La pandemia del nuovo coronavirus ha portato alla chiusura di tutti i negozi ed aziende, con molte aziende, soprattutto quelle piccole, che sono entrate in una situazione di crisi economica. Altre, però, come la multinazionale Microsoft, ha approfittato di tale periodo per attuare una decisione che era già nell’aria, ovvero eliminare lo shopping fisico e attivare le vendite solo online.
Questo significa che oltre 80 Store dell’azienda americana nel mondo chiuderanno per sempre, con quindi una notevole quantità di licenziamenti. Questo è un chiaro esempio di come Internet abbia preso ormai il sopravvento su tutto, ed anche le persone preferiscono acquistare online piuttosto che girare nei vari negozi.
Microsoft chiude gli Store
Tale mossa viene definita dall’azienda come un “cambiamento di strategia”, dovuto al fatto che le vendite si stanno sempre più spostando sulla modalità online: “Lenostre vendite sono cresciute online con il nostro portafoglio prodotti che si è evoluto verso un’offerta digitale”, ha spiegato l’azienda. “Siamo grati ai nostri clienti dei Microsoft Store e continueremo a servirli online”.
Attualmente erano aperte ben 83 sedi fisiche in tutto il mondo, e ne rimarranno aperte solo 4, che diventeranno dei Microsoft Experience Centers: saranno a Londra, New York, Sydney e ovviamente a Redmond, la sede centrale della multinazionale.
Gli analisti hanno commentato così la notizia che sicuramente ha sconvolto numerose persone: “Questa è una decisione strategica difficile, ma intelligente.I negozi fisici hanno generato entrate al dettaglio trascurabili per MSFT e alla fine tutto si è spostato sempre più verso i canali digitali negli ultimi anni”, hanno aggiunto.
Il noto operatore telefonico virtuale di Poste Italiane, PosteMobile, torna a far parlare di sé. Dopo la grande richiesta da parte degli utenti, l’azienda ha finalmente deciso di riproporre l’interessante tariffa Creami WOW Weekend. Bisogna affrettarsi, però, questa potrà essere attivata solamente entro e non oltre il 28 giugno. Scopriamo tutti i dettagli a riguardo.
Nelle ultime settimane, PosteMobile si è dato parecchio da fare per portare in campo offerte vantaggiose per i suoi clienti. Creami WOW Weekend risulta essere l’ennesima promozione che farà gioire gli utenti. Andiamo a vedere in cosa consiste.
PosteMobile: Creami WOW Weekend a soli 4,99 euro al mese
Ebbene sì, PosteMobile ha finalmente deciso di riproporre la tanto gettonata offerte Creami WOW Weekend. Per chi non lo sapesse, questa offre minuti illimitati verso tutti, messaggi illimitati verso tutti e ben 30 GB di traffico dati in 4G fino a 300 Mbps. Il costo mensile da sostenere è di soli 4,99 euro. Sono compresi nel prezzo, tutti i servizi di base, compreso hotspot personale.
Possono attivare la promozione, tutti coloro che acquistano una nuova SIM ricaricabile o quelli che effettuano portabilità del proprio numero da un qualsiasi altro operatore. Il costo della scheda SIM è di 20 euro (10 euro di traffico incluso). Come già detto, la sottoscrizione può essere effettuata entro e non oltre il 28 giugno, solo attraverso il sito ufficiale dell’azienda. Restate in attesa per eventuali aggiornamenti a riguardo.
Le foreste di alberi del mondo svolgono un ruolo importante nella mitigazione dei cambiamenti climatici. Sono pozzi di carbonio, il che significa che assorbono più anidride carbonica di quanto emettano. Ma secondo una nuova ricerca, l’albero più prolifico del Nord America, l’abete di Douglas, assorbirà meno anidride carbonica nell’atmosfera in futuro e quindi farà di meno per rallentare il cambiamento climatico di quanto si pensasse.
“Un maggiore riscaldamento degli alberi potrebbe significare più stress, più morte degli alberi e meno capacità di rallentare il riscaldamento globale”, ha affermato Margaret Evans, assistente professore di dendrocronologia presso il Laboratory of Tree-Ring Research dell’Università dell’Arizona. “Fino ad ora, le foreste hanno stabilizzato il clima, ma quando sono più stressate dalla siccità, potrebbero diventare una fonte destabilizzante di carbonio”.
Il calo degli alberi a causa del riscaldamento globale
Per studiare l’impatto che gli abeti di Douglas potrebbero avere sul futuro clima, i ricercatori hanno raccolto un’enorme quantità di dati per comprendere la relazione tra la larghezza dell’anello e il clima al fine di prevedere la crescita futura. Gli anelli degli alberi sono strati annuali di crescita fatti di carbonio. Quando gli anelli sono più sottili, suggerisce che gli alberi hanno tirato meno anidride carbonica dall’atmosfera quell’anno. I risultati dei ricercatori confermano tutto ciò e nel dettaglio suggeriscono che:
Le peggiori diminuzioni della larghezza degli anelli degli alberi sono previste per le isole celesti del deserto di Sonora, il sud-ovest americano e il Messico nord-occidentale. Il team prevede un calo del 15-30% nella larghezza dell’anello ad albero.
Si prevede che la crescita dell’abete di Douglas nella catena montuosa della Cascade nel Pacifico nord-occidentale e lungo la costa occidentale, considerata il centro della nicchia ecologica della specie e dove la loro crescita è attualmente più elevata, dovrebbe diminuire di circa il 10%.
Gli abeti di Douglas ad alta quota nelle Montagne Rocciose degli Stati Uniti settentrionali dovrebbero essere i meno colpiti. Il team prevede un calo del 2-11%.
In alta quota nel Montana, c’è un sorprendente aumento della crescita proiettata degli anelli degli alberi. Questo perché fa così freddo che le temperature di riscaldamento consentiranno una maggiore crescita.
Nell’aprile 1912, il RMS Titanic affondò nell’Oceano Atlantico con oltre 1.500 passeggeri a bordo. Una preziosa collezione di oggetti appartenenti a un eroico ufficiale sopravvissuto al naufragio è ora all’asta.
Gli oggetti appartenevano a Harold Lowe. Conosciuto come uno degli eroi del tragico incidente, Lowe non solo servì da informatore per il disastro marittimo, ma comandò anche la 14esima scialuppa di salvataggio e salvò i sopravvissuti dalle acque ghiacciate.
Dopo aver portato i passeggeri sulla sua scialuppa di salvataggio e averli lasciati al sicuro, Lowe fu l’unico ufficiale a tornare al relitto per soccorrere dall’acqua altri sopravvissuti.
Chi era Harold Lowe
Lowe, nato nel nord del Galles, all’epoca aveva 29 anni e rimase marinaio dopo l’incidente. Morì nel 1944 all’età di 61 anni. Questa sarà la prima volta che uno dei suoi oggetti viene messo all’asta.
“Harold Lowe è stato senza dubbio uno degli eroi del disastro del Titanic“, ha dichiarato Andrew Aldridge, il banditore della casa d’aste britannica Henry Aldridge & Son. Nessun altro ufficiale ha osato tornare al relitto, poiché temeva che i sopravvissuti disperati e gelidi avrebbero assalito le scialuppe. Da allora, il coraggio unico di Lowe è stato celebrato, infondendo un profondo significato al suo fischietto.
