sicurezza è stata chiusa. Sono nati però dei sospetti verso l’azienda.

Rischio multa per Facebook?

Secondo quanto riporta il  Wall Street Journal, l’attacco hacker subito può portare gravi conseguenze al social in Europa. Oltre ad una ovvia perdita di fiducia da parte degli utilizzatori, potrebbe pagare ben 1,63 miliardi di dollari come multa per attività sospette. Questo perché l’attacco hacker è stato scoperto con molto ritardo e Facebook stesso non è in grado di chiarire la natura dell’attacco e i rischi concreti attuali verso i propri clienti. La multa diventerebbe automatica e concreta se le autorità irlandesi dimostrano che Facebook ha violato qualche normativa europea.