Il fischietto, con la registrazione “Lieutenant HG Lowe RNR” (Royal Naval Reserve), è elencato con una stima di pre-vendita da 2.526 a 3.788 dollari. Il vasto elenco di oggetti dell’asta include anche una fotografia firmata di ufficiali titanici a bordo della nave di salvataggio Carpathia, i 13 ufficiali sopravvissuti al disastro e un telescopio.
L’immagine è firmata dai 13 uomini e dal capitano della Carpathia, Arthur Rostron. Attualmente, ha una stima pre-vendita tra i 7.578 e i 12.628 dollari – un notevole aumento rispetto al prezzo del fischio di Lowe.
Gli oggetti all’asta includono anche un telescopio donato a Lowe da uno dei sopravvissuti, con la scritta “Per Harold G. Lowe… Il vero eroe del Titanic” . Fu consegnato a Lowe da una donna che Lowe salvò dal mare quella notte. Inoltre, un acquerello che Lowe dipinse dal Titanic e il suo certificato di competenza come comandante della nave devono ottenere somme considerevoli.
“Questi oggetti non sono mai stati visti o messi all’asta prima“, ha detto Aldridge. “Harold è venerato dalla comunità ‘titanica’ come ufficiale che è tornato [al rottame]“.
In totale, gli oggetti dovrebbero produrre circa 75.000 dollari quando l’asta terminerà.
Considerata la nave più lussuosa e sicura al mondo, il Titanic affondò con oltre 1.500 persone a bordo nelle prime ore del 15 aprile 1912, dopo essersi scontrato con un iceberg. La nave stava facendo il suo primo viaggio, dopo aver lasciato Southampton, in Inghilterra, diretta a New York, negli Stati Uniti.
L’RMS Titanic è immerso da oltre 100 anni, a circa 600 chilometri dalla costa di Terranova, in Canada.
Rifarsi il seno è ormai diventato una procedura standard a livello chirurgico. Ci vuole ben poco per farsi inserire un impianto per l’aumento del volume, ma nonostante questo, ci sono dei gravi rischi accostati a questa pratica. Sono rischi scoperti non da molto, ma che comunque rimangono un mistero e sono messi sotto un unico grande cappello noto come Malattia delle protesi mammarie.
Sono quasi 60 anni che questa pratica chirurgica viene portata avanti, e solo dopo 30 anni si è iniziato a studiarne gli effetti negativi, come la possibilità di sviluppare una forma rara di cancro al sistema immunitario o reazioni infiammatorie particolarmente gravi. In aggiunta, ci sarebbe anche un affaticamento diffuso, nebbia al cervello e altro ancora.
Secondo una nuova ricerca, molti di questi effetti passano nel semplice momento in cui un impianto viene rimosso. La sola rimozione migliora la sindrome, perlomeno questo è venuto fuori analizzando 750 pazienti. Si tratta del primo studio in merito quindi ci sono ancora moltissimi lati oscuri.
La Malattia delle protesi mammarie
Le parole dei ricercatori: “Lo studio ha dimostrato una forte associazione di espianto e miglioramento dei sintomi specifici nella popolazione di pazienti studiata. Le future ricerche chiariranno ulteriormente possibili fenomeni biologici per caratterizzare meglio la fisiopatologia e il meccanismo della BII (Breast Implant Illness).”
La ricerca in questione viene vista come un ottimo punto di partenza per futuri studi su questa malattia e sull’effetto dell’introduzione di un impianto mammario all’interno del corpo. Ci vorrà ancora morto per comprendere la causa-effetto di questa malattia.
Nelle scorse ore, la nota azienda di ricerca Counterpoint, ha intervistato una serie consumatori inglesi al fine di capire quali sono i loro interessi in merito agli auricolari true wireless presenti sul mercato. Ciò che è emerso è che gli auricolari di Apple, gli AirPods, risultano essere i più desiderati di sempre. Scopriamo tutti i dettagli a riguardo.
Gli AirPods sono presenti sul mercato mondiale da oramai qualche anno. Nonostante ciò, il loro successo non sembra per nulla arrestarsi. I piccoli gioiellini Apple continuano a registrare dati di vendita impressionanti. La nuova ricerca di Counterpoint altro non è che un ulteriore conferma di quanto questi piacciano. Ecco tutti i dati.
Apple: ecco la classifica di Counterpoint sugli auricolari true wireless
Il noto gruppo di ricerca ha intervistato una miriade di utenti del Regno Unito per capire quali fossero le preferenze in merito agli auricolari true wireless del momento. Alla domanda “quale brand di auricolari true wireless sceglieresti per il prossimo acquisto?”, il 63% ha risposto con la casa della mela morsicata, Apple. Un grosso risultato che la stacca di molto dalla seconda scelta, Bose con il 47%. In ordine, le altre aziende preferite dagli utenti sono state: Sony, Beats, Samsung, Sennheiser, LG e Jabra.
Ricordiamo che la casa della mela morsicata sta lavorando ad un nuovo modello di auricolari true wireless. Il suo lancio, previsto per il 2021, potrebbe far aumentare ancora di più la percentuale registrata dall’azienda. Come evolverà la faccenda? Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti a riguardo.
Nel corso degli anni, la casa di Facebook è stata a lungo criticata per non aver mai attuato nessun tipo di mossa per contrastare le fake news sul social. Dopo le numerose lamentele degli utenti, pare il cambiamento stia per arrivare. L’azienda di Mark Zuckerberg ha appena annunciato l’arrivo di feature volte a combattere la disinformazione. Scopriamo insieme di che si tratta.
Ebbene sì, dopo il rilascio della feature che permette agli utenti di nascondere le pubblicità riguardanti la politica, ecco che sta per arrivare in campo qualcosa di analogo. Il social network di Mark Zuckerberg ridurrà al minimo la disinformazione con due nuove funzioni specifiche. Ecco in cosa consistono.
Facebook: avvisi per chi condivide notizie datate
Molti utenti, quando condividono una notizia su Facebook, non si documentano in merito al periodo in cui questa è stata pubblicata. La casa di Zuckerberg ha spiegato che ciò, in molti casi, porta ad una cattiva informazione. Tante notizie, infatti, si possono travisare se non collocate in un esatto periodo nel tempo. A ragione di ciò, Facebook avviserà con una notifica, tutti gli utenti che decidono di pubblicare una notizia datata più di 90 giorni. In questa maniera, le persone saranno più consapevoli in merito a ciò che decidono di pubblicare.
Ovviamente, non è tutto. Il noto social introdurrà anche un apposito avviso per tutte le notizie relative al Covid-19. Questo conterrà informazioni importanti sul virus e indicherà agli utenti la fonte della notizia. Anche in questo caso, lo scopo è solamente quello di combattere la disinformazione. Riuscirà l’azienda nel suo intento? Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti a riguardo.
Acerannuncia il nuovo notebook Swift 5, che offre una nuova interpretazione della produttività. Questo ultraportatile è un modello di design e prestazioni, perché sfoggia un’estetica professionale supportata da un’impressionante versatilità. Il nuovo modello di quest’anno ha cornici ultrasottili che consentono un rapporto screen-to-body del 90%, un touchscreen con soluzione antimicrobica Corning Gorilla Glass e nuovi colori, fra cui il verde nebbia.
“Il nuovo Swift 5 rappresenta il meglio di quanto possano offrire i notebook sottili e leggeri”, ha dichiarato James Lin, General Manager di Acer. “Potente, dal design e ultraportatile, lo Swift 5 è un’opzione eccellente per i professionisti che sono sempre in movimento e cercano un dispositivo in grado di stare al passo con le proprie esigenze.”
Produttività e leggerezza
Acer Swift 5 ha una scocca con uno spessore di 14,95 mm, realizzata in leghe di magnesio-litio e magnesio-alluminio di alta qualità, che gli permette di ospitare i processori Intel Core di ultima generazione con una potente grafica integrata basata sulla nuova architettura Xe di Intel e la GPU opzionale NVIDIA GeForce MX350, mantenendo un peso inferiore ad 1 kg.
Queste potenti caratteristiche consentono di eseguire contemporaneamente più applicazioni. Il supporto di archiviazione SSD PCl e ad alta velocità da 1 TB e un massimo di 16 GB LPDDRAX ne garantiscono un rapido caricamento. Inoltre, in ufficio o durante conference call, sarà possibile controllare la quantità di rumore emesso, scegliendo tra le tre modalità di raffreddamento silenzioso, normale o performance.
Design slanciato e schermo mozzafiato
Swift 5 ha un design elegante e permette di scegliere fra due colori: verde nebbia e oro safari, entrambi con note dorate. La scocca interamente in metallo è caratterizzata da angoli netti e arrotondati e da un profilo minimalista, che la rendono un’opzione eccellente per i più attenti allo stile. Il modello di quest’anno include una cerniera progettata per sollevare leggermente la base quando lo schermo è aperto, per fornire un’esperienza di digitazione più ergonomica, migliori prestazioni termiche e per valorizzare lo schermo in dotazione.
Sollevando il coperchio si scoprono un trackpad ampio e un display touchscreen IPS3 FHD da 14 pollici. Entrambi supportano le gesture con più dita per offrire un’esperienza d’uso incredibilmente intuitiva. Lo schermo offre una luminosità di 300 candele al metro quadro e una copertura colore pari al 72% della gamma NTSC. Le cornici ultrasottili consentono un rapporto screen-to-body fino al 90% per assicurare un’esperienza visiva coinvolgente che rende lo Swift 5 un prodotto perfetto anche per la visione di un film o per rilassarsi dopo il lavoro.
Copertura antimicrobica, connettività e autonomia
Il display touchscreen dello Swift 5 è rivestito con uno strato di antimicrobico Corning Gorilla Glass, formulato appositamente per ridurre i microrganismi che causano macchie sul display touch. Inoltre, gli utenti hanno la possibilità di chiedere opzionalmente un rivestimento antimicrobico anche per il touchpad, la tastiera e le cover.
Swift 5 è dotato di una capiente batteria da 56 Wh che consente di lavorare per tutto il giorno e può essere caricata velocemente, garantendo 4 ore di autonomia con un tempo di ricarica di 30 minuti. Le opzioni di connettività che includono porte USB Type-C, Thunderbolt e USB 3.2 Gen 2, oltre a Intel Wi-Fi 6 a doppia banda (GIG +) e Bluetooth 5.0, lo rendono una scelta eccellente per chi lavora in movimento.
Per comodità e sicurezza, Swift 5 è inoltre dotato di un lettore di impronte digitali incorporato compatibile con Windows Hello. Supporta anche Wake on Voice, per permettere agli utenti di attivare e interagire con Windows 10 anche quando lo schermo è spento. Acer Swift 5 sarà disponibile a ottobre con prezzi a partire da 1.199 euro.
Le misurazioni del corpo dell'”Uomo vitruviano” di Leonardo da Vinci sono anatomicamente molto simili a quelle moderne. Solo le lunghezze del braccio e della coscia sono più imprecise.
L’ uomo vitruviano di Leonardo da Vinci è il famoso disegno che rappresenta il modello ideale dell’essere umano, con proporzioni perfette. Sebbene sia stato concepito più di cinque secoli fa, un team di ricercatori ha scoperto che è anatomicamente molto vicino alle misurazioni dell’uomo moderno.
Gli scienziati americani hanno utilizzato una tecnologia che ha esaminato i corpi di quasi 64.000 giovani in buona forma fisica. “Nonostante i diversi campioni e metodi di calcolo, il corpo umano ideale di Leonardo da Vinci e le proporzioni ottenute con le misurazioni contemporanee erano simili“, ha riferito un team guidato da Diana Thomas, un matematico presso l’Accademia militare degli Stati Uniti.
Lo studio
Per rendersi conto di quanto sia accurato il disegno di Da Vinci, gli autori dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Journal of American Medical Association hanno effettuato alcune misurazioni con le reclute della US Air Force.
“Fatta eccezione per la lunghezza del braccio e la lunghezza della coscia, le differenze nelle proporzioni degli uomini misurate dallo scanner corporeo e dall’Uomo vitruviano erano entro il 10%“, hanno concluso i ricercatori. “La differenza di estensione del braccio era del 20% e la differenza di altezza della coscia era del 29% in più rispetto all’Uomo vitruviano“.
In termini pratici, ciò significa che quando posizionati all’interno del cerchio e dei quadrati perfetti creati da Da Vinci, le misure “ideali” delle dita delle mani e le dita dei piedi di oggi superano leggermente questi limiti.
Ciò non invalida in alcun modo il design del genio italiano. Ovviamente, nel XV secolo, non esistevano calcoli scientifici delle medie della popolazione. Inoltre, al momento, le misurazioni del corpo degli uomini toscani potrebbero benissimo differire da quelle dei giovani americani di oggi. “Le note e le conclusioni di Leonardo da Vinci non distinguevano se le sue idee derivassero da un singolo individuo o fossero aggregate“, sottolineano infine gli autori dello studio.
La storia della prima ingegnere donna afroamericana della NASA, insieme a quella di altre scienziate, ha dato vita al libro “Il diritto di Contare” di Lee Shetterly e all’omonimo film del 2016. Ora la NASA ha deciso di intitolare a Mary W. Jackson il suo quartier generale di Washington.
Jackson, era stata assunta dall’agenzia spaziale nel 1951 e aveva lavorato nell’unità di calcolo della West Area riservata al personale afroamericano durante gli anni della segregazione razziale.
La NASA ricorda la prima donna ingegnere afroamericana, Mary Jackson
Ovviamente dalla forte personalità, l’ingegnere faceva parte di un gruppo di donne molto importanti che aiutarono la NASA a portare nello spazio gli astronauti americani. Non ha mai accettato lo status quo e ha contribuito ad aprire opportunità per gli afroamericani e le donne nel campo dell’ingegneria e della tecnologia.
Nel 2019, la parte di E Street SW fu ribattezzata Hidden Figures Way, in onore delle donne afroamericane che contribuirono al progresso della ricerca spaziale. Dopo due anni nella squadra di calcolo, Mary Jackson ricevette un’offerta per lavorare nella galleria del vento supersonica.
Fu il suo capo a suggerirle di entrare nel programma di formazione che le avrebbe permesso di ottenere la promozione da matematica a ingegnere. Poiché le lezioni si tenevano all’Hampton High School, scuola frequentata solo da bianchi, Jackson dovette vincere una causa in tribunale per unirsi ai suoi compagni di classe.
Così nel 1958, divenne il primo ingegnere femminile nero della NASA. Per quasi due decenni è stata autrice o co-autrice di numerosi rapporti di ricerca, incentrati sul comportamento dello strato limite di aria attorno agli aeroplani. Nel 1979 è entrata a far parte del Programma federale femminile di Langley, dove favorì l’assunzione e la promozione della successiva generazione di scienziate di sesso femminile. Morì nel 2005.
Europa, la luna ghiacciata di Giove, ha avuto abbastanza calore da produrre un interno stratificato e un oceano sotterraneo, affermano gli scienziati. La scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a conoscere il potenziale della vita in altri mondi.
Mohit Melwani Daswani, scienziato planetario della NASA, ha guidato un team che ha analizzato i dati raccolti dalla missione Galileo. A partire dalla metà degli anni ’90, la sonda spaziale Galileo ha studiato Giove e le sue lune per circa otto anni. Si è scoperto che probabilmente esiste un oceano di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata di Europa.
Il team di Daswani ha scoperto che un fenomeno che crea strati, chiamato differenziazione, potrebbe essere la ragione per cui Europa ha il suo oceano. Daswani ha annunciato le sue scoperte questo mercoledì durante la conferenza virtuale di Goldschmidt. Il lavoro non è stato ancora revisionato.
L’oceano sotterraneo di Europa potrebbe aver avuto origine dalla rottura di minerali
Europa ha alcune caratteristiche chiave che si sospetta siano necessarie per un mondo abitabile. Le scoperte di Daswani potrebbero avere implicazioni per lo studio dell’abitabilità su altri mondi, anche quelli al di là del nostro Sistema Solare. Il team spera che le prossime missioni come Europa Clipper della NASA, che verranno lanciate alla fine di questo decennio, aiuteranno a determinare se la luna ghiacciata sia davvero abitabile.
Il team di Daswani ha trovato la prova di un segnale promettente; l’oceano di Europa avrebbe potuto avere origine dalla rottura di minerali portatori di acqua che si trovavano all’interno della luna di Giove. Tale processo potrebbe essersi verificato durante la differenziazione, durante la quale Europa è stata separata in strati distinti, un po’ come una cipolla.
“L’interno di Europa è molto più denso degli strati esterni”, ha riferito Daswani. “Questo ci dice già una proprietà davvero importante della storia e della geologia di Europa: deve aver subito un forte calore perché si verifichi quel processo di differenziazione”. L’alto calore passato aumenta anche le probabilità che Europa abbia abbastanza calore per nascondere un oceano liquido.
La fonte di quel calore potrebbe essere il decadimento radioattivo all’interno della luna, o un fenomeno chiamato dissipazione delle maree causato dalle interazioni con Giove e le grandi lune vicine. Con gli oceani liquidi, Europa ha una caratteristica importante per il sostegno della vita. Questo processo di differenziazione è avvenuto anche sulla Terra e su Marte.
Gli oceani potrebbero formarsi anche su altri mondi
Non esiste una connessione diretta tra differenziazione e abitabilità, ma Daswani ha affermato che questo processo di creazione di oceani non è una caratteristica unica di Europa. “I grandi mondi oceanici che sperimentano questo calore all’interno possono avere un meccanismo per costruire gli oceani”, ha detto Daswani. Osservando i processi che hanno portato i minerali a rilasciare acqua su Europa, gli scienziati sono riusciti a capire se un esopianeta potesse ospitare un oceano liquido. Questo potrebbe essere un modo comune per gli oceani di formarsi sui mondi del nostro Sistema Solare e oltre.
C’è tuttavia un mondo del Sistema Solare con un oceano che non sembra promettente per la vita, ha detto Daswani. “L’eccezione sarebbe la luna di Saturno, Encelado. È un corpo molto più piccolo di Europa e non avrebbe potuto sperimentare un calore così elevato, e lo sappiamo perché la densità di Encelado è molto inferiore a quella di Europa. L’oceano deve essere stato creato da un processo diverso.”
Ma il vicino di Europa, Ganimede, potrebbe avere un interno differenziato e potrebbe essere simile a Europa in tal senso. Certo, la vita ha bisogno di più della semplice acqua per esistere. “La vita è chimica. La vita si alimenta della chimica, che è interamente incentrata sul flusso di elettroni”, ha riferito in un’intervista Steve Mojzsis, un geologo del Colorado. Lo scambio di elettroni produce energia ed è questo tipo di energia che viene utilizzata per il metabolismo. In futuro, Daswani vuole verificare se esiste energia sufficiente per la vita nell’oceano di Europa.
Oltre alle chiamate di gruppo su Nest Hub Max, Google sta presentando in anteprima una serie di funzioni su Meet in arrivo per le scuole e per le aziende . Ciò include sfondi sfocati e personalizzati, alzata della mano e nuovi controlli di moderazione.
Come Zoom e altre popolari applicazioni di videoconferenza, Google Meet consentirà di sfocare lo sfondo o di sostituirlo interamente. Inoltre offrirà una serie di impostazioni predefinite personalizzabili, anche se gli amministratori possono disabilitare questa funzionalità.
Le funzioni che Google incrementerà in Meet
Oltre ad essere divertente, Google regala un modo per nascondere “un ambiente che non vogliamo che gli altri vedano”, mentre aiuterà gli studenti e gli educatori a sentirsi più a loro agio mentre guardano i video dalle loro case. Gli sfondi personalizzati di Google Meetsaranno disponibili prossimamente.
Google ha recentemente introdotto la possibilità di effettuare una videochiamata con 16 persone e sta ora pianificando di aggiungere un’interfaccia utente che può contenere fino a 49 partecipanti contemporaneamente. Altre caratteristiche di Meet includono:
Alzare le mani : aumentare la partecipazione a riunioni più grandi, consentendo ai partecipanti di “alzare la mano” quando hanno una domanda o qualcosa da dire.
Partecipazione alla riunione : Offri agli organizzatori della riunione un modo semplice per vedere chi ha partecipato alla riunione.
Breakout room : facilita la suddivisione di grandi riunioni in gruppi più piccoli, discussioni parallele e riconvocazione al termine.
Domande e risposte : fornire al pubblico un canale per porre domande senza interrompere il flusso della conversazione.
Polling : coinvolgere i partecipanti in grandi riunioni con polling in tempo reale.
Controlli moderatore aggiuntivi : dai agli host della riunione controlli aggiuntivi per silenziamento, presentazione, partecipazione e altro
Google non ha specificato quando verranno lanciate queste funzionalità. Sta inoltre implementando ulteriori controlli di moderazione per gli insegnanti. Gli educatori saranno in grado di controllare meglio le richieste di incontro attraverso un’interfaccia “meno invadente” e altri cambiamenti di comportamento.
Controllo vocale e lavagna virtuale jamboard
Quando qualcuno chiede di partecipare a una riunione, non sarà in grado di partecipare di nuovo dopo essere stato espulso da una riunione. I moderatori saranno anche in grado di terminare l’incontro per tutti i partecipanti, assicurandosi che nessuno studente indugi dopo che l’insegnante è partito.
E si potrà impedire ai partecipanti anonimi di partecipare a qualsiasi riunione di istruzione per impostazione predefinita, sebbene le scuole saranno in grado di optare per consentire ai partecipanti anonimi. Nel frattempo, il controllo vocale “Hey Google” per i kit hardware Meet uscirà nelle prossime settimane e diventerà disponibile per i dispositivi Asus e Logitech. Sul fronte hardware, Google sta aggiungendo una lavagna virtuale per Meet tramite Jamboard.
L’integrazione di Jamboard in Meet rende facile per coloro che sono remoti partecipare alle attività di brainstorming, ma consente anche ai lavoratori che stanno tornando alla lavagna dell’ufficio direttamente dal proprio laptop o dispositivo mobile.
I cellulari sono noti portatori di batteri e ormai il coronavirus ci spinge a lavarci le mani e a pulire gli oggetti che ci circondano. Quindi non sorprende che un numero sempre maggiore di disinfettanti UV stanno attualmente colpendo il mercato. Anche la società di elettronica mobile Zagg sta entrando in questa tendenza, poiché i suoi marchi Mophie e InvisibleShield ora offrono disinfettanti UV.
Il disinfettante UV Mophie ha lo spazio per un telefono da 6,9 pollici e altri piccoli oggetti, come carte di credito e auricolari. Zagg afferma che la tecnologia a luce UV-C uccide il 99,9% dei batteri più comuni presenti negli articoli per la casa in cinque minuti. Il dispositivo Mophie è anche abilitato per Qi e consente di ricaricare il telefono mentre è sterilizzato.
Il disinfettante UV di InvisibleShield utilizza lampadine UV-C per disinfettare qualsiasi smartphone fino a 6,9 pollici. Anche qui il ciclo di sanificazione dura circa cinque minuti e si dice che uccida il 99,9 percento dei batteri superficiali più comuni. Questo dispositivo non ha la capacità di ricarica del telefono del disinfettante UV Mophie.
I nuovi disinfettanti UV sono efficaci anche contro E. coli e stafilococco
Entrambi i dispositivi richiedono all’utente solo di posizionare un telefono all’interno e premere un pulsante per iniziare la sanificazione. Il disinfettante UV Mophie è attualmente disponibile nei negozi Mophie.com e Verizonal costo di $ 79,99. Il dispositivo InvisibleShield sarà presto venduto sul suo sito web e presso i principali rivenditori per $ 59,99.
Non è chiaro quanto siano efficaci i disinfettanti UV specifici contro il coronavirus. Tuttavia, Zagg afferma che i prodotti sono stati testati da terze parti e sono risultati efficaci contro E. coli e stafilococco.
In effetti secondo gli scienziati la luce UV-C è efficace contro una vasta gamma di germi e offre una una valida opzione per disinfettare lo smartphone senza l’uso di prodotti chimici. I disinfettanti UV sono una buona alternativa per coloro che non vogliono che il loro dispositivo venga potenzialmente danneggiato da lavaggi o sostanze chimiche aggressive.
Quando la luce del sole che splende su una foglia cambia rapidamente, le piante devono proteggersi dai conseguenti improvvisi picchi di energia solare. Per far fronte a questi cambiamenti, gli organismi attivano la fotosintesi.
Tuttavia, gli scienziati non sono stati in grado di identificare il principio progettuale sottostante. Un team internazionale di scienziati, guidato dal fisico Nathaniel M. Gabor dell’Università della California, a Riverside, ha ora costruito un modello che riproduce la fotosintesi.
Piante verdi, come riprodurre la fotosintesi
La raccolta leggera è la raccolta di energia solare da parte di molecole di clorofilla legate alle proteine. Nella fotosintesi, il processo attraverso il quale le piante verdi e alcuni altri organismi usano la luce solare per sintetizzare gli alimenti dall’anidride carbonica e dall’acqua , la raccolta di energia leggera inizia con l’assorbimento della luce solare.
Il modello riprodotto prende in prestito idee dalla scienza delle reti complesse, un campo di studio che esplora il funzionamento efficiente nelle reti di telefoni cellulari, cervelli e rete elettrica. Il modello descrive una rete semplice che è in grado di immettere luce di due colori diversi, producendo tuttavia un tasso costante di energia solare. Questa insolita scelta di solo due ingressi ha conseguenze notevoli.
“Il nostro modello mostra che assorbendo solo colori molto specifici, gli organismi fotosintetici possono automaticamente proteggersi da improvvisi cambiamenti nell’energia solare, risultando in una conversione di potenza notevolmente efficiente”, ha affermato Gabor, che ha guidato lo studio pubblicato sulla rivista Science.
Le piante verdi appaiono batteri verdi e viola appaiono viola perché solo regioni specifiche dello spettro da cui assorbono sono adatte per la protezione contro l’energia solare in rapido cambiamento. Gabor ha iniziato a pensare alla ricerca sulla fotosintesi più di un decennio fa. Si chiedeva perché le piante respingessero la luce verde, la luce solare più intensa. Nel corso degli anni ha lavorato con fisici e biologi di tutto il mondo per saperne di più sui metodi statistici e sulla biologia quantistica della fotosintesi.
Richard Cogdell, un rinomato botanico dell’Università di Glasgow nel Regno Unito e coautore del documento di ricerca, ha incoraggiato Gabor a estendere il modello per includere una gamma più ampia di organismi fotosintetici che crescono in ambienti in cui lo spettro solare incidente è molto diverso.
Tecniche utilizzate dalle piante per proteggersi
Incredibilmente, sono stati in grado di dimostrare che il modello ha funzionato in altri organismi fotosintetici oltre alle piante verdi e che il modello ha identificato una proprietà generale e fondamentale della raccolta della luce fotosintetica. Inoltre hanno mostrato come, scegliendo dove assorbire l’energia solare in relazione allo spettro solare incidente, è possibile ridurre al minimo il rumore sull’uscita, informazioni che possono essere utilizzate per migliorare le prestazioni delle celle solari.
Gabor ha spiegato che le piante e altri organismi fotosintetici hanno un’ampia varietà di tattiche per prevenire danni dovuti alla sovraesposizione al sole. Le piante hanno persino sviluppato un’efficace protezione contro i raggi UV, proprio come nella protezione solare. Per costruire il modello, Gabor e i suoi colleghi hanno applicato la fisica semplice delle reti ai complessi dettagli della biologia e sono stati in grado di fare dichiarazioni chiare, quantitative e generiche su organismi fotosintetici molto diversi .
La fotosintesi può essere pensata come un lavello della cucina, ha aggiunto Gabor, in cui un rubinetto fa scorrere l’acqua e uno scarico permette all’acqua di defluire. Se il flusso nel lavandino è molto più grande del flusso verso l’esterno, il lavandino trabocca e l’acqua si riversa su tutto il pavimento.
Gabor ha osservato che negli ultimi decenni, la ricerca sulla fotosintesi si è concentrata principalmente sulla struttura e sulla funzione dei componenti microscopici del processo fotosintetico. Successivamente i ricercatori progetteranno una nuova tecnica di microscopia per testare le loro idee e far avanzare la tecnologia degli esperimenti di foto-biologia usando strumenti di ottica quantistica.
Amazon lancia offerte davvero infinite con le quali cerca indiscutibilmente di attirare su di sé l’attenzione dei consumatori che vorrebbero spendere il meno possibile per l’acquisto di nuovi dispositivi afferenti al mondo della tecnologia generale.
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Poco sotto, invece, abbiamo inserito una brevissima lista di offertevalide solamente oggi, 28 giugno 2020, sul sito dell’azienda.
Amazon: i codici sconto sono davvero imprevedibili
Zanzariera elettrica da 6 watt, LED, lampada antizanzare elettrica con luci UV e cassetto raccogli insetti – prezzo di 16,99 euro al posto di 31,99 euro con il codice U74NC6SP – LINK.
Maschera integrale da snorkeling, maschera a 180° per adulti e bambini, facile respirazione, anti-appannamento, anti-perdite con supporto per la fotocamera o action camera integrato – prezzo di 17,39 euro al posto di 28,99 euro con il codice BO2OGRC4 – LINK.
Cuffie bluetooth 5.0 true wireless completamente in-ear, riproduzione continuativa per 40 ore, presente anche la custodia wireless per la ricarica, nonché batteria integrata di 650mAh, piena permeabilità grazie allo standard IPX7 – prezzo di 22,49 euro al posto di 29,99 euro con il codice PRENQ82L – LINK.
Vava HUB USB C 9 in 1 con tantissimi adattatori al suo interno, troviamo infatti una porta 4K HDMI, jack da 3.5mm, output audio, porta 1GBps, ethernet RJ45, porte USB 3.0 e USB 2.0 per differenti terminali – prezzo di 39,99 euro al posto di 49,99 euro con il codice AXLH5J6C – LINK.
Nelle scorse ore, il noto sito di e-commerce Amazon ha lanciato una nuova serie di interessanti offerte tecnologiche. In questo articolo, andiamo a focalizzarci soprattutto sugli smartphone a prezzi ridotti.
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Le promozioni che stiamo per elencarvi sono, come al solito, a tempo limitato, di conseguenza, i prezzi e le disponibilità potrebbero variare da un momento all’altro. Vi consigliamo, se interessati, di approfittarne il prima possibile per non rimanere a mani vuote.
Amazon: smartphone a prezzi strabilianti
Huawei P40 Lite, smartphone con display FullView da 6,39 pollici, processore Kirin 710F Octa Core, 4 GB di memoria RAM, 64 GB di memoria interna, colore nero a soli 169,90 euro (Huawei Mini Speaker in omaggio se ordinato entro il 31 agosto). – LINK PER L’ACQUISTO
Honor 20 Lite, smartphone con display FHD+ da 6,21 pollici, memoria RAM da 4 GB, memoria interna da 128 GB espandibile, tripla fotocamera posteriore, colore blu a soli 169,96 euro. – LINK PER L’ACQUISTO
Samsung Galaxy S20 Ultra, smartphone con display Dynamic AMOLED 2X da 6,9 pollici, 4 fotocamere posteriori, memoria interna da 128 GB, memoria RAM da 12 GB. E’ in offerta nel colore Cosmic Black a soli 1069,90 euro, invece di 1379,00 euro. – LINK PER L’ACQUISTO
Apple iPhone XS, smartphone con display OLED da 5,8 pollici, performante chip A12 Bionic, sistema di riconoscimento facciale Face ID, doppia fotocamera posteriore, memoria interna da 256 GB, colore argento a soli 874,53 euro, invece di 1239,00 euro. – LINK PER L’ACQUISTO
Microsoft ha annunciato lo scorso febbraio che il suo antivirus per Windows 10, ovvero Defender, diventerà a breve disponibile anche sugli smartphone. Tale novità rimase in ombra per molto tempo, ma finalmente in questi giorni è stata mostrata la prima versione beta dell’antivirus, attualmente disponibile solo su Android, anche se l’azienda ha confermato che in futuro verrà allargato anche sui dispositivi iOS di Apple.
Tale antivirus è ottimo per la sua leggerezza, semplicità d’uso e la possibilità di rintracciare malware ed anche attacchi phishing tramite sms o email. Scopriamo qualcosa di più nel dettaglio.
L’antivirus di Microsoft sugli smartphone
Defender agisce innanzitutto con una protezione per una navigazione web sicura, che permette di bloccare l’apertura di siti web non affidabili ai quali si viene indirizzati da SMS, messaggi di WhatsApp, e-mail e app. Inoltre, blocca anche connessioni potenzialmente non sicure e che possono contenere virus o malware. Ovviamente, si potranno anche eseguire scansioni periodiche per controllare se il proprio smartphone è completamente sano.
Queste sono solo alcune delle funzioni che rappresentano il primo nucleo di funzionalità previste nella versione Preview di Microsoft Defender ATP (Advanced Threat Protection). Sicuramente per qualche altro mese ci saranno solo beta per poche persone per controllare se il funzionamento è positivo e senza bug, e solo dopo verrà ampliato prima su tutti i dispositivi Android e poi su quelli iOS. Non resta dunque che attendere.
I servizi della mela morsicata sono sempre più utilizzati in tutto il mondo. Nonostante ciò, la casa non sembra ancora essere soddisfatta di alcuni di essi. Nelle scorse ore, questa ha lanciato una nuova interessante iniziativa promozionale volta ad invogliare gli utenti a provare Apple Arcade. Riuscirà a smuovere qualcosa?
Come molti di voi già sapranno, Apple offre sempre un periodo di prova gratuita dei suoi servizi per i nuovi clienti. Parlando di Apple Arcade, la casa propone ben 1 mese intero di prova gratuita. Sembra, però, che questa tattica non stia portando i risultati sperati. In queste ore, Apple sta regalando un mese aggiuntivo di prova gratuita per alcuni utenti. Scopriamo tutti i dettagli ai riguardo.
Apple Arcade: mese extra di prova gratuita per la nota piattaforma di videogiochi
Come potete leggere dal titolo del paragrafo, Apple Arcade risulta essere una piattaforma di videogiochi. Questa contiene titoli esclusivi della mela morsicata. Non esiste nessun altro modo, quindi, per poter giocarci se non sottoscrivendo un abbonamento. Per invogliare gli utenti a scoprire le potenzialità del servizio, Apple ha pensato bene di proporre un nuovo mese di prova gratuita ad alcuni utenti. In queste ore, molti clienti dell’azienda stanno ricevendo una mail contenente un codice promozionale necessario per attivare l’offerta. Non bisogna sostenere nessun costo, alla fine del mese si potrà tranquillamente scegliere se sottoscrivere un abbonamento o no.
Al momento, non è noto il criterio con la quale Apple ha selezionato gli utenti a cui mandare l’offerta. Pare che a riceverla, però, siano solo coloro che hanno già provato in passato il servizio. Vi terremo aggiornati non appena scopriremo qualcosa in più a riguardo.
L’attuale pandemia di Covid-19 non riguarda solo gli esseri umani, ma ha anche un impatto sulla fauna selvatica. Mentre il mondo si blocca per evitare un’ulteriore diffusione del coronavirus devastante, improvvisamente ci sono molte meno macchine sulla strada, aerei nel cielo e navi nell’acqua. E la natura l’ha sicuramente notato.
Alcune persone hanno iniziato a chiamare ciò “Grande Pausa”. Ora, gli scienziati hanno escogitato un modo più preciso e tecnico per descrivere queste circostanze eccezionali, delineando ciò che potremmo imparare dai loro effetti. Il termine “antropausa”, spiegano, è un riferimento al “notevole rallentamento globale delle moderne attività umane, in particolare dei viaggi”, che saremmo sciocchi a non studiare.
“L’antropausa” ai tempi del Covid-19
Tale impatto potrebbe non essere sempre ovvio o prevedibile. Mentre gli attuali blocchi in tutto il mondo hanno lasciato alcuni animali prosperare in pace e tranquillità, altri sono maggiormente a rischio rispetto a prima. Le specie in pericolo, ad esempio, stanno sperimentando più bracconaggio durante questo periodo, poiché le difficoltà economiche colpiscono alcune regioni più di altre e lo sfruttamento delle risorse naturali aumenta.
Ora è il momento perfetto per studiare ulteriormente queste complesse interazioni, sostiene il team. È di fondamentale importanza che i biologi sul campo continuino a raccogliere dati anche durante i blocchi, a condizione che vengano prese le precauzioni appropriate e che i finanziamenti non vengano deviati dal lavoro in prima linea sul virus. Secondo uno dei coautori, il biologo comportamentale Matthias-Claudio Loretto del Max Planck Institute of Animal Behaviour in Germania, con tali dati preziosi sotto la nostra cintura saremo in grado di “indagare se i movimenti degli animali nei paesaggi moderni sono prevalentemente influenzato da strutture costruite o dalla presenza di umani”.
E questo è un grosso problema. La ricerca attuale non è stata in grado di stuzzicare questi due fattori a parte e le circostanze attuali sono ideali per ulteriori osservazioni, con il Covid-19 che ha rivoluzionato sicuramente il nostro modo di vivere e la società in generale.
VeryMobile è uno degli ultimi operatori virtuali nati sul territorio italiano. Questo si appoggia alla rete WINDTRE e, come tutti gli altri operatori ad esso affini, offre una marea di promozioni vantaggiose. Quella di cui vogliamo parlarvi oggi, risulta essere molto economica e ricca di contenuti. Scopriamola insieme.
Dopo avervi parlato della nuova particolare promozione di PosteMobile, oggi, ci focalizziamo su una tariffa lanciata da un operatore virtuale nuovo sul territorio italiano. Minuti illimitati, messaggi illimitati e tanti giga a soli 4,99 euro al mese!
VeryMobile: tutto incluso a soli 4,99 euro al mese
Il nuovo operatore telefonico virtuale sta facendo di tutto per attirare l’attenzione dei nuovi clienti. La tariffa proposta in queste ore può essere attivata da chi proviene da alcuni operatori virtuali, Iliad e per chi crea un nuovo numero. La promozione comprende minuti illimitati, messaggi illimitati e ben 30 GB di traffico dati in 4G fino a 30 Mbps. Il tutto, a soli 4,99 euro al mese. Sono compresi nel prezzo della promozione, tutti i servizi di base (Ti ho cercato, Ring me, Hotspot e App Very).
La tariffa si rinnova automaticamente ogni mese, il costo di attivazione e della SIM è di soli 5,00 euro (prezzo promozionale). La sottoscrizione può essere fatta direttamente online o presso un qualsiasi centro autorizzato VeryMobile. Al momento non sono state comunicate scadenze per la promozione. Nonostante ciò, se siete interessati, vi consigliamo di approfittarne il prima possibile per non rimanere a mani vuote. Restate in attesa per eventuali aggiornamenti a riguardo.
I visoni in due allevamenti di pellicce nei Paesi Bassi hanno iniziato a ammalarsi a fine aprile. Alcuni tossivano, con il naso che colava; altri avevano segni di gravi malattie respiratorie. Presto iniziarono a morire. I ricercatori hanno prelevato dei tamponi dagli animali e sezionato quelli che erano morti. La casa era il Covid-19, il nuovo coronavirus che causa una pandemia globale.
Fa parte di un modello emergente di animali infettati dal nuovo coronavirus con una nuova preoccupazione: si pensa che i visoni abbiano restituito la malattia all’uomo. Dalla scoperta, oltre 500.000 visoni sono stati abbattuti nelle fattorie di pellicce nei Paesi Bassi per le preoccupazioni che le loro popolazioni di visoni potessero diffondere il virus tra gli umani.
I visoni ed il Covid-19
I visoni sono stati inizialmente esposti al coronavirus da lavoratori agricoli infetti, secondo Wim van der Poel, un veterinario che studia virus presso l’Università e la ricerca di Wageningen nei Paesi Bassi. Quindi il virus si diffuse tra gli animali nelle fattorie come un incendio.
“Gli animali sono in gabbie con cime di filo metallico e pareti chiuse tra loro”, afferma Van der Poel, autore di un documento di Eurosurveillance che indaga sulle infezioni della fattoria di visone che è stato pubblicato questo mese. “Quindi probabilmente si diffonde attraverso la trasmissione di goccioline o aerosol, dalla cima di una gabbia all’altra, quando un animale tossisce o respira pesantemente.”
I Paesi Bassi sono uno dei principali esportatori al mondo di pelliccia di visone per cappotti e rifiniture. L’epidemia è stata segnalata per la prima volta in due delle sue circa 125 aziende agricole e ora è stata trovata in almeno 17. Van der Poel afferma che il virus è stato probabilmente diffuso in più aziende agricole da lavoratori infetti che hanno viaggiato tra le aree o da prodotti contaminati da virus da una fattoria all’altra.
I visoni sono l’ultima aggiunta all’elenco di animali che sappiamo possano essere infettati dal nuovo coronavirus, afferma Linfa Wang, direttore del programma emergente di malattie infettive della Dulke-NUS Medical School di Singapore. “Il primo che abbiamonotato sono stati i gatti” , dice. “Poi è stato seguito da cani, che sono sensibili ma non tanto quanto i gatti. E poi le tigri nello zoo di New York. E ora i visoni. Esperimenti di laboratorio hanno anche confermato che anche i criceti e alcune scimmie possono ammalarsi di virus. E si ritiene che il virus abbia avuto origine in pipistrelli a ferro di cavallo cinesi.”
Un team di scienziati dell’Università della California a San Diego, negli Stati Uniti, ha trovato un fossile di un bradipo gigante sul fondo di un cenote (tipica grotta naturale sommersa), in Messico.
In una nota pubblicata sul sito web dell’università, gli scienziati affermano che il fossile ha circa 40.000 anni e appartiene a una specie di bradipo gigante che fino ad ora era sconosciuta. Parti dello scheletro fossilizzato hanno trascorso migliaia di anni “nascosti” nel cenote Hoyo Negro, che fa parte di un sistema di grotte nella penisola dello Yucatan.
Nel 2007, lo scheletro dell’animale è stato scoperto quasi nella sua interezza, ma frammentato da scienziati e subacquei dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH), che non sono stati in grado di accertare immediatamente quale animale sarebbe stato.
Negli ultimi anni, sono stati trovati più frammenti di questo “puzzle”
Nel corso della spedizione più recente, affermano gli scienziati, è stato possibile trovare l’articolazione dell’anca: è un frammento di 36 chilogrammi e largo 1,2 metri. Grazie a questa parte del fossile ora trovato, che si è unito ad altri frammenti raccolti nel corso degli anni, è stato possibile identificare l’animale.
Secondo gli scienziati, lo scheletro appartiene a una specie finora sconosciuta che è stata recentemente chiamata Nohochichak xibalbahkah. In lingua Maya, il nome significa un “grande artiglio che vive negli inferi“, riferendosi a un bradipo che potrebbe pesare fino a 900 chilogrammi e potrebbe persino raggiungere le dimensioni di un elefante di oggi.
I bradipi giganti dividevano il continente americano con tigri dai denti a sciabola e mammut lanosi, altri animali preistorici. Il bradipo la cui anca è stata ora scoperta potrebbe essere caduto nel cenote messicano ad un’altezza di 30 metri, il che l’avrebbe condannata a morte immediatamente.
La lotta al coronavirus, al contagio e al Covid-19 negli Stati Uniti non sta andando per niente bene. All’inizio sembrava che la curva si stesse abbassando e per questo motivo la popolazione aveva iniziato a reclamare indietro i propri diritti. Il contagio però non stava venendo fermando in tutto il paese, ma solo a New York. Per questo motivo, il via libera generale non ha fatto altro che favorire la diffusione del virus nel resto del paese.
Nella giornata di ieri, 25 giugno 2020, sono stati registrati oltre 40.000 casi in un giorno, un nuovo record che ha battuto il precedente, quello del 24 aprile che aveva visto quasi 39.000. Tra i due c’è però una differenza, quello di due mesi fa è stato di fatto il picco della prima ondata che ha colpito uno dei luoghi più densamente abitati del paese. A questo giro invece, è solo l’inizio di una seconda ondata che sta infestando gli altri stati.
Coronavirus: la superficialità degli Stati Uniti li ha fatti entrare nella seconda ondata
Gli americani hanno già dimostrato di non voler avere niente a che fare con le misure anti-covid anzi, sembra che ci fosse un astio nei confronti di chi li rispettava, come chi indossa le mascherine e veniva discriminato. Questo atteggiamento è comparso prima delle proteste che sono scoppiate ovunque. In aggiunta, da qualche giorno è iniziato anche quello che viene chiamato rally elettorale. Si tratta di una combinazione esplosiva.
In sostanza, quello che per anni è stato definito il più grande paese del mondo dovrà presto fare i conti con la più grande pandemia mai visto da quasi 100 anni. La popolazione non sembra preparato e non sembra voglia ascoltare gli esperti i quali prevedono un disastro umanitario su diversi fronti.
In Russia meridionale, un albero è stato abbattuto e cancellato da un monumentale progetto di costruzione: un insieme di palazzi e di edifici che non sarebbero mai stati usati. Ora i segreti di questo progetto vengono a galla. Le fondamenta rettangolari della struttura sono state costruite a circa 48 chilometri dal confine mongolo, su un’isola nel lago Tere-Khol.
La sua presenza era nota perchè collegata a una pietra vicino al fiume Selenga – una tavola runica con un’iscrizione che dettaglia il luogo, l’insediamento famoso come Por-Bajin – ma non ne è mai stato completamente compreso il motivo.
Un complesso all’incirca delle dimensioni di Buckingham Palace, con pareti di fango alte 10 metri e numerosi cortili accanto ai suoi numerosi edifici, la costruzione dell’VIII secolo produsse pochi manufatti archeologici, di quelli che ci si aspetterebbe da un edificio di quella grandezza.
“C’era molto mistero nel sito“, ha dichiarato Margot Kuitems, ricercatore di isotopi all’Università di Groningen e autore principale dello studio. “Chi lo ha costruito? Quando è stato costruito? Ma per quale scopo? Era un monastero? Aveva scopi difensivi? O era un palazzo?”.
Forse una psiegazione
Ora, i ricercatori possono finalmente avere alcune risposte a queste domande: risposte ottenute dalle fluttuazioni della radiazione solare e dal legno tagliato.
Nel 2012, un gruppo di ricerca giapponese ha identificato due picchi storici nell’anidride carbonica atmosferica – il composto essenziale per la datazione della materia organica antica, dagli anelli degli alberi alle ossa umane. Ogni anno, la quantità di carbonio nell’atmosfera cambia. Il più delle volte questi cambiamenti sono impercettibili. Tuttavia, negli anni 775 e 994, i ricercatori hanno dimostrato che la quantità di carbonio è aumentata, probabilmente a causa dell’aumentata attività solare.
I picchi di carbonio sono stati inghiottiti e assorbiti dagli alberi medievali in tutto il mondo, dai cedri giapponesi che il team ha ispezionato agli stand nell’Asia centrale, incluso l’albero che è stato abbattuto e incorporato nella fondazione Por-Bajin.
Gli alberi sviluppano anelli di crescita concentrici ogni anno di vita. In questi anelli, ci sono riflessi dei livelli di carbonio risalenti a quegli anni. Utilizzando il campione di legno delle fondamenta dell’insediamento, il team di Kuitems è riuscito a collegare il 43° anello di legno al picco di carbonio 775. Due anni dopo, durante lo sviluppo del 45° anello di albero, l’albero è stato tagliato. La semplice aggiunta ha permesso al team di concludere che la fondazione Por-Bajin è stata lanciata durante o dopo l’anno 777.
Tengri Bögü Khan, capo dell’Ugan Khaganate – un impero che esisteva tra l’VIII e il IX secolo – si convertì al manicheismo, una fede gnostica, e ne fece la religione di stato. Molti non erano soddisfatti della mossa, e due anni dopo la fondazione di Por-Bajin, Bögü Khan fu ucciso in una rivolta anti-manichea.
“È abbastanza logico che non sia mai stato usato“, ha spiegato Kuitems. “C’erano prove che il periodo di costruzione durò solo circa due anni. Ha perfettamente senso che, subito dopo la costruzione, il leader sia stato ucciso e [il sito] completamente abbandonato”.
La datazione precisa dell’insediamento ha permesso ai ricercatori di giungere a una conclusione logica, basata su prove storiche. Sebbene la conclusione non sia immutabile, apre la strada a future rivelazioni al radiocarbonio.